Il 21 aprile il Premio Letterario Italo-Russo Bella Ahmadullina a Palazzo Leoni Montanari di Vicenza
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 10:37 | 0 commenti
Premio Letterario Italo-Russo "BELLA"
Sono stati annunciati i vincitori della quarta edizione del premio letterario italo-russo €œBella€Â. La quarta cerimonia solenne di premiazione dei vincitori si svolgerà il 21 aprile, alle ore 19, presso le Gallerie d'€™Italia - Palazzo Leoni Montanari, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo a Vicenza. Il Premio è stato istituito nel 2012 in memoria della grande poetessa russa del XX secolo, Bella Achmadulina. La sua missione principale è di sostenere e incoraggiare la poesia moderna sia in lingua russa sia in lingua italiana e rafforzare ulteriormente i rapporti culturali nel campo della letteratura tra i l’Italia e la Russia, mantenendo la continuità della tradizione poetica e quella generazionale.
I fondatori del premio BELLA€Â: Associazione non-profit Amici di Tarusa, assistenza allo sviluppo (Russia), Associazione Conoscere Eurasia (Italia), rivista €œInostrannaja literatura€ (€œLetteratura Straniera€Â) (Russia), Istituto Letterario A.M. Gorkij (Russia), Ministero della Cultura della regione di Kaluga (Russia).
Il Premio viene assegnato ogni anno alternatamente in Russia e in Italia ai giovani poeti (sotto i 35 anni) provenienti sia dalla Russia che dall’Italia e agli autori dei saggi sulla poesia (senza limitazioni d'€™età ). Quest'€™anno la giuria russa, composta dalla Presidente della giuria e critica letteraria Natalia Ivanova, Presidente del Comitato organizzativo del Premio letterario italo-russo €œBELLA€Â, Esperto di letteratura e scrittore Andrej Ar’ev; Poeta e traduttore della casa editrice OGI€ Maksim Amelin; poeta Dmitry Vedenyapin e critica letteraria Irina Surat hanno individuato i vincitori nelle seguenti tre nomination: €œPoesia in lingua russa€“ a Beznosov Denis per il componimento poetico €œZiqqurat€Â; €œSaggio critico-letterario o biografico sulla poesia contemporanea a Skvortsov Artem per Tre poesie moderne€Â; Categoria speciale €œKasanie Kazani€ (€œUn tocco di Kazan€Â) a Uldus Minnullina (Repubblica di Tatarstan) per Giorno come nel sogno - selvaggio ed estraneo.
La giuria italiana, composta da Stefano Garzonio, slavista e professore di letteratura russa all'€™Università di Pisa e presidente della giuria italiana del premio €œBella€Â, Alessandro Niero, slavista, traduttore e docente all'€™Università di Bologna, Annelisa Alleva, poetessa, traduttrice e slavista, Andrea Cortolessa, storico di letteratura, professore aggregato dell'Università Dams Roma Tre e Francesco Stella, Professore dell'€™Università di Siena e ricercatore di letteratura latina hanno scelto come vincitrice della quarta edizione del premio letterario italo-russo €œBella€ la giovane poetessa italiana (35 anni) Franca Maria Mancinelli (per il componimento poetico €œIndosso e calzo ogni mattina forzando, «Smerilliana», n. 17, 2015) con la seguente motivazione: «Franca Mancinelli, nome già noto al pubblico della poesia, interpreta da par suo un €œformat€ della ricerca letteraria contemporanea che ha conosciuto a sua volta molta fortuna, negli ultimi anni, dopo decenni di oblio: quello del poème en prose. Ma, a differenza di molti esempi recenti, Mancinelli non rinuncia ad applicare alla prosa la scansione ritmica e la struttura retorica che adotta nella sua scrittura in versi. Ne risulta un esemplare indubbiamente elegante, che mima nella sua stessa forma il proprio tema: quello di una metamorfosi, e anzi una €œmuta€Â, non si capisce se animale o vegetale, che è infine quella della soggettività che si versa nel «raggio» della sua espressione testuale».
La parte italiana del Premio non è casuale. I contatti tra Russia ed Italia nell'ambito della letteratura e dell'arte sono tradizionalmente profondi. Tra l'€™altro sono noti i rapporti privati e professionali (poetici) fra Bella Achatovna Achmadulina e l'€™Italia con i suoi poeti, scrittori e artisti. Inoltre, B. A. Achmadulina, una delle poetesse più importanti della Russia, aveva radici italiane: nel XIX secolo i suoi antenati diretti, la famiglia Stopani, si erano trasferiti dall'€™Italia in Russia.
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