Va a NY l'antica lettera di Michelangelo della Bertoliana, rimane a Vicenza l'incrostato lampione di Contrà Riale: immagine e realtà
Mercoledi 23 Agosto 2017 alle 23:32 | 1 commenti
Venerdì 18 agosto abbiamo assistito in uno splendido salone di palazzo Cordellina in Contrà Riale a un annuncio di grande rilievo culturale e internazionale da parte del presidente della Bertoliana, Giuseppe Pupillo, del suo direttore Giorgio Lotto e dell'assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci: "L'autografo di Michelangelo dalla Bertoliana al Met di New York dal 6 novembre 2017 al 12 febbraio 2018". Una lettera di valore inestimabile (e, infatti, assicurata per oltre due milioni di dollari), custodita gelosamente a Vicenza avrebbe attraversato l'oceano per portare a New York e a tutti i visitatori del suo Metropolitan Museum of Art una testimoninanza unica di una delle, invece, innumerevoli bellezze custodite nella città del Palladio. Siamo rimasti colpiti dall'annuncio e, ancora di più, dal fascino esercitato da quelle due pagine di storia ed arte. Ma...
Ma uscendo da contrà Riale e dirigendoci verso Contrà Porti abbiamo subito una doccia fredda che qualche giorno fa ci avrebbe dato conforto contro la calura ma che, venerdì scorso, in un attimo ha gelato l'emozione che avevamo condiviso a Palazzo Cordellina con i nostri ospiti, in primis Jacopo Bulgarini d'Elci, raffinato cultore di bellezze e sinceramente emozionato dal "troppo bello" mostrato, prima che "partisse", a noi, testimoni di uno dei gioielli di Vicenza che ne saranno ambasciatori a New York.
Ebbene come non definire doccia gelata la visione del lampione tra Contrà Riale e Contrà Porti?
La sua sporcizia ed incuria, non certo di pochi giorni, ma quasi antica come la lettera autografa di Michelangelo, dà la misura di un'altra Vicenza, non quella esibita mediaticamente per dare un'immagine contraffatta della realtà , quella che deve tutto al passato, ma l'altra, quella che subisce la mancanza della cura del quotidiano e dei dettagli che farebbero veramente bella la città di oggi.
Perchè sono i dettagli a fare la differenza, tra story telling e storia reale.
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