Il Governo impugna le consultazioni su autonomia e indipendenza del Veneto
Venerdi 8 Agosto 2014 alle 21:07 | 0 commenti
Regione Veneto - “Roma festeggia il primo ‘SÌ’ a una riforma costituzionale contro le Regioni e le Autonomie e nel contempo celebra il ritorno al più bieco centralismo impugnando le leggi venete sull’autonomia e l’indipendenza. Ma noi non ci arrendiamoâ€. Non ha dubbi il presidente Luca Zaia: resistere in causa.
E’ questa l’unica possibile reazione della Regione alla “bocciatura†del Consiglio dei Ministri, che ha impugnato le leggi approvate dal Consiglio regionale del Veneto lo scorso giugno, finalizzate a indire un referendum consultivo sull’autonomia e uno sull’indipendenza della Regione.
“Oppormi al sopruso del Governo – sottolinea Zaia – non è solo un compito che svolgo con convinzione e con la consapevolezza di fare la cosa giusta, ma è anche il senso del dovere, morale e istituzionale, che mi impegna a difendere in tutte le sedi il progetto promosso dal Consiglio regionale di consultare i veneti per conoscere la loro volontà sull’autonomia e l’indipendenza della nostra Regioneâ€.
“Io non mi aspetto da Roma, dalle stanze del potere centrale, dalle sedi di uno Stato centralista, un’accoglienza entusiastica di questa assolutamente legittima iniziativa – spiega il presidente veneto –, ma non posso accettare che sia impedito in modo arrogante di ascoltare la voce di un popolo, che ‘a prescindere’ si dica no a un referendum, cioè a una delle forme più vere della democrazia diretta. Significa, di fatto, negare il diritto di espressioneâ€.
“L’insegnamento di Voltaire, ‘Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere’, è sconosciuto a questo Governo – prosegue Zaia –, un Governo che dimostra di non sapere cosa sia la libertà , la democrazia e il rispetto delle altrui opinioni. Perché, lo ricordo e lo sottolineo, la Regione non ha organizzato un’operazione separatista, ma vuole consentire ai veneti di esprimersi sull’autonomia e sull’indipendenza della terra nella quale vivono, nel rispetto delle leggi e della Costituzione. E’ forse la paura della volontà popolare a generare questo rifiuto a consultare i cittadini?â€
“Vorrei rassicurare - aggiunge il presidente - quanti ingiustificatamente temono l’esito delle consultazioni indette, è doveroso evidenziarlo, da un organismo istituzionale liberamente e democraticamente eletto come il Consiglio regionale del Veneto: se dovessero vincere i ‘SÌ’, avvieremmo un percorso di autonomia o di indipendenza costituzionale, rispettoso delle norme, ghandiano nei metodi. Al contrario, se gli elettori negassero queste prospettive, ne prenderemmo atto e la partita si chiuderebbe nel rispetto di tale sceltaâ€.
“Ma è proprio questo – conclude Zaia – che Roma, il Governo, lo Stato con i suoi potenti apparati, vogliano negare ai veneti e ai loro rappresentanti eletti nel Consiglio regionale: di esprimere una scelta, una volontà â€.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.