Donazzan fa la lista degli anti-italiani su Twitter e Facebook e attacca la Moretti
Giovedi 6 Febbraio 2014 alle 12:08 | 0 commenti
Elena Donazzan, Assessore Regione Veneto - "In Italia convivono vizi e virtù. Purtroppo i primi sono noti ma poco condannati mentre i secondi sono straordinari, ma poco conosciuti e poco gratificati".
Commenta cosi l'assessore regionale del Veneto, Elena Donazzan, la sua iniziativa di stilare una vera e propria lista di comportamenti anti-italiani e di commentare su Twitter brevissimamente - dati i 140 caratteri obbligatori - ma ogni giorno persone o fatti di una Italia di cui si può e si deve parlare bene, con un proprio hashtag: #Italiamigliore.
Oggi sul suo sito e sulla pagina Facebook viene pubblicata la lettera che Elena Donazzan, assessore all'istruzione, formazione e lavoro della Regione del Veneto, nella quale formula l'invito a segnalare "...la nostra indignazione verso i comportamenti che definiremo anti-italiani, servirà a sensibilizzare chi la pensa come noi, a non far sentire solo chi si indigna e so che siamo veramente in tanti a trovare frustrante l'indignazione senza una azione conseguente".
Nella lettera si legge inoltre: "É mia profonda convinzione che se ciascuno facesse il proprio dovere, questa nostra società sarebbe certamente migliore e sarebbe molto più difficile trovare degli alibi e delle giustificazioni che alla lunga stanno pericolosamente portando gli italiani ad un atteggiamento collettivo tra l'auto assoluzione di massa e il relativismo menefreghista".
Tra i primissimi ad essere "segnalati" alla pubblica indignazione FIAT e il Touring club italiano.
"Ciascuno deve essere posto di fronte alla propria responsabilità , nelle azioni e nelle affermazioni specialmente quanto si ha la fortuna, magari immeritata, di avere posti visibili e avere l'onore della cronaca, anche se quella "leggera" o "rosa" - continua Donazzan - quindi segnalo l'onorevole Moretti tra gli anti-italiani per una sua dichiarazione incredibile. Avrebbe affermato dalla Gruber che dire che morire per la Patria è da fascisti . E Borsellino, Falcone, Dalla Chiesa, il nostro Matteo Miotto, Cesare Battisti - quello vero non quello a cui pensa la Moretti - i nostri militari in servizio di ieri e di oggi che hanno dato la vita per la Patria? E l'inno nazionale? "....siam pronti alla morte, l'Italia chiamò!", attacca Donazzan
Invito l'on.Moretti a sostenere coerentemente il suo ragionamento dichiarando fascista l'Inno d'Italia, tutti i caduti dalla prima guerra d'indipendenza alla prima guerra mondiale, l'altare della patria, i sacrari, ogni lapide o monumento presente in ogni più piccolo paese d'Italia dove c'è scritto: "Per la Patria"."
"Ma da una, che da vicesindaco ha cancellato il nome di un Sindaco, ovviamente perché si chiamava Hüllweck, dalla lapide per i profughi istriani all'ex convento di Santa Maria Nova posso aspettarmi di tutto - conclude Donazzan - Conto di non vedere l'on.Moretti alle celebrazioni sul Sacrario del Pasubio, del Grappa, di Asiago o alle manifestazioni per il Centenario della Grande Guerra".
"Moretti mi indigna per l'offesa che reca ai nostri uomini migliori che hanno dato la vita per la Patria e mi fa vergognare di essere donna in politica perche il cliché di "donna bellina ma nulla di più" è purtroppo pienamente cosi rappresentato. Una ragione in più per essere sono contro le "quote rosa".
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