Quotidiano | Categorie: Politica

Grandi opere, le domande dei parlamentari 5 Stelle veneti a Schneck e Tosi

Di Edoardo Pepe Venerdi 27 Giugno 2014 alle 17:26 | 0 commenti

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La cerimonia di apertura del terzo tratto della Valdastico Sud avverrà lunedì prossimo 30 giugno presso il casello di Agugliaro e saranno presenti il presidente dell’A4 Holding Spa Attilio Schneck e Flavio Tosi, sindaco di Verona e presidente Autostrada Brescia Padova Spa. I parlamentari veneti del Movimento 5 Stelle, dopo aver presentato numerose interrogazioni sull’A31 e i rifiuti tossici interrati nonché sui presunti legami con lo scandalo Mose che porterebbero anche al progetto per il nuovo ospedale di Padova, chiedono ai due presidenti alcuni chiarimenti che pubblichiamo di seguito.

“Schneck dovrebbe aggiornare i cittadini sugli sviluppi delle indagini relative ai rifiuti tossici interrati nel sottofondo della A31 Valdastico Sud. Nel luglio 2013, infatti, la direzione distrettuale antimafia di Venezia inviò 27 avvisi di garanzia. I reati contestati erano falso ideologico e traffico illegale di rifiuti in forma organizzata Ci risulta che tra gli indagati fosse coinvolto lo stesso Schneck, ragion per cui dovrebbe essere informato sui fatti. Sulla questione abbiamo depositato da tempo alcune interrogazioni parlamentari, che non hanno ancora ricevuto risposta purtroppo. Ci sembra inoltre ‘strano’ che la prosecuzione dell’A31 variante nord sia stata affidata alla stessa società (Brescia-Verona-Vicenza-Padova spa) ai cui vertici siedono le persone coinvolte nell’inchiesta sui materiali inquinanti nel sottofondo della A31 Valdastico Sud. La bonifica, poi, c’è stata? E se sì, chi l’ha pagata?” .

Non mancano le richieste di precisazioni anche per il Presidente Tosi.

“A nostro parere, dovrebbe chiarire la sua posizione rispetto il nuovo filone di indagine sulla sanità veneta che evidenzia correlazioni tra il progetto del nuovo ospedale di Padova e il caso Mose, dove emergono dalle intercettazioni situazioni confuse sulle quali puntare l’attenzione  Risulterebbe esserci stato un incontro tra il sindaco Tosi (ex assessore regionale alla sanità) e l’ex segretario generale della sanità veneta Ruscitti, poi consulente Coveco (il consorzio di cooperative associato al Consorzio Venezia Nuova). Pare che l’incarico di Ruscitti avesse lo scopo di favorire l’ingresso del Consorzio Venezia Nuova nell’appalto per la costruzione del nuovo ospedale padovano. A seguito di questo incontro Ruscitti (oggi tra gli indagati sull'inchiesta Mose) avrebbe riferito all’ex presidente del Cvn, Mazzacurati, che Tosi avrebbe dato il suo via libera al progetto ponendo tre condizioni (riportate negli atti dell’inchiesta Mose, grazie ad una intercettazione) e cioè l’assenso del sindaco di Padova Zanonato all’opera, la dismissione del vecchio ospedale, la garanzia dei fondi internazionali. Tosi avrebbe inoltre indicato le imprese che avrebbero dovuto eseguire i lavori. Ormai è chiaro anche ai sassi – che le grandi opere del Veneto, oltre ad essere spesso dannose per l’ambiente e per la salute umana, hanno sempre risposto agli “interessi particolari” di pochi e quasi mai a quelli reali dei cittadini. E loro cosa ne pensano?”


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