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Il Laboratorio Olimpico presenta "Blasphemia - tra teatro e sacro"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 23 Ottobre 2015 alle 11:40 | 0 commenti

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Theama Teatro

Un grande tema da dibattere, ospiti di primissimo piano nel mondo accademico e teatrale (tra i quali lo psichiatra Vittorino Andreoli e il drammaturgo Rodrigo Garcia), uno spazio particolare riservato a personaggi e spettacoli sia entrati nella storia, sia figli della scena contemporanea. 

Con simili presupposti, sarà senz'altro di quelle da ricordare questa decima, speciale edizione di Laboratorio Olimpic­o, convegno internazionale in programma all'Olimpico di Vicenza (fra teatro e odeo) sabato 7 e domenica 8 novembre. Intorno al tema "Blasphemìa - Il Teatro e il Sacro", con il pubblico si confronteranno infatti studiosi, operatori teatrali e giornalisti, chiamati a raccolta per questo evento internazionale – diretto da Roberto Cuppone e nato da un'idea del giornalista Cesare Galla - da Accademia Olimpica e Comune di Vicenza, affiancati, come partner di progetto, da Rete Critica, DIRAAS - Università di Genova, Classici Contro e Liceo “Pigafetta” di Vicenza.

La prima giornata

I lavori inizieranno sabato 7 alle 10 nell'Odeo. Dopo i saluti di Cesare Galla, in veste di vicepresidente dell'Accademia Olimpica, e del vicesindaco e assessore alla Crescita del Comune di Vicenza Jacopo Bulgarini d'Elci, l'introduzione del direttore Cuppone farà da premessa alla prima serie di interventi, legati dal titolo “Ipotesi e provocazioni dalla storia del teatro e dei suoi rapporti col sacro". Ne parleranno Alberto Camerotto (Blasfemie olimpiche. Parole contro gli dèi nella Grecia Antica), Giorgio Ieranò (Bestemmiare Dioniso), Luciano Chiodi (Dal mito al teatro: il caso Elettra) e Sandra Pietrini (Raffigurazioni oscene e blasfeme nell'immaginario medievale). Nel pomeriggio, la parola passerà aSimona Morando (Il Barocco e la spettacolarità del sacro), Franco Perrelli  (Un esempio di dramma sacro moderno: ‘Il verbo’ di Kaj Munk), Elena Randi (Il Sacro di Vaclav Nižinskij: danza e rito), Fabrizio Fiaschini (Il teatro e il sacro oggi: dalla parte del sacro) e Gabriele Sofia (Ceci n’est pas un Christ: Golgotha Picnic di Rodrigo Garcia). A seguire, comunicazioni di Massimo Celegato (Blasfemia: la calunnia contro Dio) e Andrea Savio (Processi per bestemmia nel Veneto asburgico). Dopo le relazioni, alle 17.30 ci si sposterà nel teatro (posti limitati alla platea) per assistere a "C’erano una volta gli dei - Eschilo, Sofocle, Euripide 'smitizzatori'", reading di brani e di frammenti inediti con Maria Luisa Abate (Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa) e con Armando Carrara (La Piccionaia), Pino Costalunga (Glossa Teatro), Piergiorgio Piccoli (Theama Teatro), Patricia Zanco (FatebenesorelleTeatro), Irma Sinico (Ensemble Vicenza) e Massimo Munaro (Teatro del Lemming).

La seconda giornata

Realizzata in collaborazione con Rete Critica, la seconda giornata di lavori si concentrerà, sempre a partire dalle 10, su testimonianze dirette di giornalisti, critici, bloggers e protagonisti degli spettacoli più “blasfemi” degli ultimi anni. In veste di relatori si alterneranno dunque Oliviero Ponte di Pino (Il teatro e il sacro oggi: dalla parte del teatro), Paolo Puppa (Da Pirandello a Pasolini: la sacralità dell’osceno, da L’uomo, la bestia e la virtù ad Affabulazione), Massimo Marino (Sul concetto di volto del figlio di Dio di Romeo Castellucci), Ester Fuoco (Contro un panteismo bigotto: Jesus di Babilonia Teatri), mentre le conclusioni attorno a questa prima serie di riflessioni saranno affidate a Vittorino Andreoli, invitato ad approfondire il tema "Il sacro nel teatro della mente". Nel pomeriggio, dalle 15, il viaggio nel teatro e nel sacro proseguirà con Vincenza Di Vita (Sui capolavori crocifissi: Carmelo Bene e altre catastrofi), Camilla Lietti (Ridere degli dei: dalle Grandi Dionisie a Jan Fabre), Lorenzo Donati (Dal sacro al quotidiano: esempi teatrali recenti), Elena Scolari (Morire in libertà: il caso Englaro a teatro), Rossella Menna (Poesia e santità nel teatro di Armando Punzo) e Fabio Francione (Come una nuova ditata sulla fronte. Giovanni Testori: dalla trilogia degli oratori alla traduzione della Prima lettera ai Corinti).

In videoconferenza da Montpellier, infine, al Laboratorio interverrà Rodrigo Garcia, presentato da Gabriele Sofia.

Nel corso della giornata sono previsti contributi anche di docenti come Giovanni Boccia Artieri e Laura Gemini, autori come Renzia D’Incà, giornalisti come Tommaso Chimenti, Francesca De Sanctis, Lucia Medri, Roberto Rizzente e rappresentanti di testate online come Il Tamburo di Kattrin e Fattiditeatro.

Il tema in discussione

«Il termine ‘blasfemia’ - spiega il direttore del Laboratorio, Roberto Cuppone - deriva dal grecobláptein, che significa 'ingiuriare', e phếmê che significa 'reputazione': letteralmente vuol dirediffamazione, contestazione della Fama; cioè, più che del divino in sé, del suo valore identitario. Se è vero che il teatro, alla ricerca di uno statuto di necessità, da più di un secolo si racconta come discendente del rito (in questo confortato dall’antropologia e dai miti fondativi di quasi tutte le culture), allora si può dire, con una punta di provocazione, che la storia di quello che noi chiamiamo teatro è in effetti storia di una progressiva ‘dis-sacrazione’ (come in primis dimostra il Teatro Greco); ma nel contempo anche di un senso di perdita, di ricerca di quella stessa necessità iniziale, come dimostrano ad esempio i ciclici dibattiti sulla tragedia e sulle origini del teatro. Ecco perché, secondo Jerzy Grotowski, diversamente dalla profanazione, che è invece mancanza di rapporto col sacro, oggi paradossalmente “il blasfemo è il momento del tremito. Si trema quando si tocca qualcosa che è sacro; forse è già distrutto, distorto, deformato e comunque rimane sacro. Il blasfemo è un modo per ristabilire i legami perduti, per ristabilire qualcosa che è vivo […] Non c’è blasfemo se non c’è relazione vivente col sacro”».

Informazioni per il pubblico

La partecipazione alle due giornate è libera e gratuita. Per il reading di sabato pomeriggio all'Olimpico saranno a disposizione i posti in platea, fino ad esaurimento.

Per informazioni: Accademia Olimpica, 0444 324376 - www.accademiaolimpica.it - [email protected]; oppure Theama Teatro, partner organizzativo della manifestazione: 0444 322525 - www.theama.it- [email protected].


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