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L’amarezza il day after si fa sentire eccome. Il Bassano che proprio non riesce a digerire le brianzole, quattro pareggi e cinque sconfitte in una stagione e mezza tra Monza e Renate, dovrà riflettere a lungo sull’esito del confronto al Città di Meda. Ai giallorossi è mancata la ferocia sottoporta che sarebbe servita per chiudere la contesa e, talvolta, la lucidità giusta nell’ultimo passaggio. Mai come stavolta vale il concetto «si vince e si pere tutti assieme». L’errore di Cenetti è evidente ma a quel punto la contesa doveva aver già subito una svolta decisiva. Nel frattempo torna calda la pista che porta ad Alessandro Cesca.

Il marcatore di giornata ha anche sulla coscienza un’eccellente palla gol che, se trasformata, avrebbe spento i bollenti ardori di un Renate comunque mai domo anche se altrettanto mai pericoloso: «Siamo tutti molto rammaricati, non solo il mister – confida Pietribiasi – perché mancava talmente poco e fino a quel momento quasi non avevamo subito tiri in porta. La possibilità per chiuderla l’abbiamo ripetutamente sprecata eppoi abbiamo commesso l’errore di abbassarci troppo, nella seconda parte della ripresa. È un peccato lasciare due punti così, dietro tutte corrono, sappiamo che sarà dura arrivare in fondo tra le prime otto». Se ce ne fosse bisogno, un ulteriore conferma alle parole del centravanti giallorosso arrivano dalla constatazione che lo stesso Renate nello scorso campionato, pur avendo disputato una stagione strepitosa, se avesse perso l’ultima partita (vinta 4 a 2 contro il Castiglione) sarebbe arrivato settimo, cioè appena sopra l’attuale linea di demarcazione tra il paradiso della serie C unica e l’inferno del calcio dilettantistico. Tornando a Pietribiasi, con la rete ai nerazzurri giunto a quota 5 nella classifica marcatori, va detto che a Meda ha disputato una delle sue migliori partite. Da fuori è apparso «più dentro» la partita, forse più concentrato, sicuramente più determinato. La differenza con altri incontri più scialbi s’è vista dall’inizio, a partire dalla convinzione con cui si è proposto per ricevere palla anche nelle rimesse laterali nella propria trequarti campo o come ha rincorso i centrocampisti avversari contribuendo a far recuperare velocemente palla ai suoi compagni. Il gol dell’1 a 0 è stato il giusto coronamento di questo encomiabile atteggiamento: «In effetti mi sono accorto di aver disputato una buona partita – sorride l’ottimo Stefano –. Mi sentivo bene, sono soddisfatto, spero di continuare a dare il mio contributo in questo modo».

 

E se tornasse Cesca? La notizia è di quelle che, se concretizzata, farebbe scalpore. Il Bassano si sarebbe  mosso con decisione su Alessandro Cesca. Il centravanti che ha siglato il gol più importante nella storia del Soccer Team, l’uomo che fece esplodere il Mercante con una sassata sotto l’incrocio opposto al 95’ di un Bassano-San Marino che spalancò le porta alla finale playoff poi persa con il Portogruaro. L’accostamento non è una novità assoluta, il centravanti di Latisana è sponsorizzato da una vita da Mario Petrone che l’ha allenato proprio ai piedi del Titano. Tuttavia rimarrebbe da convincere la proprietà, alla quale spetta l’ultima parola su un operazione che sarebbe tutto fuorché nostalgia. Cesca attualmente milita nel Bellaria, formazione con un piede e mezzo in serie D e chi l’ha visto di recente non ha dubbi: «Se ha voglia di darci dentro è un centravanti che ti fa vincere le partite». Gennaio è ancora lontano, il match contro la capolista Santarcangelo, sabato alle 15:00 al Mercante, mette in palio un titolo di campione d’inverno che riempirebbe il cuore ai tifosi prima della sosta natalizia (si riprende il 5 gennaio a Rimini). Ma il segnale che la società sia vicina alle richieste di mister Petrone è comunque molto positivo.

 

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Foto Roberto Bosca