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Lampada della Pace, presentata la grande manifestazione conclusiva a Vicenza

Di Note ufficiali Lunedi 22 Ottobre 2018 alle 18:14 | 0 commenti

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Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, il Comitato Lampada della Pace - è scritto nel comunicato ufficiale - in collaborazione con la Prefettura, la Provincia e il Comune di Vicenza, e con il patrocinio del Parlamento Europeo, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Veneto e di oltre cento Comuni della Provincia di Vicenza, ha organizzato per sabato 27 ottobre 2018, a Vicenza, il pellegrinaggio conclusivo della “Lampada della Pace”, un segno tangibile della memoria della guerra, e una luce per un futuro di pace. 

L’appuntamento è in Piazza dei Signori alle ore 9.00, per l’alzabandiera e per la partenza di un corteo che accompagnerà la lampada verso il Piazzale della Vittoria, a Monte Berico: lì si svolgerà una cerimonia civile che vedrà la presenza delle massime cariche istituzionali e, alle ore 11, una celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Beniamino Pizziol, con la partecipazione della Schola Cantorum S. Cecilia di Schio.

L’evento si prefigge di coinvolgere la popolazione del territorio vicentino, con particolare attenzione ai giovani studenti degli istituti scolastici della provincia, sulle tematiche legate al primo conflitto mondiale. L’iniziativa, proposta quale simbolo di pace e di unione, si caratterizza per gli elevati contenuti, per la sua storia, per il complessivo percorso attraverso i luoghi sacri della Grande Guerra ed è stata condivisa anche dal Comitato Provinciale per le Celebrazioni del Centenario, presieduto dal Prefetto.

Si tratta di un evento che richiamerà la partecipazione di moltissime persone dall’intera Provincia, e oltre; per questo la viabilità ordinaria subirà delle modifiche, per permettere al corteo di sfilare dal centro città fino a Monte Berico. Grazie all’interessamento di SVT (Società Vicentina Trasporti) sarà disponibile un servizio di bus navetta gratuito, per chi lo desidera, con partenze ogni 10 minuti, dalle ore 8.15 alle ore 10.00, da Viale Roma, di fronte alla stazione ferroviaria, e diretto a Monte Berico. Anche per la discesa dei partecipanti è prevista una corsa di cortesia, sempre gratuita, di un autobus che lascerà Monte Berico a conclusione della manifestazione.

Al termine della liturgia, la Lampada della Pace verrà collocata nella sua sede definitiva, nel Santuario di Monte Berico, e verrà svelato il bassorilievo commemorativo, lavoro dello scultore Vittorio Tessaro, che sarà posto a lato dell’altare maggiore. L’opera raffigura la Lampada della Pace, i quattro Ossari della provincia di Vicenza, i simboli dei 5 continenti e la colomba della pace.

La sera, alle ore 21, nel Santuario di Monte Berico si terrà un concerto con la prima esecuzione assoluta di “La Grande Guerra - REQUIEM In Memoriam”, composizione di Marco Taralli e Maurizio Dones commissionata dal Comitato Lampada della pace per l’occasione.

Protagonisti di questo appuntamento saranno un coro di oltre 80 componenti, che include la Schola Poliphonica Santuario di Monte Berico e le voci bianche del Coro Giovanile di Schio, oltre a tre solisti (il soprano Naoka Ohbayashi, voce celeste, il tenore Matteo Mezzaro, il basso Alberto Spadarotto), all’Orchestra “Gli Archi Italiani” e al campanaro Livio Zambotto. La grandiosa composizione prevede infatti di valorizzare le ricchezze del Santuario, includendo il grand’organo Mascioni, suonato da Denis Zanotto, e le 15 campane in dotazione. Dirigerà il M° Silvia Fabbian. Presenta la serata Liliana Boni. Anche questo appuntamento sarà ad ingresso libero.

 

Il Passaporto della Pace

Un libricino racconta il progetto e il significato della Lampada della Pace ed è stato distribuito in ventimila copie in tutta la Provincia di Vicenza. I pellegrini possono farne richiesta anche scrivendo ad [email protected], potranno poi portarlo con sé al grande evento del 27 ottobre, per ricevere il timbro di annullo.

 

Altre iniziative

Da venerdì 19 ottobre fino a domenica 4 novembre resta aperta la mostra d’arte “L’umanità, tra dramma e speranza”, curata da Roberto Meneguzzo. 38 artisti, tra pittori, scultori, fotografi e poeti interpretano il tema dato, rendendo, attraverso l’arte, momenti di riflessione sul senso di superare i drammi della storia alla luce della speranza.

 

Venerdì 26, alle ore 20.00 nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Santa Maria di Monte Berico, si terrà un incontro dal titolo “L’umanità tra dramma e speranza”, a cura di Padre Gino Alberto Faccioli, cui seguirà un approfondimento sulla “Bandiera Jesus”, a cura di Giustina Bernardini.

 

Dal 20 ottobre tutta la città potrà ascoltare una nuova melodia suonata dalle campane di Monte Berico, musica destinata a diventare familiare per tutti i vicentini. Si tratta di una breve sequenza composta dagli autori dell’opera “La Grande Guerra - REQUIEM In Memoriam”. La melodia delle campane aprirà anche la serata della prima rappresentazione assoluta del Requiem, la sera di sabato 27 ottobre.

 

La lampada della pace

In occasione dell’anniversario per i 100 anni della Grande Guerra, si costituisce nel 2014 a Vicenza il Comitato “Lampada della Pace”, il cui presidente è Santo Giuseppe Ponza. https://lampadadellapace.it. La Lampada è un simbolo di pace, ideato per lasciare a Vicenza un segno tangibile nella ricorrenza dei cento anni dalla conclusione della Grande Guerra. Dal 2014 ad oggi, la Lampada ha percorso l’Italia attraverso i luoghi e i momenti più significativi del ricordo del conflitto, tra la memoria dei caduti e il messaggio di speranza per il futuro, che si intende consegnare ai giovani. Alpini e Fanti hanno portato la Lampada della Pace sull’Altare della Patria e al Pantheon di Roma, al pellegrinaggio sul Monte Pasubio, toccando il dente italiano e quello austriaco, e ai sacrari dell’intero territorio nazionale. In concomitanza con la ricorrenza della Festa di San Francesco d’Assisi, Patrono d'Italia, il Comitato ha portato la Lampada sul sepolcro del Poverello d’Assisi, con una S. Messa nella Basilica Inferiore e la benedizione di questo simbolo di pace.

 

Vicenza e la Grande Guerra

Il territorio del Vicentino, con particolare attenzione all’Altopiano di Asiago, che fu teatro di scontri drammatici, resta al centro di questo pellegrinaggio, che ha portato la Lampada alla sua sede definitiva, nel Santuario di Monte Berico, luogo sacro ai vicentini e monumento esso stesso della Grande Guerra. La devozione alla Madonna di Monte Berico e la Grande Guerra sono strettamente connesse, come testimoniano anche le numerose medagliette trovate nelle trincee, ma fu proprio dopo la disfatta di Caporetto che la città di Vicenza rinnovò il voto alla Madonna, impetrando la salvezza; da allora fu onorata come protettrice della città nel giorno dell’8 settembre, festa della Natività di Maria.

 

“La Grande Guerra - REQUIEM In Memoriam”.

Opera di Marco Taralli e Maurizio Dones, commissione dal Comitato Lampada della Pace. Sarà eseguita in prima assoluta a Monte Berico sabato 27 ottobre alle ore 21. 

Dal dialogo tra Fabbian e il Comitato “Lampada della Pace”, grazie all’interessamento di Padre Giuseppe Zaupa, nasce la commissione dell’opera ai compositori Marco Taralli e Maurizio Dones. “La Grande Guerra - REQUIEM In Memoriam”sarà eseguito, in prima assoluta, la sera del sabato 27 ottobre alle ore 21, nella Basilica di Monte Berico. Protagonisti di questo appuntamento saranno un coro di oltre 80 componenti, che include la Schola Poliphonica Santuario di Monte Berico e le voci bianche del Coro Giovanile Città di Schio, oltre a tre solisti (il soprano Naoka Ohbayashi, voce celeste, il tenore Matteo Mezzaro, il basso Alberto Spadarotto), all’Orchestra “Gli Archi Italiani”, con primo violino Matteo Marzaro, e al campanaro Livio Zambotto. La grandiosa composizione prevede infatti di valorizzare le ricchezze del Santuario, includendo le 15 campane in dotazione e il grand’organo Mascioni, suonato da Denis Zanotto. Dirigerà il M° Silvia Fabbian. Presenta la serata Liliana Boni.

Silvia Fabbian aveva già lavorato con Taralli e Dones, nel 2014, per l’esecuzione a Bergamo di un’opera per cori, soli e orchestra dedicata ai caduti della Grande Guerra. Si trattava di uno dei primi eventi artistici che hanno segnato l’apertura delle celebrazioni del centenario. Nasce in quella occasione l’idea di realizzare un’opera in memoria, pensata appositamente per il Santuario di Monte Berico di Vicenza.

«Quest’opera, dal titolo “La Grande Guerra - REQUIEM In Memoriam” – afferma Silvia Fabbian – è il naturale proseguimento del primo lavoro e chiude un ciclo che abbraccia l’intera celebrazione del centenario. L’esecuzione del Requiem segnerà l’apice dei festeggiamenti, che ruotano attorno alla Lampada della Pace, il segno tangibile di questa memoria, che il Comitato ha voluto per Vicenza.»


Un Requiem che muove nel solco della tradizione, mettendo in musica l’intera Messa del rito liturgico cattolico, includendo la sequenza “Dies irae”, ma mostra la sua natura contemporanea, per alcune scelte compositive innovative. In particolare colpisce il riferimento alla luce, con un significato che va oltre il senso di compianto per i caduti, e propone piuttosto il tema della speranza per il futuro. Non a caso, l’organico voluto dagli autori include il coro di voci bianche, ad affiancare, con un colore inedito, l’ensemble a quattro voci miste. Tra i solisti figura una “voce celeste” di soprano, assieme a tenore e basso. La scrittura di Taralli e Dones dà centralità al coro con un’orchestrazione dalle interessanti scelte contemporanee che si integrano sempre alla densità del testo. Il risultato è di grande coinvolgimento dell’ascoltatore, cui si vuole trasmettere un senso di luminosità e di elevazione spirituale.


Un cenno particolare meritano le campane di Monte Berico. Livio Zambotto da raccoglie l’eredità dei maestri campanari vicentini. La scuola campanaria di Monte Berico festeggia i cento anni della nascita, avvenuta proprio durante la Guerra che sottraeva gli uomini dalle loro incombenze civili e religiose. Si cominciò così a far suonare le campane ai ragazzini, appena quattordicenni, per sostituire gli uomini chiamati al fronte.

Ad incipit del Requiem suoneranno le campane, con una sequenza composta appositamente, una nuova melodia che diventerà familiare ai Vicentini, perché la si inizierà a sentire nell’aria a partire dal 20 ottobre.








La Grande Guerra - REQUIEM In Memoriam

Per soli, coro misto, coro di voci bianche, organo, orchestra e campane

Musica di Maurizio Dones e Marco Taralli


direttore Silvia Fabbian


orchestra “Gli Archi Italiani”

primo violino Matteo Marzaro


voce celeste Naoka Ohbayashi

tenore Matteo Mezzaro

basso Alberto Spadarotto


Schola Poliphonica Santuario di Monte Berico – maestro del coro Silvia Fabbian

Coro Giovanile Città di Schio – maestro del coro Stefania Lanaro


organo Denis Zanotto

campanaro Livio Zambotto 


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