Quotidiano |

"La pazzia di Orlando" nella versione di Mimmo Cuticchio al Teatro Olimpico

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 8 Ottobre 2014 alle 16:37 | 0 commenti

ArticleImage

Teatro Comunale di Vicenza - Prosegue il 67° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con tre giorni di grande, originale bellezza per il quarto appuntamento del programma “La pazzia di Orlando. Ovvero il meraviglioso viaggio di Astolfo sulla luna”, adattamento scenico e regia di Mimmo Cuticchio, in scena venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 ottobre alle ore 21.00.

Lo spettacolo, davvero unico nel suo genere, segna in modo indelebile l’incontro tra due patrimoni dell’umanità come il Teatro Olimpico di Andrea Palladio e l’Opera dei Pupi, di cui Cuticchio è l’erede più importante, nella tradizione dei cuntisti siciliani.

Il 67° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza – direzione artistica di Emma Dante - è promosso dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Crescita, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza; è realizzato con il contributo di AIM Gruppo e Il Giornale di Vicenza per la Cultura.

Negli anni Settanta Mimmo Cuticchio, artigiano e uomo di teatro, erede di una delle più antiche famiglie dell’Opra palermitana apre il teatro di via Bara dell’Olivella a Palermo, dove ricrea l’arte dei pupi e quella del cunto (racconto di strada delle storie dei paladini, fatto da un attore solo, attraverso il lavoro fisico e vocale  con l’ausilio di una spada di legno), saldandole con la ricerca teatrale del Novecento. Diventa un collaboratore stabile dell’international School of Theatre Anthropology e docente in accademie e università italiane ed estere. Con la rappresentazione de “La pazzia di Orlando. Ovvero il viaggio di Astolfo sulla luna”, riscrittura di uno dei capitoli più visionari del repertorio dell’Opera dei Pupi, Mimmo Cuticchio prosegue il suo percorso di rinnovamento della tradizione con l’apertura alla grande scena.

La guerra di Agramante d’Africa contro la Francia, incanti ed incantesimi, l’amore di Angelica e Medoro, Astolfo che arriva sulla luna per recuperare il senno di Orlando, sono gli ingredienti del favoloso mondo dell’Opra che in questo spettacolo Cuticchio mette in scena utilizzando sia la tecnica del cunto sia la manovra a vista. A mezza via tra spettacolo e dimostrazione di lavoro, i pupi - corpi in legno finemente intagliati, articolazioni snodate, raffinati costumi e lucenti corazze in metallo, alti tra gli 80 e i 120 cm - si muovono senza il piccolo boccascena in cui vengono di solito agiti e ottengono ugualmente effetti incomparabili grazie alle capacità di Mimmo Cuticchio che, con la sua abilità di moltiplicare le voci, occupa meravigliosamente la scena e fa vivere i pupi come personaggi veri, in carne ed ossa.

La musica, composta appositamente per questo lavoro, sostituisce il vecchio pianino a cilindro della tradizione, ed è eseguita dal vivo da un ensemble di archi e fiati; i musicisti in scena sono Nicola Mogavero, Marco Badami, Mauro Vivona, Alessio Pianelli e Francesco Biscari.

I pupari con Girolamo Cuticchio in arte Mimmo, sono Giacomo e Tiziana Cuticchio, rispettivamente figlio e nipote di Mimmo, e Gaetana Giordano.

“La pazzia di Orlando ovvero il viaggio di Astolfo sulla luna” è un episodio centrale tanto nell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto quanto nel repertorio dell’Opera dei Pupi. Le mirabolanti avventure dei Paladini di Francia, l’epopea guerresca che vede contrapposti Mori e Cristiani in un conflitto senza fine, le apparizioni di mostri e maghi d’ogni sorta, gli incantesimi, le passioni d’amore che accecano i valorosi cavalieri distraendoli dai loro doveri, sviluppano nell’opera ariostesca un vorticoso crescendo di invenzioni e colpi di scena. Un meccanismo narrativo che l’Opera dei Pupi ha fatto proprio esaltandone l’iperbole barocca e immaginifica.

Di quanto si potrà vedere in scena al Teatro Olimpico, Mimmo Cuticchio ci dice: “Mostrarmi al pubblico non tradisce l’incanto di un teatro che ha il suo fondamento nella tecnica “segreta” del puparo, nella sua capacità di dar voce a tutti personaggi mentre, non visto e con l’aiuto di pochi manianti, li manovra dietro le quinte. L’esperienza di cuntista e narratore, che ho maturato in tanti anni di lavoro, mi ha insegnato, piuttosto, che la presenza fisica dell’attore, i suoi movimenti, la mimica, quella che qualcuno ha definito una vera e propria danza, non fanno che esaltare il ritmo del racconto e la capacità immaginativa del pubblico”.

Le innovazioni e le contaminazioni da lui operate, lo pongono a pieno titolo fra i protagonisti della nuova scena italiana, pur nel sostanziale rispetto della tradizione, collocandolo  tra i maggiori rappresentanti del teatro di sperimentazione. Ne sono testimonianza i numerosi allestimenti messi in scena da Cuticchio negli ultimi vent’anni, che integrano elementi provenienti dalla pratica dei pupi, da quella del cunto e dalle esperienze del teatro d’avanguardia. Il rapporto di Cuticchio con diverse espressioni della scena contemporanea è ribadito dai suoi complessi e assidui rapporti col cinema - Monicelli, Coppola, Tornatore, Sciarra, Turturro, Ciprì, Crialese. Figlio del noto puparo Giacomo Cuticchio, nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia. Nel 1977 fonda l’Associazione figli d’Arte Cuticchio, che si prefigge di salvaguardare l'arte dell'Opera dei Pupi

Una grande attesa, dunque, per questo interessante e originalissimo spettacolo; una grande attesa anche per il quinto appuntamento del Ciclo di Spettacoli Classici – una prima assoluta – “Edipo a Colono, il Re Randagio” allestimento appositamente studiato da Andrei Konchalovsky per il Teatro Olimpico di Vicenza, in programma venerdi 17 e sabato 18 ottobre alle 21.00.

La nuovissima produzione del celebre regista russo è una trascrizione abbreviata dell’originale di Sofocle, in cui Edipo vecchio, mendico e cieco, dopo aver vagabondato insieme alla figlia Antigone, giunge a Colono dove una profezia annunciava la fine dei suoi giorni. Edipo capisce che la sua fine è vicina e che la vita umana resta un mistero, pieno di sofferenze e battaglie, su cui la morte arriva come una liberazione.           

Informazioni e biglietti per gli spettacoli
I biglietti sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Comunale, sul sito del Teatro www.tcvi.it <http://www.tcvi.it/>  e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza, alla Biglietteria del Museo del Teatro Olimpico (ogni giorno dalle 9 alle 17, chiuso il lunedì); su www.vivaticket.it <http://www.vivaticket.it> ; telefonando al call center 892.234 e nei punti vendita e App Vivaticket. I biglietti per gli spettacoli sono in vendita anche alla biglietteria del Teatro Olimpico, in Piazza Matteotti 3, la sera degli spettacoli, dalle ore 19 alle 21.

Il prezzo dei biglietti è di 28,00 euro (intero), 24,00 euro (ridotto over 65), 15,00 euro (ridotto under 30).

Per ulteriori informazioni:

[email protected] - tel.: 0444 327393 – www.tcvi.it/classici2014

Leggi tutti gli articoli su: Teatro Olimpico, Mimmo Cuticchio

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network