Il caso della moria dei kiwi in Veneto
Martedi 19 Agosto 2014 alle 14:42 | 0 commenti
Regione Veneto - “Bonfante solleva un problema reale e drammatico, che è all’attenzione della Giunta regionale da quanto ha iniziato a manifestarsi, cioè dal 2012â€. L’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato risponde immediatamente alle sollecitazioni del consigliere veronese Franco Bonfante, che ha chiesto l’intervento diretto della Regione contro il problema della moria delle piantagioni di kiwi che sta producendo molti danni nella zona sud occidentale della provincia di Verona.
“I nostri tecnici e gli Istituti di ricerca sono impegnati da un paio d’anni nell’osservazione del fenomeno – ha aggiunto Manzato – e io stesso, nell’autunno scorso, ho voluto vedere cosa sta succedendo. Si tratta di un anomalo e misterioso disseccamento improvviso che porta alla morte delle piante: un fenomeno che nella zona interessata sta diventando la più importante preoccupazione per i frutticoltori di kiwi. Il nuovo fenomeno di moria per disseccamento ha iniziato a manifestarsi nel 2012, ha causato danni consistenti nel 2013 e li sta causando anche nell’anno corrente. L’origine di questa moria è tuttora incerta, ma al momento gli Istituti di ricerca che sono stati coinvolti . propendono per cause non parassitarie ed è stata ipotizzata un’asfissia dell’apparato radicale a causa delle eccezionali condizioni climatiche con piogge consistenti e continue dell’ultimo triennio. Questa eziologia non permette l’applicazione dei finanziamenti previsti per le malattie parassitarie e l’estirpo delle piante malate – aggiunge Manzato – ma nel prossimo Programma di Sviluppo Rurale abbiamo previsto una misura di sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni e del potenziale produttivo di imprese agricole che hanno subito danni e fitopatie in conseguenza di calamità naturali. Inoltre siamo pronti per la costituzione, in provincia di Verona, del polo ortofrutticolo veneto, con il compito di accompagnare le aziende sul mercatoâ€.
“Questa moria dei Kiwi – dica ancora Manzato – si aggiunge peraltro alla disastrosa batteriosi che colpisce queste piante, riscontrata in Veneto dal 2010, annata nella quale questa coltura interessava nella nostra regione una superficie complessiva di oltre 3.200 ettari, per una produzione di 76 mila tonnellate, per un valore di 41 milioni di euro. Questa produzione è stata ridotta appunto dal cancro batterico, la cui presenza è stata segnalata per la prima volta nel territorio nazionale in Lazio nel 2008, con piante colpite da deperimento e successiva morte. Per contrastare la malattia non esistono al momento metodi validi di difesa attiva efficace. Nel Veneto la batteriosi è stata individuata nel maggio 2010 in giovani impianti di Kiwi giallo in provincia di Trevisoâ€. L’organismo nocivo agente del cancro, lo Pseudomonas syringae pv. Actinidiae, è stato inserito nel 2011 nella Lista d’Allerta dell’EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization). “Ad oggi non sono conosciuti metodi di cura della malattia, se non l’asportazione e la bruciatura della piante colpite per tentare di limitare l’inoculo ambientale. L’unica possibilità per limitare il fenomeno è la prevenzione, che viene attuata sia con metodi agronomici, sia utilizzando alcuni prodotti fitosanitari. Recentemente sono state individuate alcune sostanze attive che si sono rivelate di una certa efficacia se utilizzate in via preventiva, tra queste i sali di rame, l’acilbenzolar-s-metyl e, specificatamente per applicazioni in fioritura, il Bacillus amiloliquefaciens. Questi espianti sono indennizzati, e, dal 2011 al 2013 abbiamo estirpato una superficie pari a circa 120 ettari appartenenti a 65 ditte di Verona e Treviso per un importo complessivo già liquidato di un milione 125 mila euro. Per la morte da essiccamento, invece, questa forma di intervento fitosanitario non risulta al momento possibileâ€.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.