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Festa islamica, sfiorata tragedia per due guardie zoofile. Cpv: situazione fuori controllo

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 18 Ottobre 2013 alle 14:58 | 0 commenti

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Coordinamento Protezionista Vicentino - La zona è la stessa che lo scorso anno è salita alle cronache per gli interventi delle guardie Zoofile dell’Ente Nazionale Protezione Animali, che hanno denunciato due allevatori per un’infinità di reati legati alla vendita degli agnelli a persone di fede musulmana, in occasione della loro “festa del sacrificio islamico”.

Nei mesi seguenti, presso una sede locale dell’E.N.P.A. sono state recapitate diverse minacce di stampo "mafioso", l’ultima in ordine di tempo lo scorso marzo, una testa di agnello grondante di sangue in un sacco nero dell’immondizia.

Quest’anno in questa occasione, il corpo delle guardie Zoofile ha deciso di aumentare i controlli e, da sabato 12 ottobre teneva sotto controllo gli allevamenti di ovini, di Arzignano. Gli agenti, hanno riscontrato che nella zona, l’attività di vendita degli animali da scannare in maniera illegale continuava in forma completamente diversa, in pratica i poveri animali legati e incaprettati venivano abbandonati lungo i fossati piuttosto che vicino ad un depuratore o ad una cabina, dove l’acquirente di fede islamica, veniva poi a ritirarli. Oppure, appena le guardie si allontanavano il ritiro avveniva direttamente in mezzo ai campi, dove il gregge era stato portato.

In un caso, si è sfiorata la tragedia, due agenti hanno seguito un Pick-up e una vettura occupata da alcuni nord africani, le due auto si sono arrestate in una stradina laterale, nell’atto di spostare l’agnello incaprettato dal bagagliaio di una autovettura all’altra, le due guardie sono intervenute, i due occupanti del pick-up, hanno cominciato ad urlare Via!Via! innestando la retromarcia, le guardie trovatesi in mezzo ai due veicoli sono schizzate a lato nel fosso evitando il peggio. Fortunatamente l’auto è stata identificata e il guidatore riconosciuto, conseguentemente scatteranno tutte le denunce del caso.

Il via vai di acquirenti è continuato, nonostante l’impegno delle guardie Zoofile, che in dodici hanno presidiato la zona per quasi tre giorni.

Samantha Tistoni del CPV ha dichiarato: “Chi compra un agnello per scannarlo in casa, compie due reati previsti dalla legge 189/2004, uno di maltrattamento nel momento che lo mette nel bagagliaio incaprettato, il secondo reato è quello di quando lo uccide tagliandogli  la giugolare  presso la sua abitazione. Mi chiedo: come è possibile che gli organi competenti non vedano che nel loro territorio si consumano centinaia  di reati gravi, e perché solo le guardie Zoofile si occupano di questa emergenza?

Immagino che il Sindaco che è la massima autorità, si informerà, oppure conosca la situazione della comunità. Inoltre, la polizia locale, ritengo non deva essere utilizzata solamente per elevare sanzioni agli automobilisti, ma più ragionevolmente per reprimere questi reati penali, inaccettabili in un paese ritenuto civile”.

Renzo Rizzi ha aggiunto; ora basta, la situazione è fuori controllo, è chiaro che fin tanto che esisterà questa deroga, questi reati  verranno costantemente compiuti sotto i nostri occhi, grazie anche e soprattutto ad allevatori senza scrupoli, me gli animali continueranno a subire questa orrenda morte.
Come C.P.V. ci impegneremo a tutti i livelli in Italia ed in Europa per chiudere in fretta con questa pratica non prevista nella nostra comunità, che stà creando sempre più disagio anche tra la popolazione civile. Ritengo infine che  il nostro paese abbia bisogno di altro, di crescere nella pace,  a cominciare dal rispetto dei più deboli, quali sono ad esempio i poveri animali, sfruttati da sempre in tutti i modi dall’essere umano.


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