Il commissario alla jella
Domenica 24 Marzo 2013 alle 15:23 | 0 commenti
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Si narra che nei corridoi dei palazzi romani che Mauro Fabris abbia pubblicamente espresso compiacimento per la riconferma a commissario del Brennero-tunnel ricevuta da Mario Monti in persona. Per uno che ha messo il Paese in ginocchio, come ha fatto il premier, c'è poco da rallegrarsi.
Epperò si potrebbe pure controbattere... sul baratro ci siamo finiti perché prima c'era stato Silvio. Il cui campo tuttavia era stato abbracciato proprio da Fabris quando è caduto il governo Prodi.
Vabbé. Ma Santanché e soci dal canto loro replicheranno: ma quale Silvio, la colpa è del centrosinistra di Prodi... appunto. E in quel centrosinistra chi c'era? Mauro Fabris ovviamente. Quindi delle due l'una... O l'amico di Mastella non capisce un'acca di politica o porta una sfiga degna di Filini dell'ufficio sinistri. Di recente pare che la bandiera vicentina dell'Udeur abbia anche ammesso la propria soddisfazione per i complimenti al suo operato di commissario ricevuti dal presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder, poco appresso finito nell'omonimo affaire Schulmers. Roba da non credere, pare che saputa la cosa il granduca del Sudtirolo si sia intensamente toccato gli orbitali.
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