I silenzi politici e civici di chi ora salta sul carro della legalità
Giovedi 5 Giugno 2014 alle 18:02 | 2 commenti
Riceviamo da Alberto Rigon, del direttivo Pd di Breganze e membro dell'Assemblea Nazionale del Pd, e pubblichiamo - Poco meno di un anno fa è stato nostro ospite a Breganze il senatore del Partito Democratico Felice Casson (leggi qui). Quando ieri ho appreso degli arresti eccellenti avvenuti in Veneto ho ripensato al dibattito che c'è stato, all'invito di Felice a continuare ad annaffiare il seme della legalità e dell'impegno civico.
Ho ripensato anche alle battaglie in "solitaria" condotte con pochi ma agguerriti amici contro il progetto di Superstrada Pedemontana Veneta che a Breganze e non solo fa scempio del territorio e della ragione in nome di interessi privati mascherati da operazioni finanziarie (project) volutamente incomprensibili ai più.
Ho rivisto nella memoria i miei confronti serrati con l'Ing. Fasiol e l'assessore Regionale Chisso (entrambi da ieri in prigione) laddove contestavo loro dati, affermazioni, progetti.
Scontri molto duri, come quello avuto durante l'incontro pubblico nell'estate del 2011 al palazzetto dello sport di Breganze, nel silenzio totale di altre forze politiche, civiche, movimenti di opinioni, singoli soggetti con l'autorevolezza per farli.
Ciò non toglie il fatto che rimango garantista e non mi avventuro assieme ai tanti altri che in queste ore hanno lanciato la caccia alle streghe laddove, come già successo in molti casi, il dibattito processuale potrà dimostrare l'eventuale estraneità di alcune persone coinvolte dai fatti constestati.
Rimane comunque il mio discrimine politico e civico: tra chi non ha avuto il coraggio di dissociarsi dal sistema e chi invece lo ha fatto, tra chi ha atteso che gli eventi facessero il proprio corso e chi ha lavorato, non solo a parole, perchè le coscienze civiche dei cittadini fossero sempre allenate, tra chi ora salta sul carro della legalità e si autoproclama unico detentore di valori e principi etici e chi il carro lo ha sempre tirato...
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MI SONO STUFATO DI PENSARE ALLE TANGENTI COME UN SISTEMA INELUTTABILMENTE LEGATO ALLA NOSTRA ITALIA CORROTTA
VOGLIO TORNARE A PENSARE CHE LA TANGENTE SIA SOLO UNA FIGURA MATEMATICA O GEOMETRICA
D'ORA IN POI FARO' ANCORA DI PIU' PER LOTTARE A FAVORE DELLE PERSONE SVANTAGGIATE NON TANTO DALLA DISABILITA', QUANTO DA QUESTA CORRUZIONE DIFFUSA E CERCHERO' IN OGNI MODO DI SBUGIARDARE TUTTI I POLITICI CHE CI RACCONTANO DELLE BALLE QUANDO SI TRATTA DI RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEI PIU' DEBOLI, A COMINCIARE DAI POLITICI LOCALI