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La GdF sequestra un complesso immobiliare per bancarotta e appropriazione indebita

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 17 Ottobre 2013 alle 14:42 | 0 commenti

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Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza - I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Vicenza, nel mese di agosto, hanno eseguito il sequestro di un complesso immobiliare sito ad Isola Vicentina (VI) composto da un ampio magazzino per lo stoccaggio delle merci ed un annesso impianto fotovoltaico integrato del valore di € 24 milioni.

La misura a carattere reale, inizialmente adottata con procedura d’urgenza dal Pubblico Ministero dott. Luigi Salvadori, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, e poi convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari alla medesima sede, ha seguito di pochi giorni un più esteso intervento nel corso del quale la Guardia di Finanza ha dato esecuzione, sempre su delega della medesima Autorità Giudiziaria, a 16 perquisizioni locali presso le abitazioni di 7 indagati, presso le sedi di altrettante aziende vicentine, nonché presso uno studio professionale ed una società fiduciaria, nelle regioni Veneto, Lombardia e Campania.

La vicenda trae origine dalla proposta di ammissione al concordato preventivo presentata congiuntamente da 4 società, tutte rientranti all’interno di un Gruppo vicentino operante nel settore delle costruzioni edili.

Dai preliminari accertamenti svolti è emerso che una delle imprese che hanno richiesto l’ammissione al concordato, quando già era nota la sua situazione di crisi aziendale, ha ceduto per € 19,7 milioni il proprio principale asset patrimoniale, costituito da un complesso immobiliare ed annesso impianto fotovoltaico del valore stimato di € 24 milioni (circa), ad una new company, riconducibile (in parte) al socio di riferimento della medesima impresa venditrice.

Nel corso di successive indagini sono stati acquisiti importanti riscontri in ordine alla natura distrattiva di tale cessione immobiliare, fondati sull’esistenza di elementi che ne comprovano un valore ben al di sopra dell’importo di € 19,7 milioni. Del resto, i soli costi di costruzione dell’immobile sono risultati pari ad € 23,7 milioni, mentre le perizie di stima redatte dagli istituti di credito chiamati a finanziare l’iniziativa indicano cifre comprese tra € 24 e 26 milioni.

L’esame della documentazione bancaria acquisita dai finanzieri ha anche posto in evidenza che la costituzione della new company acquirente del suddetto immobile sarebbe parzialmente avvenuta mediante l’apporto di risorse finanziarie (€ 250 mila) che, allo stato, si ha motivo di ritenere essere state oggetto di indebita appropriazione in danno di una società appartenente al Gruppo vicentino in concordato.

Le indagini hanno permesso, allo stato, di delineare a carico dei 7 indagati il delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale, mentre per 2 dei medesimi responsabili è stata anche contestata l’appropriazione indebita aggravata.


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