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Famiglia, finanziamento della Regione a sostegno spese sanitarie e canoni affitto

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 6 Agosto 2013 alle 21:23 | 0 commenti

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Regione Veneto - Per sostenere le spese sanitarie o pagare i canoni d’affitto alle famiglie monoparentali  con uno o più figli minori o con genitori separati o divorziati in difficoltà, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore ai servizi sociali Remo Sernagiotto, ha approvato nella seduta odierna un provvedimento con cui si forniscono le disposizioni attuative e i criteri  dell’istruttoria da parte dei Comuni per l’accesso al finanziamento regionale di 700 mila euro.

Facenti capo a un fondo sperimentale per la concessione di prestiti a tasso zero a favore dei suddetti nuclei familiari. “”L’istituzione di questo specifico fondo regionale – spiega Sernagiotto -  è stato fatto per dare attuazione a quanto prevede la legge regionale n.29 del 2012 sul sostegno delle famiglie monoparentali e dei genitori separati o divorziati in situazione di difficoltà che anche nella nostra regione sono in numero considerevole. Lo scopo è di garantire loro le condizioni per svolgere il ruolo genitoriale, la prosecuzione di un’esistenza dignitosa, il recupero dell’autonomia abitativa. Sottolineo che la natura della nostra iniziativa non ha niente di meramente assistenzialistico ma, al contrario, intende favorire la costruzione di un percorso di responsabilizzazione in queste famiglie”. Nella deliberazione regionale – che ora sarà trasmessa al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere della competente commissione  -  si prevede che per essere ammessi al prestito, il nucleo monoparentale deve avere un valore ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) non inferiore ai 5 e non superiore ai 25 mila euro e essere residente nel Veneto o, se straniero non comunitario, con titolo di soggiorno valido. Le tipologie di spese oggetto del prestito – che non potrà essere superiore ai 5 mila euro - sono le spese sanitarie (spese mediche e di dispositivi sanitari a esclusione della chirurgia estetica) o le spese per il pagamento del canone d’affitto; i prestiti assegnati saranno a tasso zero e verranno restituiti ai Comuni dai beneficiari secondo piani personalizzati e concordati. Le somme restituite andranno recuperate nel fondo istituito e riattivate quali risorse messe a disposizione nello stesso settore. I Comuni potranno presentare le domande di accesso al fondo entro il 15 novembre 2013.

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