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Energia e prezzi mercato libero, Ascotrade: "finalmente l'autorità ha fatto luce"

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 12 Agosto 2013 alle 17:27 | 0 commenti

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Ascotrade - «Non è giusto fare di tutta l’erba un fascio, ma certamente l’indagine dell’Authority ha sollevato il coperchio su un mondo in cui alcune aziende fanno concorrenza sleale con offerte poco chiare e poco trasparenti». Così Stefano Busolin, presidente di Ascotrade, commenta i risultati dell’indagine effettuata dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas sui prezzi del mercato libero dell’energia.

Indagine che evidenzia come, a dieci anni dalla liberalizzazione, i prezzi di luce e riscaldamento sul mercato libero sarebbero più alti di quelli del tutelato.

Un dato che, tuttavia, «non tiene conto delle realtà come Ascotrade – precisa Busolin – azienda del territorio che lavora per tutelare il territorio, che non rappresenta una multinazionale, ma che è una società controllata dai comuni, tra i quali annualmente redistribuisce i suoi utili: il nostro mestiere non è solo quello di fatturare bollette, ma anche creare risorse e nuovi servizi per la comunità».

Per questo è discriminatorio condannare in toto il mercato libero, in cui Ascotrade, società della provincia di Treviso appartenente al Gruppo Ascopiave, opera dal 2003 per la vendita del gas e dal 2010 anche per l’energia elettrica.

«Ogni azienda si presenta nel mercato libero con la propria identità, la nostra è quella di azienda del territorio», continua Stefano Busolin. «Siamo parte di una comunità. Prova ne è che, oltre alle scontistiche di base, con le nostre offerte proponiamo al cliente una vasta gamma di vantaggi derivanti da partnership commerciali strette con altre realtà locali. In questi ultimi anni, ad esempio, abbiamo avviato proficue sinergie con COOP Adriatica, Latteria di Soligo e Lattebusche che permettono di risparmiare sulla spesa alimentare, oppure con Banca della Marca per abbattere il costo del canone del conto corrente e anche con i CAAF CGIL per usufruire di un bonus sconto sulle pratiche svolte presso i loro uffici. Inoltre, abbiamo tutelato le categorie deboli in collaborazione con i sindacati del Veneto, offrendo uno sconto di 10 euro/cent a standard metro cubo sulla bolletta del gas a quei clienti che dichiarino un reddito ISEE inferiore ai 20mila euro».

«Ascotrade si distingue da quei gestori che commercializzano in modo aggressivo e invadente i propri prodotti, propinando offerte di difficile comprensione e spesso poco trasparenti» prosegue Stefano Busolin. «Metodi che hanno danneggiato la reputazione del mercato libero e, come evidenziato dallo studio dell’Authority, purtroppo hanno anche pesato, in alcuni casi, sulle tasche di molti consumatori».

I numeri dell’indagine dell’Autorità, infatti, registrano un aumento del 12% del prezzo dell’energia elettrica nel passaggio al mercato libero. «Le offerte di Ascotrade, da questo punto di vista, hanno sempre garantito un risparmio concreto rispetto al prezzo fissato dall’Autorità e attualmente offriamo uno sconto del 5% sul prezzo dell’energia elettrica (PE)». Risparmio concreto, comunicato in modo chiaro e semplice, a dispetto di quanto viene viceversa evidenziato dal sondaggio realizzato per l'Autorità dalla GfK Eurisko, da cui emerge che il consumatore è spesso “passivo e disinformato”. «I 350mila clienti di Ascotrade, sparsi in tutto il Nord Est, possono contare su un modello di servizio al cliente basato sul dialogo diretto con l’azienda e sul contatto umano, garantito da una rete di sportelli al pubblico: ogni nostro cliente può discutere eventuali questioni legate al servizio con delle persone e non deve affidarsi a complicate procedure online o attaccarsi alla cornetta per estenuanti telefonate al call center. Fiore all’occhiello della nostra azienda è proprio il servizio al cliente, come conferma un altro sondaggio dell’Authority che analizza il grado di soddisfazione dei clienti nei confronti delle loro aziende di servizio. Il risultato per Ascotrade è eccellente: 95,7 su una scala di 100».

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