Impiantistica sportiva, il Veneto alla Consulta vince ricorso contro Governo
Martedi 12 Novembre 2013 alle 14:25 | 0 commenti
Regione Veneto - Il confronto, si può proprio dire, si giocava in campo sportivo: Regione del Veneto contro Governo nazionale; arbitri i giudici della Corte Costituzionale. Risultato: successo del Veneto grazie a un’azione vincente del suo assessore all’edilizia sportiva, Massimo Giorgetti. La Consulta ha infatti accolto il ricorso presentato dalla Regione avverso il decreto legge 83/2012.
Decreto con il quale, all’articolo 64, il Governo si appropriava di competenze in materia di impiantistica sportiva che, come ribadito dalla sentenza, la n. 254, depositata nei giorni scorsi, la legislazione riserva indiscutibilmente alle Regioni.Â
“La Corte – commenta con soddisfazione Giorgetti, promotore del ricorso – ha correttamente riconosciuto la fondatezza delle nostre argomentazioni e ha dichiarato la illegittimità dell’articolo 64 del decreto governativo che risulta ora pertanto svuotato di sostanza, riconsegnando alle Regioni le competenze in materia di sportâ€.
Con detto articolo, infatti, il Governo aveva costituito un fondo, con una dotazione di 18 milioni di euro, per la realizzazione di nuovi impianti sportivi o la ristrutturazione di quelli esistenti. “Sia chiaro che la nostra azione non è finalizzata a sottrarre allo sport italiano le prime risorse per l’impiantistica sportiva che il Governo stanzia dopo 25 anni di immobilismo in quest’ambito, ma semplicemente a rimediare a una stortura delle regole e a un provvedimento illegittimo: non vi è dubbio che le Regioni, in forza della legge che le investe di un ruolo fondamentale nel settore dello sport, saprebbero utilizzare con più oculatezza ed efficacia quei finanziamenti, conoscendo approfonditamente le situazioni e le esigenze prevalenti dei territoriâ€.
“Mi sono già attivato – conclude Giorgetti – affinché le Regioni agiscano in maniera forte e coordinata per impedire che i fondi stanziati vengano distratti verso altre iniziative. Chiederemo, infatti, al Governo che le risorse siano, fermo restando l’obiettivo di dare nuovo impulso al settore dell’impiantistica sportiva, destinate o quantomeno gestite dalle Regioni, le quali, grazie alla profonda e specifica conoscenza delle necessità del proprio territorio, sapranno impiegarle al meglio in un ottica di perequazione e riqualificazione del proprio importante patrimonio sportivoâ€.
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