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In house e Aim: i lavoratori sconfessano l'accordo siglato da Cgil Cisl e Uil

Di Marco Milioni Mercoledi 24 Aprile 2013 alle 10:40 | 4 commenti

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I lavoratori di Aim fanno a fette l'accordo sul futuro di Aim siglato dai vertici di Cgil, Cisl e Uil con il comune, proprietario di San Biagio e siglato con i vertici della multiutility. È questa l'istantanea uscita stamani dal teatro San Marco dove durante un'assemblea sindacale i vertici della triplice sono stati pesantemente contestati dalle maestranze in una con la giunta municipale.

Che l'esito dell'assise sarebbe stato quello che è stato lo si intuiva dall'espressione stampata sul volto di Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Vicenza quando stamattina alle 7.25 ha varcato la soglia dello storico teatro parrocchiale per raggiungere i pari grado di Uil e Cgil ovvero Grazia Chisin e Marina Bergamin. È stata quest'ultima a tenere il battesimo del fuoco dell'inizio lavori alle 7.45 con una lunga prolusione durante la quale «pur tra le tante difficoltà» ha definito un buon accordo quello siglato con azienda e amministrazione. Un accordo che recepisce la delibera uscita dalla sala Bernarda il 26 marzo nella quale si sancisce il principio per cui, prima o dopo a seconda dei casi, i servizi oggi forniti da Aim saranno messi a gara. I vertici della triplice (ma pure l'Ugl) il 16 aprile avevano detto sì alla novità introdotta dal consiglio chiedendo una serie di tutele considerate congrue e ratificate con un accordo formale. Ma da giorni a palazzo Trissino circolava la voce, più volte riportata da Vicenzapiu.com, secondo la quale «la pancia del sindacato» mal aveva digerito quella firma.

Ed oggi a San Marco (in foto un momento dei lavori) se ne è avuta la conferma plastica. Durante la discussione con i lavoratori (un centinaio, ma gli organizzatori se ne attendevano il triplo) non c'è stato un solo intervento a favore dell'accordo. Durissime sono state le critiche all'azienda e alla giunta comunale. Ma anche Refosco, Bergamin e Chisin sono stati subissati dalle staffilate. E non sono mancate le accuse dei lavoratori che hanno dipinto il sì del sindacato come un atteggiamento supino ad una sortita elettoralistica del primo cittadino Achille Variati del Pd. Di contro i tre dirigenti sindacali hanno parlato di scelta per certi versi obbligata sia dal complesso normativo esistente, dalla finestra temporale «dovuta - sostiene Refosco - ad un governo che non ha ancora legiferato», sia dalla necessità di togliere Aim dalle grinfie del patto di stabilità e dal fatto che l'azienda «appesantita dal macigno debitorio lasciato dalla precedente gestione» marchiata centrodestra deve trovare altre risorse per partecipare alle prime gare, ovvero quelle del gas.

Tesi immediatamente contraddette sia dalla platea che fuori. Le motivazioni? Rispetto alla necessità di andare a gara non c'è alcun obbligo, anzi mancano i provvedimenti di legge attuativi che obbligano le municipalizzate che operano «in house» a mettere a gara i servizi. E poi il parlamento può normare in qualsiasi momento rendendo carta straccia l'accordo siglato dai vertici sindacali con una «fretta sospetta» Una tesi, almeno in parte, da tempo sostenuta dal professor Roberto Fazioli, ex presidente di Aim durante la prima parte del mandato di Variati.

Ma un'ultima sconfessione è arrivata dai lavoratori che facevano capannello fuori dal teatro: «Bergamin parla dei debiti causati dal cda marcato centrodestra? Benissimo. Ma allora che cosa diciamo del fatto che Variati ha chiamato nel gruppo Gildo Salton, uomo di Galan responsabile della cosiddetta voragine di Sinergie?» E così in un clima di tensione mista ad ansia per il futuro dei lavoratori «qualora Aim perda la gestione del comparto Gas» l'assemblea si è sciolta. Con un'ultima stilettata al primo cittadino: «Non gliene frega nulla se San Biagio perde il ramo gas, che da solo tiene in piedi il bilancio della spa. Nella malaugurata ipotesi che succeda che farà il primo cittadino - questa la protesta in platea -, allargherà le braccia dicendo che Aim va venduta?».


Commenti

CUB Vicenza
Inviato Mercoledi 24 Aprile 2013 alle 17:21

Ancora una volta CGIL CISL UIL sono sconfessati dai lavoratori. La nuova stagione d'amore dei tre più grandi sindacati fa alzare loro bandiera bianca sulla difesa vera dei posti di lavoro e dei diritti dei lavoratori. L'unico campo che intendono ancora difendere è il campo dei loro privilegi di burocrati sindacali. E' urgente rafforzare il sindacalismo di base e l'unità dei lavoratori e le loro lotte che, pur
nel completo isolamento e assenza d'informazione sui mass media stanno
scoppiando da ogni parte, anche per evitare che quest'ennesimo
tradimento possa essere funzionale all'individulismo e a chi dice che
i sindacati non servono ai lavoratori.
Marina Bergamin
Inviato Mercoledi 24 Aprile 2013 alle 18:04

Mi permetto di interloquire rispetto alla ricostruzione giornalistica dell'odierna assemblea Aim. Stamattina abbiamo presentato i perchè e i contenuti del Protocollo del 15 aprile scorso. Abbiamo raccolto domande, perplessità, dissensi, preoccupazioni. Tante, certo. Oggi chi non ne ha? In house o fuori, il mare è in tempesta. Un Accordo serve proprio a garantire nelle difficoltà. Abbiamo ascoltato e risposto, in un clima di rispetto reciproco, passando pure ad altri argomenti all'ordine del giorno. Siamo consapevoli che bisogna vigilare come e più di prima, azienda per azienda del gruppo Aim. Ognuno deve farlo, come ha ben detto una lavoratrice. Assolutamente d'accordo. Questa è stata l'assemblea alla quale ho partecipato io. Marina Bergamin
Gianni
Inviato Mercoledi 24 Aprile 2013 alle 20:14

Come al solito, Milioni ... di cazzate!!!!!
renato
Inviato Mercoledi 24 Aprile 2013 alle 21:27

per fortuna che c'è Milioni....bravo Marco!!!!
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