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Ecosistema Urbano, presentato preoccupante rapporto. Vicenza conferma il 25° posto

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 31 Ottobre 2013 alle 14:35 | 0 commenti

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Legambiente Vicenza - Non c’è da star allegri se le migliori 11 città del Paese raggiungono a malapena la sufficienza (con 60/100 di punteggio), quando soltanto rispettando tutti i limiti di legge (e quindi senza nessuna performance straordinaria) il punteggio complessivo di un centro urbano sarebbe molto vicino a 100.

Non c’è proprio da stare allegri perché il quadro complessivo che emerge dalla XX edizione del rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore descrive un Paese pigro, apatico, che ha smesso di credere e investire nel cambiamento.

Il rapporto è stato presentato a Bologna nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione, tra gli altri dei sindaci e degli assessori dei Comuni coinvolti.

Nel complesso, è evidente la situazione di impasse in cui versa l’Italia delle città. L’inquinamento atmosferico, ad esempio, resta ancora a livelli di emergenza. Se scendono leggermente le media delle concentrazioni di Pm10 e di NO2, nell’insieme dei centri urbani sono invece in aumento i giorni di superamento dei limiti per l’O3 e il numero delle città che non rispettano i limiti per la protezione della salute umana fissati per l’ozono.

Anche a Vicenza peggiora il dato dell’ozono: da 70,5 a 74 giorni, media di giorni di superamento dei limiti per l’ozono. Migliorano, anche se di poco, rispetto alla precedente edizione la concentrazione di polveri sottili (PM10, particolato formato da particelle con dimensioni inferiori ai 10 micron) che scende dai 43,7 microgrammi al metro cubo a 41, così come le medie relative alle concentrazioni di NO2 che scendono dai 42 ai 38 microgrammi.

I livelli dell’inquinamento atmosferico comunque sono critici e rispecchiano gli indicatori della mobilità, che si rivelano i più problematici, con valori fermi o in flessione. Come già rilevato per la scorsa edizione – sottolinea Gaetano Callegaro di Legambiente Vicenza – è importante che l’Amministrazione intensifichi l’impegno sul fronte del trasporto pubblico e della mobilità ciclabile. Rendere i mezzi pubblici più veloci e regolari, e quindi appetibili, facendoli viaggiare il più possibile in sede propria e accelerare gli interventi a favore dei ciclisti: queste due priorità su cui lavorare.

Incentivare la mobilità ciclabile significa anche contrastare il furto di biciclette. Le nuove rastrelliere che l’Amministrazione intende installare (e quelle vecchie via via da sostituire) dovranno essere scelte accuramente tra i modelli più adeguati e collocate in modo da poter agganciare la ruota anteriore e il telaio della bici alla struttura fissa della rastrelliera. La scelta del modello delle nuove rastrelliere e la corretta posa in opera non dovranno essere lasciati al caso, consentendo anche di limitare il problema del parcheggio selvaggio delle biciclette, segnalato in un recente servizio sulle reti locali.

Tornando agli aspetti generali, non è un caso che dal rapporto emerga la crescita lenta ma costante del parco di autovetture circolanti che supera le 64 auto ogni 100 abitanti (64,2) e contestualmente prosegua il declino del trasporto pubblico urbano che continua a perdere passeggeri: i viaggi effettuati  in media annualmente con i mezzi pubblici dagli abitanti dei capoluoghi di provincia scendono a 81 (erano 83 l’anno passato).

Il dato a Vicenza è stazionario (58 auto ogni 100 abitanti contro 59 della scorsa edizione) nonostante la crisi, mentre calano i viaggi per abitante/anno sui mezzi pubblici (da 46 a 36), e questo conferma che il trasporto pubblico non è ancora percepito (comprensibilmente) come una valida alternativa per muoversi in città.

D’altra parte, tralasciando altri aspetti non meno importanti, e volendo considerare solo il profilo della mobilità, l’intervento su Borgo Berga è un ottimo esempio – purtroppo non isolato – di un grande attrattore di traffico (e traffico motorizzato) collocato in un punto delicatissimo della città, e un esempio di completa disattenzione verso la mobilità ciclabile. Aspetti che portano a risultati di cui non ci si può sorprendere.

Per chiudere con dei dati positivi, bene il solare fotovoltaico e in miglioramento gli indicatori dell’acqua: stabili i consumi idrici, diminuisce l’acqua potabile dispersa dalla rete (18% rispetto al precedente 21%), aumenta (da 88 a 92) la percentuale di depurazione dei reflui.

CLASSIFICA FINALE - ECOSISTEMA URBANO XX edizione

 

Pos

Città

 

Pos

Città

 

Pos

Città

 

 

Città Grandi

 

20

Ravenna

53,23%

11

Macerata

54,26%

1

Venezia

64,85%

21

Livorno

52,88%

12

Lecco

53,37%

2

Bologna

56,12%

22

Lucca

51,78%

13

Cremona

53,06%

3

Padova

53,22%

23

Prato

51,21%

14

Sondrio

52,34%

4

Verona

51,64%

24

Brescia

49,55%

15

Cuneo

51,46%

5

Genova

51,17%

25

Vicenza

48,33%

16

Ascoli Piceno

50,35%

6

Trieste

48,02%

26

Varese

47,36%

17

Siena

50,18%

7

Firenze

47,70%

27

Cagliari

46,88%

18

Biella

50,02%

8

Milano

46,52%

28

Novara

45,33%

19

Lodi

49,70%

9

Torino

46,31%

29

Pistoia

45,09%

20

Teramo

49,68%

10

Roma

42,81%

30

Arezzo

44,58%

21

Vercelli

48,91%

11

Napoli

40,01%

31

Pescara

44,05%

22

Benevento

48,76%

12

Messina

34,21%

32

Como

44,03%

23

Ragusa

44,42%

13

Bari

31,83%

33

Treviso

43,95%

24

Pavia

44,21%

14

Palermo

26,25%

34

Taranto

43,79%

25

Potenza

43,55%

15

Catania

25,59%

35

Alessandria

42,07%

26

Rieti

43,42%

 

Città Medie

 

36

Monza

41,54%

27

Matera

42,89%

1

Trento

71,38%

37

Grosseto

40,42%

28

Avellino

42,76%

2

Bolzano

67,80%

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