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Il futuro è nei suoi piedi

Di Marco Polo Giovedi 23 Gennaio 2014 alle 21:13 | 0 commenti

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Marco Bortoli è pronto. Pronto sia a fare quello che gli riesce meglio, ossia dettare i tempi ed effettuare ampi e rapidi cambi di gioco per i compagni, sia ad applicarsi in ciò che deve migliorare di più ossia la fase difensiva. Autore di una prima parte di stagione «ben sopra ogni aspettativa» - sostiene Petrone – il regista scuola Milan domenica contro il Cuneo dovrebbe affiancare Cenetti in mezzo al campo al posto dello squalificato Proietti.

A Cuneo il Bassano è incorso nella prima sconfitta stagionale. Di quella partita ricordiamo un rigore fallito dai giallorossi e una serie di miracoli del giovane portiere Anacoura. Domenica c’è la possibilità di prendersi una rivincita?

«Si è vero vogliamo riprenderci i punti lasciati nella gara d’andata, una sconfitta davvero odiosa per me e tutta la squadra. Ci teniamo tanto però sappiamo che sarà difficile perché presumibilmente loro verranno qui con l’intento di difendersi e ripartire. Dovremmo stare attenti e concentrati, la cosa ideale sarebbe partire bene e incanalare il match sui binari a noi preferiti, imporre il gioco e creare tanto sfruttando il gioco sulle corsie laterali»

 

Tu sei partito alla grande poi un po’ per esigenze tattiche, un po’per la bravura di un giocatore importante come Proietti sei finito in panchina. Cos’hai imparato e in cosa sei cresciuto in questi mesi  prima da titolare e poi da subentrante?

«Sicuramente il passaggio dalla Primavera del Milan a questo campionato di Seconda Divisione l’ho avvertito. Ho dovuto adattarmi alla nuova realtà ed in particolare ai ritmi di gara che qui sono decisamente più alti. Ho dovuto farmi le ossa e lavorare per migliorare sotto il profilo della quantità. Al Milan, vuoi perché un campionato Primavera, vuoi perché c’erano giocatori di grande qualità come Cristante  erano gli altri a dover rincorrerci, quasi mai noi costretti ad inseguire gli altri. A Bassano ho avuto la fortuna di capitare in questo gruppo giovane e molto unito allenato da un bravissimo allenatore che giorno dopo giorno sta curando la mia crescita. È un passaggio fondamentale della mia carriera, ne sono consapevole e quindi sto dando il massimo. Comunque ho ancora tanto da imparare e migliorare, anche con il pallone tra i piedi, ad esempio nelle verticalizzazioni»

 

La squalifica di Proietti domenica potrebbe farti ritrovare una maglia da titolare. Cosa guadagna il Bassano con te in campo?

«Fisicamente mi sento molto bene quindi sono pronto a portare il mio contributo come penso di aver fatto abbastanza bene ad inizio stagione. In campo prima di tutto cerco di eseguire le consegne che mi dà il mister. Sappiamo che giocando a due in mezzo al campo la fase difensiva è importante come se non di più di quella di possesso palla. Petrone ci ha spiegato quali sono i punti deboli del Cuneo quindi cercheremo di attrezzarci per andare ad evidenziarli e metterli quindi in difficoltà. Per quelle che sono le mie caratteristiche spero di riuscire a rimpiazzare bene Proietti e mettere i miei compagni nelle condizioni di creare dei pericoli».

Foto Roberto Bosca 

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