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L'agenzia di rating Moody's promuove i conti del Veneto: ecco perchè

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 19 Febbraio 2014 alle 17:19 | 0 commenti

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Regione Veneto - Il Veneto esce promosso dal recente rapporto di Moody’s relative alla situazione finanziaria ed economica delle Regioni italiane. Pur non potendo assegnare un rating diverso da quello attribuito allo Stato italiano, Moody’s promuove i comportamenti amministrativi e le politiche finanziarie della Giunta regionale del Veneto.

In particolare, l’agenzia di rating statunitense afferma che “il Veneto è  nella fascia alta delle regioni italiane (…) La posizione del Veneto rispetto alle altre regioni italiane riflette  livelli di debito inferiori rispetto alla media; denota una adeguata performance operativa e presenta una bassa pressione fiscale derivata dal suo sistema sanitario. Inoltre, il Veneto mantiene  basi economiche tra le più ricche e dinamiche del Paese”.

Non soltanto la situazione è buona nel presente, ma proprio l’eccellente situazione di bilancio e le performance dimostrate dall’amministrazione nel governare la situazione di crisi (“L’amministrazione regionale dimostra una forte capacità istituzionale ed efficienza operativa”) è destinata a produrre effetti positivi anche nell’immediato futuro.  “La buona gestione finanziaria – scrive in sostanza Moody’s – e l’efficienza gestionale ci confortano nell’aspettativa che la Regione manterrà un profilo finanziario molto solido e una economia assai dinamica concentrata nel suo territorio”. Ma anche che ogni potenziale incremento del debito sarà gestito “con prudenza all’interno del bilancio regionale”.

Moody’s pone anche l’accento sul fatto che la Giunta non ha aumentato la pressione fiscale, con particolare riferimento al non utilizzo dell’addizionale Irpef. Ciò che, spiega l’agenzia, “grazie agli obiettivi raggiunti dal sistema sanitario” i cui costi standard sono stati recentemente presi a modello dalle politiche nazionali di spending review,  “fa credere che il Veneto non dovrà affrontare significativi aumenti di pressione fiscale per coprire deficit”.

Il sistema sanitario, sottolinea Moody’s, “è snello ed efficiente: l’amministrazione è attiva nella razionalizzazione del settore e nel controllo della spesa in modo efficiente al fine di preservare gli equilibri finanziaria mantenendo contemporaneamente l’alta qualità dei servizi”.  Moody’s sottolinea la capacità da parte del management di limitare l’accumulazione dei debiti nel settore usando la propria liquidità combinata con gli avanzi di cassa.

Moody’s conclude sottolineando “l’abilità del management regionale” di riuscire a compensare i crescenti tagli ai trasferimenti da parte dello Stato con “attive politiche di bilancio e di contenimento della crescita della spesa”.

Di seguito la dichiarazione in merito del presidente Luca Zaia:

“Non avevamo dubbi che qualcuno prima o poi l’avrebbe capito e detto con chiarezza: il Veneto è una regione sana che ha soltanto un problema, quello di regalare agli spreconi di ogni tipo e colore gettito fiscale che se restasse qui, non soltanto sarebbe bene amministrato ma creerebbe occasioni di sviluppo e di lavoro”.

Con queste parole il Presidente della Regione Veneto commenta il più che positivo giudizio dell’agenzia di rating statunitense Moody’s nella sua “credit opinion” sul Veneto.

“Aver impostato fin dall’inizio della legislatura una politica di contenimento della spesa e di grande rigore sul fronte della finanza, rinunciando alla facile tentazione di mettere le mani nelle tasche dei veneti con le addizionali Irpef ed efficientando uno dei migliori sistemi sanitari mondiali portandolo a vantare ogni anno un consistente avanzo di bilancio sta portando i suoi frutti. E qualcuno di molto autorevole, non uno dei soliti soloni che ogni mattina si alza a distribuire consigli, se n’è accorto – prosegue Zaia – posso garantire ai veneti che quanto abbiamo impostato e realizzato continuerà senza indugi e senza ripiegamenti”.

“Mi pare che le parole di Moody’s siano anche una riflessione per i tanti governi che si succedono a Roma senza risultati – conclude Zaia – la strada delle riforme, quelle vere, quelle che consentono di generare buoni servizi senza sprechi, noi le abbiamo già imboccate da tempo. Basterebbe copiare da noi per far bene. O lasciarci gestire in piena autonomia il nostro saldo fiscale attivo da 21 miliardi. Mi chiedo a quel punto cosa scriverebbe Moody’s di una regione la cui economia non avrebbe probabilmente rivali in Europa…”.

 

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