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I "fracassoni" a Vicenza: un'inferno in città, molti quartieri, le grandi strade

Di Citizen Writers Sabato 1 Marzo 2014 alle 14:40 | 0 commenti

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Riceviamo da Luciano Parolin - Domanda all’Assessore competente, che fine ha fatto il Piano Acustico Classificazione Comunale, per la lotta ai rumori? Dormire, mangiare, bere, sono un diritto fondamentale previsto dalla Convenzione Europea sui diritti umani. L' Europa ha diffuso, uno studio elaborato in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sui danni provocati dai rumori a livelli alti, traffico stradale, disturbo del riposo notturno, abbaiare dei cani, cantieri edili, trasporto ferroviario, tutte attività che contribuiscono ad aumentare l’inquinamento acustico urbano. 

Più di 200 milioni di persone subiscono danni, dal sonno rovinato dai livelli acustici elevati e rumori insopportabili. E’ compito della Polizia Locale intervenire, su mandato dell’Assessore delegato. Da qui l’invito dei Governi europei a rispettare “il sonno che è una necessità biologica il cui disturbo provoca gravi danni all’organismo e comportano perdita di vite umane, elevati costi sanitari, ore di lavoro perse, mancata produttività”. L’inquinamento acustico è in forte aumento in città,  sempre più rumorosa. La popolazione, composta da bambini, anziani e malati, è troppo esposta al rumore. Per questo motivo l’Oms ha inserito al centro dei programmi: Lotta al Rumore. Più del 20% della popolazione è esposta a livelli superiori alla soglia di disturbo grave, ma nessuno se ne cura! La legge sull’inquinamento acustico stabilisce le competenze dello Stato, regione, provincia e comune. Il cittadino, quando ritiene di essere disturbato, in casa propria, dal rumore di attività vicine, richiede l’intervento dei tecnici dell’Arpa (Agenzia Regionale Prevenzione e Protezione Ambiente) che con il fonometro accerta se i rumori rientrano nei limiti fissati dal D.P.C.M. 14/11/97. La gestione dell’inquinamento ambientale deve mirare a combattere il rumore, cui sono esposte le persone nelle zone residenziali, nei condomini, nei parchi pubblici, negli ospedali. I piani di azione devono, gestire i problemi di inquinamento e i relativi effetti, compresa la riduzione del fracasso. Alcune sentenze della Corte di Cassazione hanno stabilito che il rumore immesso, non deve eccedere il limite della  tollerabilità fissata in 3 db (decibell). Per normale tollerabilità si intende 30 db per le ore notturne, 35 db per le ore diurne. Sentenza 14 marzo  1977, n°10121. A quando Assessorato Ecologia, Ambiente, un impegno per risolvere i problemi dei cittadini stanchi dei soprusi?

Leggi tutti gli articoli su: Rumori, Luciano Parolin

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