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Incredibile lite tra Alessandra Moretti e Jacopo Berti su tagli stipendi

Di Edoardo Andrein Martedi 14 Aprile 2015 alle 17:44 | 0 commenti

Nella mattinata del 14 aprile, prima della presentazione dell'accordo con l'Italia dei Valori per le candidature nella lista Veneto Civico che sostiene Alessandra Moretti, era previsto un incontro-colazione con Jacopo Berti, candidato presidente del Movimento 5 Stelle, sui tagli ai costi della politica e la firma di un documento per prendere l'impegno di autoridursi lo stipendio.

Faccia a faccia tra Moretti e Berti che si è trasformato in una incredibile lite tra i presenti, ripresa nel video sopra.

Ecco le due note ufficiali che ricostruiscono l'accaduto: una dalla segreteria di Alessandra Moretti e l'altra dal Movimento 5 Stelle Veneto.

M5S Veneto

La Moretti non si è presentata all'appuntamento

Jacopo Berti: “Siamo andati nella sua sede e si è rifiutata di firmare, dandoci dei pagliacci”

La Moretti non si è presentata. L'appuntamento per firmare il documento col quale si impegnava a ridursi lo stipendio e a rinunciare ai vitalizi, come fanno da sempre i 5 Stelle, era alle 09.30 all'Hotel Crowne Plaza, vicino al suo comitato elettorale di Limena.

“Ma nonostante il suo annuncio di aver accettato il nostro invito non si è presentata – si rammarica Jacopo Berti, candidato alla presidenza della Regione per il Movimento 5 Stelle - e poiché conosciamo la capacità di mentire della Moretti e del suo partito anche di fronte all'evidenza abbiamo deciso di fare ancora di più. Dopo averla aspettata per mezz'ora siamo andati direttamente nella sua sede, col documento da firmare in mano. In modo da non lasciare dubbi neanche a chi proprio non vuol vedere la realtà dei fatti”.

“Ebbene, neanche con tanto impegno siamo riusciti a farle mantenere la parola data. Alessandra Moretti si è rifiutata di firmare, dimostrando platealmente di non avere nessuna intenzione di tagliare i costi della politica – continua Berti – tanto meno i suoi”.

I tagli propagandati dalla Moretti restano solo grafiche nel suo sito: slide.

E la sua risposta al video #MorettiFirmaQui era solamente un altro annuncio al quale non sono seguiti i fatti.

“Definitivamente alle strette, l'unica arma che le è rimasta è stata quella di insultarci dandoci dei pagliacci per poi buttarci fuori dalla sua sede – sottolinea il candidato del Movimento - ora, oltre ai cittadini 5 stelle, tutti i veneti, quelli del Pd in primis e gli indecisi, hanno potuto vedere che purtroppo esiste una sola forza politica disposta a tagliarsi lo stipendio e a rinunciare a tutti i privilegi. Sempre e solo il Movimento 5 Stelle”.

“Da oggi in poi forse il Pd e i partiti la smetteranno di copiare a parole i nostri temi, prendendo in giro i cittadini – è il commento finale di Berti - li abbiamo smascherati platealmente. Loro sono slogan e burocrazia. Si appellano a leggi che non esistono, finanche alle "regole dei duelli" nell'antichità pur di non rinunciare alla grana. Per tagliare i costi della politica non serve una legge, basta volerlo. Ma solo noi lo vogliamo”.

Fare politica come la fanno i portavoce del Movimento 5 Stelle è evidentemente troppo difficile per la Moretti e i partiti.

 

Alessandra Moretti:

"Dispiace che Berti sia venuto non per ascoltare ma per sfruttare visibilità"
Alla fine l'impegno a tagliare i costi della politica, vitalizi compresi, Alessandra Moretti l'ha sottoscritto.
"Dispiace che Jacopo Berti sia venuto qui non per ascoltare le nostre ragioni e confrontarsi ma solo per sfruttare un po' di visibilità a favore delle telecamere".
Commenta così Alessandra Moretti la conferenza stampa di questa mattina, che la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione si è vista interrompere la conferenza stampa in corso dal candidato alle Regionali del M5S accompagnato dal parlamentare bellunese Federico D'Incà e da altri attivisti del movimento.
"E' con le leggi che si cambiano le cose in Veneto. Noi mettiamo in campo scelte coraggiose, coerenti e oneste. In politica si deve essere seri - ha aggiunto Alessandra Moretti - io ho accettato la sfida di Berti dopo aver presentato una settimana fa la mia proposta per i tagli dei costi della politica. Le cose si cambiano non solo con i gesti personali di buona volontà: l'impegno che ho sottoscritto di fronte ai Veneti di presentare entro 100 giorni dalla mia elezione una legge per tagliare per tutti i costi della politica, non solo per alcuni. I tagli non saranno solo per i volenterosi. E vorrei che questa legge che proporrò portasse la firma anche di Jacopo Berti. La nostra proposta sottoscritta prevede risparmi per la Regione per un totale di 59 milioni di euro in cinque anni. L'impegno che mi prendo non è quello di cambiare lo status di un consigliere regionale, ma di tutti i consiglieri, presenti, passati e futuri. Agiremo infatti anche sui vitalizi, cambiando il metodo di calcolo dall'attuale retributivo al contributivo, come succede per tutti i lavoratori che vanno in pensione".


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