Quotidiano | Categorie: Danza e ballo

La ricerca della passione e la riflessione sul desiderio al Teatro Kitchen di Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 1 Febbraio 2016 alle 11:21 | 0 commenti

ArticleImage

Cie Twain
Con la Regia e Coreografia di Loredana Parrella, la Cie Twain physical dance theatre porta in scena due classici del suo repertorio al Teatro Kitchen di Vicenza. Il 5 Febbraio sarà la volta di “Romanza – trittico dell’intimità” una pièce che traccia il sentiero per ridare vita alla pulsione sopita della passione, dove Amore e Sofferenza diventano emozioni che si esprimono attraverso le fragili leggi dei nostri corpi.

L’opera è strutturata in tre quadri: “Angeli e Insetti”, “Riflesso” e “Féroce présence”. Mentre “Angeli e Insetti” liberamente ispirato al racconto “Morpho Eugenia”di Antonia S.Byatt, è uno studio sul sentimento dell’amore attraversato da passioni violente, “Riflesso” sottolinea il destino ineluttabile dell’unione che non potrà mai essere eterna. Quando ci amiamo pensiamo che sarà per sempre ma la realtà ci contraddice. L’unica salvezza è liberarsi dalle illusioni e ritrovare quella forza che stana i nostri fantasmi costretti nel passato dentro vestiti vuoti. Infine “Féroce présence” un percorso per esprimere la perdita irrevocabile di quei corpi che restano vivi dentro noi stessi. Un ritratto strutturale che tenta di parlare da dentro, dal punto di massima profondità, dall'abisso delle carni e nient’altro. “Era mio padre” seconda parte dello spettacolo “Elettra, trilogia di un’attesa” andrà in scena il 7 Febbraio; lo spettacolo trae ispirazione dalla figura di donna contemporanea Benedetta Tobagi, figlia di Walter Tobagi, giornalista del “Corriere della Sera”, assassinato sotto casa, nel 1980. Elettra e Oreste si ritrovano nelle figure di Benedetta e suo fratello Luca, in un incontro che li porterà a ritrovare l’infanzia negata e l’amore perduto. Insieme cercano di ricostruire la figura privata del proprio padre, attraverso i pochi ricordi fatti di parole scritte, gesti e sguardi. Questa “visione” di Elettra marca il punto di partenza per una riflessione sul desiderio, da quello più devastante della vendetta fino a quello più profondo dell’ amore.
Due spettacoli che cercano di oltrepassare i limiti della privazione di emozioni e desideri, per regalare al pubblico la possibilità di ritrovare sulla scena, attraverso i corpi dei danzatori, il potere dell’intimità spesso negata.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network