La pianista cinese Jin Ju racconta la storia del pianoforte al Teatro Olimpico, dal fortepiano al grancoda moderno
Martedi 24 Maggio 2016 alle 10:06 | 0 commenti
Incontro sulla Tastiera Â
Due serate consecutive che vedranno la tastiera protagonista indiscussa, per due momenti che si voleva fossero unici ed emblematici, vista l’importanza dell’anniversario celebrato quest'anno, per lasciare, per così dire, il segno nel percorso delle attività culturali degli ultimi decenni in città . Giovedì 26 e venerdì 27 maggio il teatro palladiano sarà la cornice di due prime assolute sul nostro territorio, e non è la prima volta che accade con la piccola ma agguerrita e impegnata associazione di promozione musicale diretta da Mariantonietta Righetto.
Ecco il perché di una scelta tanto difficile quanto ambiziosa, come quella che viene proposta giovedì sera con la pianista Jin Ju: bravissima concertista cinese, già valutata tra i più grandi virtuosi del suo paese, e riconosciuta dalla critica internazionale per la tecnica nitida e focosa. La Ju si esibirà su 7 pianoforti diversi, 6 dei quali in arrivo dal Museo degli strumenti antichi di Bologna: un evento realizzato anche grazie alla collaborazione con la celebre Accademia â€Incontri col Maestro†di Imola, diretta da Franco Scala. “L'intento - spiega Mariantonietta Righetto – era quello di celebrare i nostri 40 anni con un evento indiscutibilmente unico, che celebrasse anche la storia dello strumento principe, attorno al quale abbiamo sviluppato tanti progetti: il pianoforte appuntoâ€. E si parla sicuramente di un concerto straordinario, messo in scena per la prima volta per Papa Benedetto XVI, presso la Sala Nervi di Città del Vaticano, davanti a 5000 persone e trasmesso in mondovisione.
La Ju - che si sta affermando come uno dei nomi di maggior interesse nell’ambito dell’esecuzione su strumenti storici, tanto da essere stata nominata “Resident Artist†della prestigiosa Accademia Bartolomeo Cristofori di Firenze, si esibirà su 7 tastiere, tra fortepiani e pianoforti, tutte contemporaneamente in bella mostra sul palcoscenico palladiano, presentando un repertorio che comprende musiche di Bach, Scarlatti, Mozart, Beethoven, Czerny, Chopin, Thaikovsky e Liszt. Le sette preziose tastiere che si avrà il piacere di vedere in azione - al di fuori delle teche che le custodiscono al museo di provenienza - sono un Wood-Small a tavolo, uno J. Schantz del 1798, un C. Graf del 1825, uno J. Schantz del 1825, un S. Erard del 1860, uno Steinway&Sons modello a corde dritte del 1885 e uno Steinway &Sons grancoda moderno. Tutti strumenti in arrivo a Vicenza grazie anche alla generosa collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna. Concerto da non perdere.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.