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La denuncia: nuovo prototipo di Gassificatore di Pollina installato a Torri di Quartesolo

Di Citizen Writers Martedi 27 Agosto 2013 alle 23:20 | 0 commenti

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Riceviamo da Benedetto Zaccaria di Longare e pubblichiamo.
Recentemente si è scoperto che la Giunta Regionale del Veneto, con delibera n. 1273 del 16 luglio 2013, concede il permesso di costruire in via Vedelleria, a 100 metri dal nuovo palazzetto dello sport Palavillanova e a poche centinaia di metri dal centro commerciale Le Piramidi, un impianto di produzione elettrica alimentato a biomasse (pollina). (foto d'archivio, ndr)

Un gassificatore che emetterà gas quali: anidride solforosa che diventerà acido solforico reagendo con l'acqua, ossidi di azoto tra i quali il biossido d'azoto (gas tossico) di colore giallo-rosso e dall'odore forte pungente con grande potere irritante, che contribuisce alle piogge acide, il monossido di carbonio, un gas particolarmente insidioso, inodore, insapore e velenoso, per non parlare delle nanopolveri PM10 (polveri sottili) che sono una delle cause più importanti della crescita di malattie tumorali nel nostro territorio (fonte Wikipedia).
Siamo arrivati ad un livello di schizofrenia oramai preoccupante. Il nostro governo dopo 10 anni per recepire la direttiva europea contro l'abbattimento dei nitrati, ha considerato la pollina come biomassa e con un disegno di legge il 20 febbraio scorso l'ha fatta rientrare nelle energie rinnovabili da incentivare. La Regione Veneto ha dato attuazione alla direttiva europea e con una delibera il 29 Luglio ci ha indicato che per risolvere il problema dei nitrati occorre bruciarli. Ecco dove finiranno i soldi che paghiamo per incentivare le vere energie rinnovabili, dopo i termovalorizzatori abbiamo un nuovo pericolo. Verranno bruciate le deiezioni degli polli e tacchini per produrre energia elettrica, aumentando ancora l'inquinamento della pianura padana a scapito della salute dei cittadini. Siamo all'assurdo che oramai ad un avicoltore convenga economicamente di più produrre pollina piuttosto che uova o carne.
Questa scelta nata per poter smaltire i nitrati prodotti dai tanti allevamenti che abbiamo sembra alquanto discutibile. Stiamo aggirando il problema e non viene proposta una soluzione, se abbiamo troppa pollina forse è il caso di ripensare il modello di allevamento degli avicoli, mettere una regolazione sulla quantità di animali che vengono allevati stipati nei capannoni, agevolando gli allevatori ad investire su altre attività. Tutta questa smania di allevamenti intensivi ovunque per poi dover bruciare la pollina, lascia molto perplessi. Possiamo continuare ad allevare animali in queste condizioni? Oltre ai gassificatori /inceneritori non lamentiamoci poi di eventuali epidemie come Aviaria, Mucca Pazza, Influenza suina e chi piu' ne ha più ne metta, senza contare che anche l'acqua delle falde sta risentendo pesantemente di questa attività.
Il caso di questi giorni nel Rodigino dove si devono abbattere 220.000 polli sani come sistema precauzionale per evitare l'insorgere dell'aviaria, dà il segno di quanto il nostro sistema produttivo sia impazzito. Oramai tutto è sacrificato sull'altare del guadagno a tutti i costi, sulla pelle dei cittadini.
Il progetto approvato nel silenzio generale con l'avvallo del Sindaco di Torri di Quartesolo Marchioro, senza il benché minimo coinvolgimento né della popolazione né addirittura del Consiglio Comunale, verrà installato in un territorio già gravemente compromesso in termini ambientali, dalla presenza di autostrade, tangenziali e uno sviluppo commerciale, con conseguente traffico veicolare e consumo di territorio, che ha assunto negli anni fenomeni preoccupanti. Tra l'altro proprio il Sindaco Marchioro, nel 2011 polemizzava con il suo collega di Vicenza in occasione del ventilato progetto del nuovo stadio a Vicenza Est, lamentandosi che occorre coo-pianificare gli interventi e che bisogna smetterla di costruire a confine scaricando la patata bollente agli altri Comuni. Purtroppo spesso la coerenza non è dei nostri amministratori; si predica bene e si razzola decisamente male. In questi anni difatti il Sindaco Marchioro si è sempre sottratto, a sua volta, nel pianificare interventi con i Comuni contermini di Longare e Grumolo delle Abbadesse, avvallando la costruzione di una serie di strutture, (palasport, attività commerciali, zone artigianali e ora questo impianto) tutte a confine, scaricando i problemi di traffico sugli altri Comuni. L'impianto, che ha già ottenuto l'autorizzazione Regionale sarà l'ennesima fonte di inquinamento e tutti i visitatori del centro commerciale Le Piramidi, i fruitori della palestra e i cittadini che vivono nelle adiacenze dell'impianto avranno così ulteriore modo negli anni di intasare i propri polmoni di nuove sostanze...... che non avranno il profumo delle violette.     


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