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Grazie Vicenza. In serbo

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 24 Marzo 2013 alle 12:05 | 0 commenti

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Di Marina Grulovic per la nuova rubrica "StranIeri, italiani oggi"

"Vicenza!" - ricordo ancora quella voce ruvida dell'autista che guidava il pullman. Era una giornata di settembre, serena e tiepida di vent'anni fa. Sono scesa con le lacrime agli occhi. Pensavo all'ultimo giorno passato nel mio paese prima di lasciarlo.

L'ultima scena è rimasta scolpita nella mia memoria: vedevo i cari posti come in una nebbia, la giornata era grigia, grigie erano le navi militari che coprivano il mare e tutta la natura sembrava soffocata dall'odio...

Ma, nel mio cuore odio non esisteva, non volevo adottarlo, non avevo intenzione di annaffiarlo... I primi giorni a Vicenza sono stati un continuo confronto con quello che avevo lasciato. Per me il posto preferito erano i gradini vicino alla Basilica Palladiana. Passavo ore e ore lì, guardando la torre civica ed i colombi che volavano. Ero incantata da questa bellezza che così tanto assomigliava alla città dove sono nata. Cominciavo ad abituarmi a vedere i volti nuovi, tranquilli e sorridenti. Cominciavo a
respirare quel profumo di pace, desiderata cosi tanto. Scorrevano gli anni, non sono mancate le difficoltà che inevitabilmente accompagnano l'inserimento di un immigrato nella società diversa - le leggi, le pratiche burocratiche, lavoro, alloggio e così via - ma alla fine, tutto è stato superato. Questo è stato realizzato grazie alla presenza di nuove amicizie allacciate con la gente del luogo, persone riservate ma molto generose. E proprio quando tutto sembra risolto, la vita riserva nuove avversità: il progressivo aumento della crisi economica ti pone innanzi nuovi problemi. Ed ecco che così appaiono ancora le nubi del passato già ben presenti nella mia vita. Nonostante tutto, però, i segni di bellezza e di civiltà che vengono creati, come ad esempio la presenza dei fiori sui ponti, la creazione delle nuove aiuole, riportano sollievo e gioia nel mio cuore. Mi sono resa conto che questa città non si arrende mai. Ha superato con coraggio i disagi causati dall'alluvione, tutti si sono impegnati per risolvere una situazione cosi critica. Ogni giorno passato in più a Vicenza rende ai miei occhi questa città sempre più bella, accogliente e calorosa. L'attuale Giunta Comunale ha ricoperto un importante ruolo nel miglioramento della città. Per me, amante della bici, le nuove
piste ciclabili sono di una notevole importanza; inoltre ha favorito lo sviluppo di numerose associazioni che, anche se, purtroppo, non possono avere la nostra totale adesione, costituiscono la rete di solidarietà umana che ti fa sentire cittadino del mondo. Anche il Natale è più bello di prima, le luminarie presenti nella città, i vari mercatini riscaldano il cuore nelle fredde giornate di dicembre e addolciscono l'inevitabile malinconia per i Natali vissuti nella mia Terra. Queste innovazioni realizzate per migliorare la città, accrescono la mia forza e voglia di continuare a costruire, aiutano la speranza e spingono a non cedere mai. Grazie Vicenza!

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