Lascito Ghiotto, prolungata la mostra al 20 marzo a Palazzo Chiericati
Venerdi 19 Febbraio 2016 alle 16:07 | 0 commenti
 
				
		
Comune di Vicenza
Verrà  prolungata fino al 20 marzo la mostra temporanea "Le strutture del  Primario" allestita nell’ala novecentesca di Palazzo Chiericati.  L'amministrazione lo ha deciso dopo il boom di visite registrato in  occasione degli incontri "Un tè nel Novecento" che per quattro  domeniche, dal 17 gennaio al 14 febbraio, hanno accompagnato il pubblico  a scoprire le opere del lascito Ghiotto, facendo precedere il tutto da  una conversazione, diversa per ogni data, e da un tè offerto dalle  quattro associazioni promotrici (Fai, Garden, Amici dei Musei e Italia  Nostra).
L’esposizione (che si sarebbe dovuta chiudere  originariamente domenica 21 febbraio) resterà aperta fino al 20 marzo,  ma solo durante il fine settimana.
Il grande successo di pubblico  registrato in occasione del ciclo di visite guidate (25 turni da 30  persone l’uno, per un totale di 750 partecipanti) e delle 4 conferenze  (seguite da un centinaio di persone ciascuna), con una media di circa  400 visitatori nei fine settimana, ha infatti convinto l’assessorato  alla crescita a prolungare la durata della mostra, curata da Stefania  Portinari, offrendo a un maggior numero di persone l’opportunità di  ammirare le opere esposte e scoprire così anche i nuovi locali della  Pinacoteca, valorizzati da un sapiente allestimento progettato da Emilio  Alberti e Mauro Zocchetta.
“In attesa dell'allestimento permanente –  afferma il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini  d’Elci – abbiamo scelto (senza peraltro pregiudicare la prosecuzione del  cantiere attualmente in corso che si concluderà in primavera) di  prolungare l’apertura dell’ala novecentesca del Chiericati: questo  permetterà così, a quanti ancora non hanno avuto modo di lasciarsi  incantare dal fascino delle opere del lascito Ghiotto, di poter visitare  questa importante collezione che arricchisce, anche da un punto di  vista cronologico, il patrimonio museale, con un’incursione nell’arte  della seconda metà del '900, e fino ai giorni nostri. Una scelta che  vuole incoraggiare ulteriormente le visite. A Vicenza - ricorda il  vicesindaco - il Novecento non ha storicamente un luogo pubblico dove  poter essere visto e gustato, e il favore dei visitatori, raccolto in  occasione del ciclo Un té nel Novecento, consolida la scelta  dell'Amministrazione di espandere il percorso museale di palazzo  Chiericati in questa direzione. Quando sarà completato, il museo porterà  la collezione in mostra permanente a estendersi dal '200 all'alba del  2000, rendendo ancora più prezioso un polo culturale che ha l'ambizione  di diventare tra i più significativi a livello nazionale".
In mostra  l’importante nucleo di 121 opere d'arte contemporanea, donate al Museo  civico di Vicenza dal medico Alessandro Ghiotto (Montecchio Maggiore,  Vicenza 1931 - Montebello Vicentino, Vicenza 2015), grande e  appassionato collezionista di opere d'arte, figura significativa nel  milieu culturale vicentino, cordiale amico di artisti, sostenitore e  mecenate generoso, ha sempre coltivato stretti rapporti personali con  gli autori di una collezione che conta nomi d'assoluto rilievo, anche a  livello internazionale.
Il lascito alla Pinacoteca di Palazzo  Chiericati annovera tre importanti nuclei di opere: uno “venezianoâ€,  comprendente artisti come Virgilio Guidi, Giuseppe Santomaso, Bruno  Saetti, Riccardo Licata, Alberto Gianquinto, Ennio Finzi, Carmelo Zotti;  uno romano, legato al gruppo Forma 1 di Achille Perilli e Piero  Dorazio, ad Antonio Corpora e Giulio Turcato e uno incentrato sui  protagonisti della ricerca aniconica milanese quali Luigi Veronesi,  Gianni Dova, Valentino Vago, Claudio Olivieri, Mario Raciti, Sergio  Sermidi, Vittorio Matino, Giuseppe Giannini, Eugenio Carmi. Una densa  sezione è infine composta dalle incisioni di Guido Strazza e Gianfranco  Ferroni. A questi si aggiungono nomi come Giuseppe Banchieri e Paolo  Meneghesso, risultati vincitori ai Premi Trissino, la rassegna dedicata  alla promozione dei giovani artisti che tra 1968 e 1975 Alessandro  Ghiotto aveva contribuito a organizzare assieme agli amici Andreino  Albiero e Giuliano Menato, cui è seguita una serie di antologiche o  personali e collettive dedicate a personalità significative. La  donazione aiuta inoltre a comprendere meglio una storia che appartiene  anche al territorio, con i dipinti di Nerina Noro e di Laura Stocco,  riconnettendosi dunque a un vivace momento di scambi tra gallerie,  intellettuali, istituzioni e assieme alle vicende storico-artistiche che  vanno dalla seconda metà degli anni cinquanta agli anni duemila del  novecento. Da conto inoltre di una ricerca proseguita fino al 2005, con  l’acquisto delle opere di Giovanni Frangi e Andrea Serafini.
Parente  del giornalista e scrittore Renato Ghiotto, che fu anche direttore del  “Giornale di Vicenza†e de “Il Mondoâ€, Alessandro Ghiotto dopo gli studi  in Medicina a Padova con specializzazione in chirurgia generale e un  periodo come assistente ospedaliero a Montecchio Maggiore dai primi anni  sessanta ha proseguito per un quindicennio la sua carriera a Dolo  (Venezia), divenendo poi primario di chirurgia a Noventa, dove è stato  anche direttore sanitario.
Il lascito Ghiotto continuerà ad essere  visitabile tutti i sabati e le domeniche fino al 20 marzo dalle 9 alle  17 nell’ala novecentesca della Pinacoteca civica.
L'accesso è  compreso nel biglietto di Palazzo Chiericati (biglietto singola sede,  biglietto unico o residenti) Per informazioni: Musei Civici di Vicenza  tel. 0444 222811 –[email protected]
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