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Imu e Ici: un confronto arriva dalla Cgil di Vicenza che "preme" sui comuni

Di Alessandro Pagano Dritto Giovedi 13 Giugno 2013 alle 23:28 | 0 commenti

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In casa Cigl, a Vicenza, si parla di Imu. Oggi, giovedì 13 giugno 2013, Gino Ferrarresso del dipartimento cittadino dello stato sociale e Igino Canale, Segretario generale della Spi Cgil locale, parlano della nuova tassa che ha sostituito la vecchia Ici e, confrontando i dati del 2007 e del 2012, guardano cos'è cambiato nel frattempo per Vicenza e i comuni del vicentino.

I sindacati - Cgil, Cisl, Uil - hanno fatto ai comuni delle richieste specifiche, la maggior parte delle quali pare abbiano trovato accoglimento: tra queste, considerare come prima casa dell'anziano che risiede in casa di riposo il suo appartamento vuoto, così che non risulti avere due case, sgravi fiscali non solo per coppie con figli, ma anche per coppie con persone disabili e con anziani in casa e per i disoccupati. Sono richieste fatte tanto a livello comunale quanto a livello nazionale, perché per ora la legge prevede, per gli sgravi, solo il primo caso, quelle delle coppie con figli.
D'altro canto i comuni hanno il problema di dover presentare i bilanci entro fine giugno, quando però la risistemazione del sistema tassativo in materia mobiliare sospende il pagamento per le abitazioni principali a settembre: se il riordino dovesse fallire i cittadini avrebbero tempo fino al 16 settembre per pagare ciò che non è stato pagato prima.
Confusione, quindi, che non agevola il procedimento delle cose.
Gli interlocutori fanno sapere che la Cgil non è d'accordo con l'abolizione dell'Imu, perché questo priverebbe all'improvviso i comuni di una forte entrata - che da quest'anno dovrebbe essere totale fatta eccezione per i fabbricati industriali che renderanno al governo centrale di Roma -, ma che ne chiedono invece l'adeguamento alla rendita catastale: si esonerino le case con «rendita catastale bassa», anche se al momento nulla di preciso in termini di cifre, ammettono i relatori di fronte a specifica domanda, corrisponde a questa definizione.
Andando ai numeri, risulta che un vicentino con un medio appartamento ha pagato 132 euro di Ici nel 2007, 206,56 di Imu nel 2012; uno scledense 198,40 contro 206,56, un abitante di Thiene 154,39 contro 206,56.
In generale risulta dai calcoli che i comuni del vicentino dove si è pagato di più nel 2012 sono stati 61, 36 quelli dove si è pagato di meno, 14 quelli dove, euro più euro meno, la cifra è rimasta invariata.

Leggi tutti gli articoli su: tasse, Igino Canale, Cgil Vicenza, ICI, Gino Ferraresso, Imu

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