La cultura produce Pil. Sbrollini: lavoriamo per Basilica monumento nazionale
Mercoledi 26 Giugno 2013 alle 15:37 | 0 commenti
On. Daniela Sbrollini, PD - Ottimo risultato per Vicenza» dichiara Daniela Sbrollini riferendosi al quarto posto che la città occupa nella graduatoria delle province italiane basata sull’incidenza del valore aggiunto e sull’occupazione del sistema produttivo culturale, che frutta all’Italia 80,8 miliardi di euro e dà lavoro a un quasi milione e quattrocentomila persone, ovvero al 5,7% del totale degli occupati.
È quanto emerge dal Rapporto 2013 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi†elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere con la collaborazione e il sostegno dell’Assessorato alla cultura della Regione Marche.
«Nonostante le difficoltà del momento – afferma Sbrollini -, il sistema produttivo culturale conferma un’importante capacità di reazione anticiclica e ciò rappresenta la migliore risposta a chi sostiene che la cultura non produce PIL. Si pensi, infatti, che il sistema produttivo culturale vanta un moltiplicatore pari a 1,7 e che quindi, in termini monetari, gli 80,8 miliardi di euro prodotti nel 2012 dall’intero sistema produttivo culturale, riescono a loro volta ad attivare quasi 133 miliardi»
«In questo contesto è chiaro che il progetto intrapreso con alcuni colleghi, con il consorzio Vicenza è, il Comune e la Provincia, e che mira al riconoscimento della nostra Basilica Palladiana come Monumento Nazionale, assume un’importanza strategica. Condurrebbe ad un incremento del turismo nella nostra città e farebbe da apripista al riconoscimento di tanti monumenti di straordinaria bellezza che il Ministero non ha ancora censito e che rimangono in sordina non essendo inseriti nei principali percorsi turistici. Sollecito il Ministro Bray ad intervenire – conclude Sbrollini – e mi impegno in un lavoro di squadra per giungere all’elaborazione di un progetto di legge che riformi la normativa per il riconoscimento a Monumento Nazionale risalente addirittura al Regno d’Italia».Accedi per inserire un commento
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