Quotidiano | Categorie: Sanità

Sistema Regionale Trapianti Veneto: i risultati di attività

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 29 Marzo 2013 alle 16:15 | 0 commenti

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Regione Veneto - L'attività trapiantologica è, come è noto, uno degli elementi di punta dei sistemi sanitari avanzati e i dati relativi alle sue performance risultano essere indicatori indiretti dell'efficienza dell'intero Sistema Sanitario e della sua capacità di innovazione.  I risultati dell'anno 2012 appaiono essere particolarmente confortanti, mostrando un aumento in tutti gli ambiti di attività.

Per quanto riguarda le attività di procurement, gli accertamenti di morte con criteri neurologici dello scorso anno sono stati 194 rispetto ai 173 dell'anno precedente. I donatori effettivi sono stati 123 contro i 118 dello scorso anno (pari a 25,3 per milione di abitanti, mentre il dato italiano è di 20,2 per milione di abitanti); i donatori utilizzati sono stati 118 mentre lo scorso anno erano stati 110 con un dato pari a 24,3 per milione di abitanti, decisamente superiore al dato nazionale che si attesta nel 2012 a 18,9 donatori utilizzati per milione di abitanti. Il dato relativo alle opposizioni alla donazione nel 2012 è stato del 20,6%, in aumento rispetto al dato dello scorso anno ma comunque entro i parametri attesi e nettamente inferiore rispetto alla media nazionale che è pari al 29,2%.
Per quanto riguarda le attività di trapianto di organi solidi il numero complessivo degli organi trapiantati è passato dai 427 del 2011 ai 454 dello scorso anno, con un incremento pari al 6,3%, un dato di assoluta eccellenza, che vede la Regione del Veneto effettuare il 15,6% di tutti i trapianti del Paese (2902 nel 2012) e vede i Centri di Trapianto Veneti collocati nelle prime posizioni a livello nazionale: il Centro Trapianti di Polmone dell'Azienda Ospedaliera di Padova risulta essere il centro con maggior numero di trapianti effettuati in Italia (23), i Centri Trapianto di Rene delle Aziende Ospedaliere di Padova e di Verona registrano entrambi lo stesso numero di trapianti (79), ponendosi come secondi centri italiani per numerosità, mentre il Centro Trapianti di rene pediatrico di Padova si conferma come secondo programma nazionale. Infine non va dimenticato che il programma di trapianto da donatore vivente vede il Veneto, oltre che promotore, anche protagonista in ambito nazionale: nel 2012 sono stati effettuati 47 trapianti di rene da vivente coinvolgendo tutti i Centri di Trapianto della Regione.
Se si considera che la numerosità complessiva dei pazienti in lista d'attesa presso i Centri veneti era al dicembre 2011 pari a 981 persone, risulta che la capacità della Regione del Veneto di dare risposta alla propria lista d'attesa è del 46,3%.
Per quanto riguarda l'attività di procurement dei tessuti, anch'essa ha registrato un aumento: è passata da 2945 donatori del 2011 a 3000 nel 2012 (aumento del 1,9%, prevalentemente dovuto ad un aumento delle donazioni da vivente). Resta rimarcabile il fatto che tali donazioni costituiscono oltre il 48% del totale delle donazioni di area Nord Italia Transplant e oltre il 30% del totale delle donazioni dell'intero Paese, e hanno consentito 2768 trapianti di cornea e 5730 trapianti di altre tipologie di tessuto (valvole cardiache, segmenti vascolari, segmenti ossei).
Per il secondo anno successivo infine la Regione del Veneto ha conservato, attraverso la rimarchevole attività della Banca della Cute di Verona, la propria completa autonomia nell'ambito della capacità di rispondere al fabbisogno di trapianto di cute per i grandi ustionati e per i centri di chirurgia ricostruttiva: sono stati infatti 63 i donatori di cute che hanno consentito la distribuzione di 1.298.303 cm² di preziosissimo tessuto a 997 pazienti, senza dover mai ricorrere a richieste fuori regione come accadeva spesso nel passato. 
Infine una vera e propria impennata ha avuto l'innovazione: essa si è estrinsecata sia nel campo dell'utilizzo di Sistemi di assistenza ventricolare impiantabili atti a garantire ai pazienti in lista per un trapianto di cuore la sopravvivenza necessaria, sia nel campo dell'utilizzo di sistemi di perfusione degli organi dopo il prelievo, atti a simulare la permanenza dell'organo stesso nell'organismo e quindi ad aumentarne "il tempo di trapiantabilità". Se questi ultimi hanno potuto aiutare i chirurghi ad aumentare in particolare i trapianti di polmone, i primi, cioè i sistemi di assistenza ventricolare, noti anche come VAD (Ventricular Assist Device), sono passati dai 4 impiantati nel 2011 ai 28 nel 2012, facendo del Veneto la Regione in cui vengono impiantati il 25% di tutti i dispositivi di questo tipo utilizzati in Italia.
Nel complesso una attività ampia numericamente e di elevata qualità che esprime al contempo la capacità di mantenere consolidati i risultati raggiunti in lunghi anni di lavoro e di cogliere rapidamente le opportunità di innovazione.

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