Cooperativa Sorgente alla Prix non paga i dipendenti, Cgil e Uil "chiamano" la Procura
Venerdi 3 Maggio 2013 alle 13:35 | 0 commenti
Massimo D'Angelo della Filt Cgil con Rox Oliha e Thomas Munaretto della Uiltrasporti sono da stamattina fisicamente, come sempre, in prima linea con i lavoratori della cooperativa Sorgente (video a seguire) che gestisce la logistica e il facchinaggio al centro di distribuzione della Prix Discount a Grisignano di Zocca dopo aver "sfilato" l'appalto alla cooperativa Leone, dicono, sindacalisti e lavoratori, «a prezzi stracciati».
Così stracciati rispetto alla cooperativa precedente da «non pagare gli stipendi da tre mesi o da pagarli in minima parte e infrangendo anche le leggi e le regole sulla compilazione delle buste paga, in cui ore di lavoro, tipologia e straordinari sono annotate, quando lo sono, con ctiteri arbitrari e a danno di chi lavora».
È per questo motivo che Filt Cgil e Uiltrasporti chiedono anche che, e lo facciamo notare ai carabinieri presenti, «deve intervenire anche la Procura e la magistratura oltre agli enti previdenziali preposti ai controlli perché questo è l'ennesimo esempio di illegalità nei comportamenti di cooperative che lo sono sempre più di nome e non di fatto!».
Punta il dito D'Angelo anche sulla «proprietà di Prix (la famiglia Fosser che abbiamo cercato e che ci dovrebbe richiamare, ndr) che, anche se di certo starà pagando la cooperativa regolarmente, rifiuta di riceverci per le "corresponsabilità " che da appaltatrice la riguardano nel controllo dell"appaltatore, soprattutto dopo che il "passaggio" da Leone alla Sorgente è avvenuto eludendo la sede della Direzione Provinciale del Lavoro e articolando l'accordo con varie forzature, tra cui riduzioni di orari e retribuzioni, peraltro ora neanche rispettate».
Ma la responsabilità diretta, dichiarano D'Angelo, Olixa e Munaretto ricade sulla cooperatova Sorgente di Verona (abbiamo cercato di rintracciare un qualche suo rappresentante ma all'unico numero trovato risponde una segreteria che invita a telefonare "dopo" e non consente di lasciare messaggi).
La Sorgente «sta creando analoghi problemi alla Coca Cola a Nogara“ di cui hanno dato notizia i media per le proteste clamorose attuate dai lavoratori (il 23 aprile sono anche saliti sul tetto dei magazzini, ndr), mentre quelli di Grisignano per ora si limitano a lanciare i loro messaggi di disperazione: «non ho da comprare da mangiare per la famiglia, non ho neanche i soldi per pagarmi il biglietto per venire al lavoro, mi hanno dato solo 174 euro, noi non riusciamo a mangiare neanche una volta al giorno e i dirigenti mi hanno detto che fanno quattro pasti, devo andare alla Caritas per un pasto, non ho detto ai miei figli di questa situazione ...».
E mentre D'Angelo, Rox Oliha e Thomas Munaretto denunciano che il caso di Prix a Grisignano è solo un'ennesima dimostrazione del "marcio che c'è nelle cooperative a livello nazionale», noi speriamo solo che almeno qui si trovi una soluzione visto che, denuncia D'Angelo della Filt Cgil, «stiamo gestendo alla Brendolan, un'altra azienda del Veronese, il tentativo di far recuperare ai lavoratori vecchie retribuzioni dovute dalla Cooperativa Sorgente che lì ha perso l'appalto ed è "uscita" senza pagare».
«Il marcio nelle cooperative» è uno dei bubboni del sistema paese.
Ma se ci sono sindacalisti a stretto contatto con "la fame" dei lavoratori come Turetta della Cub per la Mirror in Comune, caso sempre da noi denunciato,  e D'Angelo della Filt Cgil, Oliha e Munaretto della Uiltrasporti per la Sorgente alla Prix, dove sono i dirigenti pronciali, regionale e nazionali di Cgil, Cisl e Uil, dove sono le associazioni degli imprenditori, dov'è lo Stato?
Ma, intanto, dove sono i soldi che le cooperative incassano senza girarli ai soci lavoratori? In Sicilia si direbbe che è colpa della mafia. E qui?Â
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