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Il Bar Borsa ospita Giacomo Uncini Quartet con "Indian Summer"

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 8 Marzo 2016 alle 16:38 | 0 commenti

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Bar Borsa Vicenza
Ad un passo dalla primavera Bar Borsa è lieta di ospitare, sul palco della rassegna Winter Jazz 2016, Giacomo Uncini Quartet, per una serata, quella di giovedì 10 marzo (a partire dalle 22) in gran parte dedicata all'ultimo disco prodotto dalla band, "Indian Summer", ad ormai un anno di distanza dalla sua prima uscita. La formazione, che porta il nome del leader, è nata dalla stretta collaborazione tra il trombettista Giacomo Uncini e il chitarrista e compositore Carlo Petruzzellis, musicisti che hanno saputo permeare la produzione nata da questa sinergia di un'inequivocabile e personalissima impronta sonora. Il contributo di Ludovico Carmenati al basso e di Massimo Manzi alla batteria arricchisce di un'interessante musicalità ritmica la verve creativa dell'intero ensemble.

Indian Summer, che raccoglie quasi interamente brani originali (scritti da Uncini e Petruzzellis) eccezion fatta per il pezzo introduttivo del disco, "Sing me softly of the Blues" composto dalla pianista statunitense Carla Blay, risente quasi naturalmente dell'influenza compositiva e strutturale del grande Pat Metheny. Il chitarrista americano, eletto a figura di rifermento del duo, porta avanti da sempre una ricerca musicale di elevatissimo spessore: la sonorità inconfondibile dello strumento che lo rappresenta, così come la sintesi melodica ed espressiva delle sue composizioni, hanno fatto di lui una delle nuove e incontrastate icone del jazz internazionale. Non è un caso che la band si sia avvalsa, nella fase di incisione dell'album, della preziosa collaborazione di Giulio Carmassi, polistrumentista che ha condiviso la scena con Metheny nelle più recenti apparizioni del Pat Metheny Unit.
Indian Summer risuona delle melodie del jazz tradizionale, passando per il MidWest, ma coniuga al suo interno anche influenze etniche e ben orchestrati richiami alle sonorità elettriche moderne. Non ne esce trascurato l'approccio intimo dei musicisti per la propria terra d'origine, con richiami calibrati ad una "mediterraneità" fresca e vitale. La ritmica dalla spinta costante lascia spazio a passaggi sonori di grande respiro, dove ogni strumento ne esce rigenerato nell'espressività.
Il risultato è un equilibrio raffinato tra la complessità formale delle composizioni e la leggerezza che la  sapiente capacità interpretativa è in grado di dare, secondo la personalità di ciascun componente del gruppo.
La carriera di Giacomo Uncini prende il via dalla formazione al Conservatorio di Pesaro, presso il quale si diploma in Tromba, per poi dedicarsi con entusiasmo al Jazz, diplomandosi sotto la guida di Bruno Tommaso e poi trasferendosi negli States per frequentare la New School for Jazz and Contemporary Music di New York. In questo periodo studia, tra gli altri, con Charle Tolliver, Cecil Bridgewater , Vic Juris , Billy Harper, ecc. Nel 2010 fonda lo Spinning Quintet, avvalendosi della presenza di Mike Melillo, pianista storico del jazz internazionale, con il quale incide l’album “Nice if you can”. Vanta collaborazioni con artisti quali Massimo Manzi, Franco Cerri, Gianni Giudici, Massimo Morganti, Mike Melillo, Fabio Petretti, Colours Jazz orchestra.
Carlo Petruzzellis, chitarrista e compositore, ha partecipato alle masterclass di chitarra moderna con importanti chitarristi, quali S. Henderson, F. Gambale, N. Stufano, e ha frequentato i laboratori di specializzazione jazz con Umberto Fiorentino, Massimo Moriconi, Fabrizio Sferra, Fabio Zeppetella, Ettore Gentile, Stefano Micarelli e Stefano Sabatini. Nel 2010 ha fondato i N.EX.T. con cui incide l'album “New Experiences Time”, incentrato interamente su proprie composizioni e premiato ai Jazzit Awards 2013 nella categoria “100 Greatest Jazz Albums”. Nel 2015 ha inciso con il Giacomo Uncini Quartet l'album “Indian Summer”. Ha collaborato con Dave Liebman, Dick Halligan, Carla Marcotulli, Rocco Zifarelli, Massimo Nunzi, Luigi Di Nunzio, Tony Cattano, Orchestra Giovani Titani, ecc.
Massimo Manzi, batterista, è da quasi trent’anni in primo piano sulla scena jazzistica.
E' presente nelle principali rassegne jazz nazionali e in molte importanti formazioni anche a livello internazionale. Il suo talento gli permette una formazione da autodidatta completata grazie alle clinics con importanti capiscuola del suo strumento (Roach, E.Jones, De Johnette, Erskine etc.)
Ha inciso oltre 140 CD da sideman (20 dei quali col pianista Renato Sellani, 8 in trio con Franco D’Andrea e 5 con Lee Konitz) e, come leader, “Quasi Sera” (2000 con Di Sabatino, Bosso, Micarelli, Garofoli, Innarella, Morganti, Bulgarelli) ed “Identità” (2007 con Liebman, Dulbecco, Dalla Porta).
Collabora con altri grandi solisti come Wheeler, Metheny, Gomez, Woods, Fresu, Tchicai, Urbani, Tommaso, Rava, Rea, Farlow, Van Damme, Golson, Basso, Moriconi, Cerri, Salis, Fewell, Giammarco, Fariselli, Lama, Boltro, Mancinelli, Tavolazzi, Tracanna, Clemente, Petretti, Morgera, Warren e molti altri. Concerti a Tokyo con Galliano ed a Mexico City, San Juàn ed in New York con G. Tommaso. Collabora anche con alcuni nomi della musica leggera come I. Segreto (SANREMO 2006) , A. Ruggiero, Linda Valori. Attivo anche come didatta, tiene Clinics e Masters a Siena Jazz.
Ludovico Carmenati, diplomatosi in contrabbasso presso il Conservatorio di Pesaro, si specializza poi in Jazz sotto la guida del maestro Bruno Tommaso. Frequenta numerose masterclass che gli permettono di approfondire lo studio del contrabbasso jazz con numerosi bassisti, come Giordano Pietroni, Massimo Moriconi, Furio Di Castri, Pietro Leveratto, Ares Tavolazzi e musica d’insieme con i chitarristi: Umberto Fiorentino, Fabio Zeppetella e Tommaso Lama. Nel 2011 consegue il Diploma Accademico di II° livello in direzione ed arrangiamento di orchestra Jazz presso il Conservatorio di Musica “G. Rossini” di Pesaro con una votazione pari a 110 e lode sotto la guida dei maestri Gianmarco Gualandi e Bruno Tommaso.
Ha suonato e collaborato con numerosi artisti tra i quali Massimo Manzi, Franco Cerri, Dado Moroni, Lino Patruno, Bruno Tommaso, Patrizio Fariselli, Stefano Fariselli, Roberto Piermartire, Stefano Travaglini, Marco Marconi, Renzo Ruggieri, Alessandro Scala, Jacopo Bazzarri. Ha preso parte a numerose incisioni discografiche e collaborato con varie formazioni orchestrali da camera e sinfoniche, o con cantautori italiani, come Roberto Vecchioni.


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