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Eventi catastrofici e assicurazioni, il pensiero del governatore Zaia

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 12 Giugno 2013 alle 16:31 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Una società di assicurazioni non è un istituto di beneficienza, ma lavorando sui grandi numeri sono convinto che sia possibile, oltre che doveroso, spuntare premi e rimborsi capaci di compensare eventuali danni da eventi catastrofici, come le alluvioni ma penso anche ai terremoti, senza pesare su risorse e procedure pubbliche le une al lumicino e le seconde non sempre all’altezza delle aspettative dei cittadini”. Lo ha ribadito il presidente del Veneto Luca Zaia, che su questo fronte si era adoperato nella sua veste di Commissario dopo la disastrosa alluvione del 2010.

L’assicurazione è una sorta di “scommessa” dove più è elevato il numero degli scommettitori minore è la posta da pagare in relazione alle probabilità che accadano determinati eventi. “In seguito all’alluvione di Ognissanti, avevamo verificato però – ha ricordato Zaia – che per i privati non esisteva un prodotto assicurativo ‘catastrofale’ che coprisse adeguatamente i rischi da alluvione e terremoto, mentre erano previste assicurazioni del genere per le imprese e altri soggetti: una situazione inimmaginabile in un Paese che voglia dirsi civile”. “Approfondendo la situazione, abbiamo verificato la disponibilità di qualche società (in verità poche), che però si orientava su premi per catastrofi pari all’1,5 -2 per cento del valore del bene, non facilmente sostenibili. Rimango invece dell’idea che si potrebbe ridurre costi e impegno pubblico necessario al ripristino lavorando ad una polizza multirischi nazionale di tipo obbligatorio, sostenuta da contributo statale, come si fa per l’agricoltura”.

“Diverso è il caso del Comune di Vicenza – ha aggiunto Zaia – che potrebbe essere affrontato allargando la platea degli enti che si assicurano, mettendo a gara un budget significativo capace di rendere la “scommessa” appetibile, anche in considerazione del fatto che entro un paio d’anni dovrebbero essere terminate alcune opere fondamentali di mitigazione del rischio. Penso che potremmo approfondire l’argomento per trovare assieme una risposta che sia utile a tutti”.


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