Ipotesi di tangente ai fratelli Favero, Ruzzante: conferma del "sistema"
Venerdi 19 Luglio 2013 alle 18:28 | 0 commenti
Consigliere Regionale Piero Ruzzante (Partito Democratico)  - "La notizia che rivela che sull'appalto del Centro di Odontoiatria di Via Venezia a Padova ci sarebbe stata una ipotetica tangente di 300 mila euro ai fratelli Favero non sorprende per niente e anzi, conferma la perniciosità del cosidetto "sistema Favero".
Questo confermerebbe quanto emerso dalle indagini avviate nei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno dopo che "Striscia la Notizia" aveva fatto vedere la sfacciata tranquillità con cui il dottor Favero dirottava dei pazienti dalle strutture pubbliche a quelle private di cui, insieme al fratello, era ed è proprietario.
Già allora - era il 28 dicembre - indirizzai un'interrogazione scritta al Presidente Zaia e all'Assessore alla Sanità , Coletto, dicendo loro che se le accuse fossero state confermate, la Regione avrebbe dovuto rispondere di una pericolosa falla nei propri sistemi di controllo, che potenzialmente consente a professionisti in malafede di arricchirsi sulle spalle di molti cittadini inconsapevoli. La risposta di Zaia e Coletto, un paio di mesi dopo si limitò ad una generica e fumosa descrizione dei sistemi di controllo, evitando accuratamente di spiegare il motivo per cui, nei confronti del cosidetto "sistema Favero", avessero clamorosamente toppato.
Con questo nuovo reato, se confermato, - una tangente versata all'interno di una complessa operazione di cessione di quote azionarie - dove, tra l'altro, salta subito all'occhio un macroscopico caso di "conflitto d'interesse" dei fratelli Favero divisi tra la loro privata attività di imprenditori e quella di "pubblici ufficiali" (sono medici e docenti) all'interno dell'Università e della Clinica Odontoiatrica, avremmo quindi la conferma non solo della veridicità dei sospetti sulla loro attività , ma anche della totale inaffidabilità dimostrata dal sistema dei controlli regionali su quanto avviene nelle proprie Ussl.
Zaia e Coletto farebbero bene a rendersene conto e darsi da fare per evitare che quanto verificatosi a Padova, non capiti anche nelle altre Ussl del Veneto".Â
(Nel link http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?n=56&c=11&p=56&e=60&t=0&key=1582668 si possono leggere la mia interrogazione e la risposta di Zaia e Coletto)
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