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Farbanca (gruppo BPVi) presenta la semestrale: utile netto di 358 mila euro

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 30 Luglio 2013 alle 18:46 | 0 commenti

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Banca Popolare di Vicenza - Il Consiglio di Amministrazione di Farbanca S.p.A., Istituto specializzato nell’offerta di servizi bancari al mondo della Farmacia del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, ha approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013, redatta applicando i principi contabili internazionali IAS/IFRS.

La compagine sociale di Farbanca ad oggi è composta dalla Banca Popolare di Vicenza con il 66,81%del capitale (immutata rispetto a fine 2012), mentre la parte restante è suddivisa tra circa 500 Soci, prevalentemente appartenenti al mondo della Farmacia; il capitale sociale ammonta a Euro 35,3 milioni, mentre il patrimonio netto (escluso l’utile di periodo) ammonta a Euro 55,6 milioni (+1,1% rispetto a dicembre 2012). Al 30 giugno 2013 il patrimonio di vigilanza ammonta a Euro 55,6 milioni, e il coefficiente di vigilanza Tier 1 è pari a 13,43%[1] (17,28% a fine 2012).

Sotto il profilo dei volumi di attività svolta nel semestre, al 30 giugno 2013 gli impieghi netti verso clientela sono pari a Euro 453,5 milioni, in contrazione nel semestre del 4,7%.

Il comparto degli impieghi a breve termine ha evidenziato nel semestre  un calo dei volumi pari a  Euro 25,1 milioni legato a diversi fattori, tra i quali i più veloci flussi di rimborso da parte delle ASL di riferimento dei nostri clienti e la scelta della Banca di adeguare i finanziamenti a breve alle sole esigenze di capitale circolante; oltre a ciò nell’ambito dell’operazione di cessione alla Capogruppo Banca Popolare di Vicenza del ramo d’azienda costituito da due sportelli della ex Banca di Credito dei Farmacisti (BCF), acquisiti con l’incorporazione di tale banca avvenuta il 1° ottobre 2012, sono stati ceduti conti correnti per circa 2,8 milioni di euro.

Il comparto dei finanziamenti a medio/lungo termine, che rappresentano il 79% degli impieghi,  registra invece nel semestre un incremento del 0,7%, essendo passato da Euro 333,9 milioni di fine 2012 ad Euro 353,1 milioni di giugno 2013, corrispondenti a nuove erogazioni pari a 24 milioni di Euro: si conferma il sostegno alle operazioni di compravendita di Farmacie cha da sempre caratterizza la Banca.

Si evidenzia inoltre che nell’ambito della citata operazione di cessione alla Capogruppo dei due sportelli ex BCF, sono stati ceduti mutui  per circa 1,9 milioni di euro.

La raccolta totale dalla Banca presenta un calo nel semestre del 2,5% passando da Euro 444,2 milioni a Euro 432,9 milioni; in particolare la raccolta diretta è passata da Euro 409,5 milioni a Euro 402,2 milioni (- 1,8%); il calo di 7,3 milioni di Euro è attribuibile per circa 6,7 milioni di Euro alla cessione dei due sportelli  ex BCF. Tra gli strumenti di raccolta a breve termine si rileva la crescita dei depositi vincolati per circa Euro 2,7 milioni (+14,0%), sui quali la clientela ha dirottato parte della liquidità proveniente dai rimborsi delle obbligazioni e che sono stati apprezzati perché hanno consentito di coniugare la redditività con la breve durata e la pronta liquidabilità per emergenze o per cogliere opportunità.

Le obbligazioni di propria emissione ammontano ad Euro 290,6 milioni ed includono i prestiti obbligazionari sottoscritti dalla controllante Banca Popolare di Vicenza per  nominali 267,9  milioni di Euro.

La raccolta indiretta si è ridotta nel semestre a Euro 30,7 milioni, con un calo di 4,0 milioni di Euro (- 11,4%), di cui 7,7 milioni di Euro legati alla citata cessione degli sportelli ex BCF.

Passando ai dati economici, i risultati dei primi sei mesi di attività della Banca evidenziano un margine di interesse pari a Euro 4.315 mila, contro Euro 4.215 mila nel primo semestre 2012, con un incremento dello 2,4%. 

Le commissioni nette ammontano a Euro 1.162 mila (Euro 1.087 mila nel primo semestre 2012), con un incremento del 6,9% per effetto, in particolare, del contributo positivo del comparto “tenuta e gestione dei conti correnti” e dei servizi commissionali su carte di debito/credito; le commissioni nette corrispondono al 21,2% del margine di intermediazione.

Il margine di intermediazione è pertanto pari a Euro 5.476 mila (era pari ad Euro 5.351 mila al termine del primo semestre 2012), in aumento del 2,3%.

Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a Euro 3.287 mila (Euro 5.278 mila nel primo semestre 2012), evidenziando un calo pari al 37,7%, e tiene conto di rettifiche di valore nette su crediti pari a Euro 2.186 mila (Euro 72 mila al 30 giugno 2012), in incremento per effetto della dinamica dei crediti non performing dovuta all’acuirsi del deterioramento del quadro economico generale. I crediti deteriorati netti sono contenuti nel 2,01% dei crediti netti. La percentuale di copertura delle sofferenze e degli incagli è, rispettivamente, del 69,68% e del 36,73%; gli accantonamenti forfettari sui crediti in bonis sono pari allo 0,45%.

I costi operativi, pari a Euro 2.424 mila (Euro 2.071 mila nel primo semestre 2012), registrano un incremento (+17,0%) per effetto di maggiori spese per il personale (+18,3%) e amministrative (+8,6%), sostenute per il rafforzamento della struttura della banca e per potenziare la presenza – sia fisica che digitale -  della Banca nel settore. 

L’indicatore cost/income si attesta al 44,3% (era il 38,8% al 30/06/2012), ad un livello migliore rispetto alla media del sistema bancario, pari al 63%.

L’utile netto di Euro 358 mila (era 2031 mila a fine giugno 2012), sconta gli effetti di una imposizione fiscale sui redditi societari per Euro 505 mila, con un tax rate pari al 58,5% (era il 36,7% nel primo semestre 2012).

 * * * *

 Nella relazione del Consiglio di Amministrazione, con riferimento all’evoluzione prevedibile nel secondo semestre 2013, si evidenzia come l’andamento della gestione del semestre appena conclusosi sia  stato penalizzato da alcune specifiche situazioni che sono però la spia delle difficoltà che incontrano alcune aziende del nostro settore di riferimento - e che conseguentemente impongono alla Banca una politica degli impieghi improntata alla selezione, con un concreto impatto sui volumi raggiungibili.

             Le previsioni  aziendali indicano che il margine di intermediazione della seconda parte dell’anno - grazie ad una migliorata gestione finanziaria - potrà essere superiore a quello del primo semestre, contribuendo a recuperare  la marginalità che ha caratterizzato fino ad ora la Banca. Tuttavia non si può escludere che situazioni di deterioramento di singole posizioni creditizie al momento non prevedibili possano condizionare i risultati di Farbanca.

La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013 è oggetto di revisione contabile limitata da parte di PricewaterhouseCoopers SpA per la determinazione dell’utile di periodo ai fini del calcolo del Patrimonio di Vigilanza.

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