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Il Vicenza Pride al Consolato USA

Di Citizen Writers Domenica 7 Aprile 2013 alle 20:34 | 0 commenti

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Di Anna Barbara Grotto per la rubrica autogestita Vita gay vicentina

Quand'è arrivata la mail di invito con tanto di stemma ufficiale statunitense, quasi non ci credevamo! Invece si trattava realmente della segreteria organizzativa del Consolato USA con sede a Milano, che invitava il Vicenza Pride a presenziare all'incontro con Stuart Milk di martedì 19 marzo 2013. Dopo la sorpresa, l'orgoglio di essere riconosciuti, anche fuori dalla nostra città e dalla nostra regione, come facenti parte il movimento per i diritti lgbt in Italia.

Stuart Milk, difensore dei diritti della comunità omosessuale e transessuale, sarebbe stato in visita ufficiale a Milano. La giornata a lui dedicata avrebbe compreso un incontro con le realtà lgbt del nord Italia e una conferenza pubblica presso l'Università degli Studi di Milano, dall'interessante titolo "Beyond tolerance, towards inclusion - Oltre la tolleranza, verso l'inclusione".
Si parte per Milano, quindi. Superati i controlli all'ingresso del Consolato e presentati i nostri inviti ufficiali, le porte ci si aprono non su una sala conferenze ma... direttamente nella casa del Console Generale; e non su un pubblico di centinaia di persone, bensì su una ristretta cerchia di una ventina di attivisti, politici, avvocati e giornalisti. L'impatto è stato molto emozionante!
Entrate quasi in punta di piedi, qualche stretta di mano da cui traspare un po' di inesperienza alle dinamiche tipiche di tali formalismi, ecco che qualcuno ci chiede: "Ma voi, chi siete?"
La domanda è posta gentilmente, certo vagamente imbarazzante nel contenuto, ma rispondiamo con orgoglio: "Siamo del Comitato Vicenza Pride".
Ed ecco ciò che non ti aspetti: "Oh che piacere! Sono del Vicenza Pride!", al che altre persone si girano verso di noi e ci sorridono.
"Vi è stato presentato il Console Generale, signor Kyle R. Scott?", stretta di mano.
"Vi è stato presentato il signor Robert J. Palladino Jr, Console per Stampa e Cultura?", grandi sorrisi da parte di Palladino, che ci risulta subito simpatico.
"E vi presento Stuart Milk".
Ecco, lì l'emozione ha raggiunto il suo apice: stavamo parlando con il nipote di Harvey Milk, il primo politico dichiaratamente gay eletto negli Stati Uniti (consigliere comunale a San Francisco nel 1977), assassinato dall'ex consigliere comunale Dan White (contrario all'entrata in vigore delle leggi per i diritti degli omosessuali) nel 1978, e divenuto, per la sua vita e la sua morte, una delle figure di riferimento mondiale nella lotta per i diritti delle persone omosessuali e transessuali. Il nipote, Stuart, è presidente della "Harvey Milk Foundation" e consigliere del presidente degli Stati Uniti Barack Obama per i diritti umani.
Nel frattempo, il console Palladino ci si avvicina ed inizia un'amabile chiacchierata, dimostrandosi subito molto interessato all'attività della comunità gay vicentina e veneta. "So che il Vicenza Pride sarà il 15 giugno" ci dice, ed ovviamente in un primo momento rimango sorpresa che conosca la data; ma toccando con lui diversi argomenti, anche se in pochi minuti, capisco che l'interessamento del Consolato USA ci riguarda realmente e da vicino.
Un bicchiere di vino e poi è la volta degli interventi. Il Console Generale Scott ci dà il benvenuto ufficiale, ci fa sedere sui suoi divani, affacciati su una splendida terrazza a veranda, fiorita sui tetti di Milano e riscaldata da un sole caldo e terso. Introduce velocemente Stuart Milk, il quale prende la parola per un breve ma intenso intervento, che chiarisce il valore di questa giornata: "Gli Stati Uniti d'America e il presidente Obama credono che il Consolato USA in Milano, gli attivisti e le associazioni lgbt, con la collaborazione delle istituzioni, debbano creare una rete d'azione con l'intento di far divenire il nord Italia vero traino del resto del Paese, col fine di sensibilizzare i politici al Governo affinché colmino il vuoto legislativo sui diritti civili".
Siamo parte attiva di un progetto emozionante e oneroso.
Il Console Generale Scott introduce in modo schietto -molto americano- i successivi due interventi: "Ricordatevi che voi siete fra noi e il cibo". Risata spontanea di tutti.
Parlano, in modo tanto conciso quanto preciso, la docente di diritto costituzionale dell'Università degli Studi Marilisa D'Amico e Matteo Winkler, avvocato e socio di Rete Lenford.
Riprendendo la parola, il Console Generale Scott conclude dicendo che quell'incontro non è stato organizzato per ascoltare "quelli del mestiere", bensì è tempo di mescolarci fra di noi, conoscerci, tessere quella rete di contatti che è il reale fine della giornata.
Così facciamo, tornando a casa con diversi biglietti da visita, tante strette di mano, numeri di telefono, e-mail e un'esperienza straordinaria di comunione di intenti oltre i nostri confini (non solo geografici). E da Milano ci portiamo una spilletta ufficiale del Consolato, con la bandiera tricolore e quella a stelle e strisce unite insieme, in cambio di una con scritto "I love Vicenza Pride", che ora sta sul bavero della giacca del Console USA.


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