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Il Bassano non sta subendo gol dal match casalingo contro il l’Alessandria. C’è anche una componente di casualità nel fatto che si stia manifestando solo ora ma il segnale è importante. Così mentre nelle prime 10 giornate la media reti subite si attestava sull’ 1,3 gol a partita, nelle successive 5 Gianmaria Rossi non ha più dovuto raccogliere un pallone in fondo al suo sacco. La media è così precipitata a 0,87gol/partita issando il Bassano (13) sul podio di questa speciale classifica, alle spalle di Santarcangelo (8), Pergolettese (12) e in coabitazione con il Renate. Guarda caso brianzoli e romagnoli sono gli avversari con il quale il Bassano chiuderà il girone d’andata.

Un altro aspetto significativo è che cambiando gli addendi il risultato non è cambiato. Dei difensori a disposizione di Mario Petrone tre sono dei centrali (Pelagatti, Bizzotto, Zanella) e quattro gli esterni (Toninelli, Semenzato, Stevanin, Maran). Beh, a parte il figlio d’arte tutti gli altri elementi sono stati impiegati con ottima continuità. Tirando le somme è lecito dire che la bravura individuale si è perfettamente sposta con la tattica di squadra e che i giocatori, affidabili e duttili, che Petrone manda in campo offrono assolute garanzie. Il tecnico giallorosso non crea un caso, nel senso che la sua squadra non ha radicalmente cambiato modo di stare in campo e che il fatto di non prendere gol da oltre un mese sia un dato anche casuale, tutto sommato il Soccer Team non ha mai subito eccessivamente. Però sottolinea una cosa: «Il percorso che abbiano iniziato a luglio auspicava una crescita a 360 gradi di questo gruppo. Gruppo giovane e che per questo doveva mettere in campo una maturazione più repentina del consueto per lottare ad armi pari con altre formazioni più attrezzate per l’obiettivo salvezza. Questo sta avvenendo. Gli stessi difensori stanno apprendendo i rudimenti di questo mestiere, la cattiveria da metterci nel singolo intervento, la concentrazione. È un processo lungo ma che va percorso con estrema convinzione».

Tra i protagonisti assoluti c’è Carlo Pelagatti: «Quando sono arrivato ero fiducioso, conoscevo il mister e contavo davvero che si potesse fare un buon campionato. Beh finora siamo andati addirittura oltre ad ogni aspettativa. Siamo un gruppo coeso, unito e questo conta moltissimo nel calcio». Enrico Zanella svla un altro particolare, un altro ingrediente della ricetta alla quale sta lavorando chef Petrone : «Evidentemente nella fase difensiva è impegnata tutta la squadra, quindi i meriti vanno condivisi. Da parte nostra, la dietro, stiamo cercando di esser più attenti possibili e, per esempio, dedichiamo tanto tempo a prepararci sulle palle inattive». Infine Filippo Stevanin ci tiene ad evidenziare un concetto importante: «Le squadra rimangono in vetta alla classifica in genere subiscono pochissimi gol. Noi abbiamo smesso di prenderne e siamo tutt’ora in vetta, il Santarcangelo è una sorpresa ma dall’inizio dell’anno subisce meno di tutte. E anche in serie A, guardate la Juve che rimonta ha compiuto sulla Roma da quando Buffon è stato protetto meglio».

Foto Roberto Bosca