Quotidiano |

Donazzan su "buoni-libri", tribunali, formazione-lavoro e sindaco anti-mafia

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 13 Giugno 2014 alle 14:41 | 0 commenti

ArticleImage

Regione Veneto - La Giunta veneta, su proposta dell’Assessore all’istruzione e formazione professionale Elena Donazzan, ha approvato il bando per la concessione del contributo regionale “Buono-Libri e Strumenti didattici alternativi” per l’anno scolastico-formativo 2014-2015.

Il provvedimento è diretto alla copertura, totale o parziale, della spesa per l’acquisto dei libri di testo, per gli studenti residenti nel territorio regionale e frequentanti le istituzioni scolastiche, statali e non statali, secondarie di I e II grado e i tre anni della formazione professionale accreditata.

Potranno accedervi le famiglie con una situazione ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente) da 0 ad 10.632 euro.

“L’efficacia del bando – anticipa Donazzan – è assoggettato alla condizione che dallo Stato arrivino, come prevede la legge del 1998 n.448,  le risorse promesse alle Regioni in questo settore ma non ancora erogate. Ricordo inoltre che il procedimento si svolgerà, come negli ultimi anni, in modo totalmente informatizzato, e prevederà che lo Stato, una volta fatto il piano regionale di riparto, eroghi i finanziamenti direttamente ai Comuni”.

L’acquisto dei libri di testo potrà essere effettuato sia in forma individuale, sia collettiva; potrà riguardare sia libri di testo, sia altri tipi di elaborati didattici (ad esempio: dispense, ricerche, programmi costruiti specificamente), scelti dalla scuola, sia ausili indispensabili alla didattica (ad esempio: audio-libri per non vedenti); i libri, gli elaborati e gli ausili  potranno essere predisposti da qualsiasi tipo di soggetto pubblico o privato, compresi i docenti e potranno essere sia in formato cartaceo, sia digitale o altro tipo.

La deliberazione sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione e sul sito internet regionale: http://www.regione.veneto.it/web/istruzione/buonolibriweb

“Il Presidente Zaia ha confermato anche oggi con una netta presa di posizione la sua azione di difesa del Tribunale di Bassano, del nostro Tribunale, che deve essere riaperto perché solo questo può rispondere alle aspettative di tutto il Veneto”. L’Assessore regionale Elena Donazzan, bassanese, ritorna sulla questione, aggiungendosi alle parole del Governatore veneto. “Mi preoccupa non poco invece  - sottolinea - la debolezza che si dimostra a livello nazionale: le spese continuano ad aumentare e c’è l’incapacità di indicare le priorità da seguire. Priorità che sono chiaramente rappresentate per i cittadini e per le imprese dalla giustizia e dalla sua efficienza. Il riversamento del Tribunale di Bassano su quello di Vicenza ha da subito dimostrato di non essere in grado di assorbire il lavoro che veniva svolto da Bassano del Grappa. I costi sono aumentati  sul fronte delle indagini, delle spese sostenute dalle forze dell'ordine e dalla polizia, e per gli avvocati che si devono recare a Vicenza per udienze rinviate di anni....Dov'è il risparmio?”

Oggi nella sede della Regione del Veneto a Palazzo Grandi Stazioni a Venezia si è svolto un “focus group” relativo a sei “Percorsi di mobilità transnazionale e interregionale professionalizzante” che si sono appena conclusi. Complessivamente, nell'ambito di questa iniziativa regionale, sono stati approvati 25 progetti, presentati in 5 sportelli da luglio a dicembre 2013, riguardanti principalmente tre settori: Industria culturale e creativa (8 progetti, per un totale di 71 destinatari), Green Economy (4 progetti, per un totale di 31 destinatari) e ITC (3 progetti, per un totale di 13 destinatari).

Molti progetti, inoltre, hanno previsto attività nell’ambito del turismo e dell’apprendimento di lingue straniere, della promozione e gestione di relazioni transnazionali e attività nell’ambito commerciale. Gli organismi accreditati nel contesto della formazione continua e della formazione superiore beneficiari di finanziamento regionale sono stati 18, mentre i destinatari finali delle attività ben 216. Il provvedimento regionale di riferimento DGR n. 875/2013) ha previsto un sistema di premialità in fase di valutazione per i progetti che presentassero percorsi di mobilità a favore di destinatari giovani (18-35), donne e over 50. Ed è significativo che i destinatari siano 147 femmine e 69 maschi e che 180 siano di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Inoltre, dei 216 destinatari dei percorsi di mobilità, 120 sono disoccupati non percettori di indennità, mentre gli inoccupati e gli occupati sono rispettivamente 46 e 50.

Ad usufruire dei percorsi di mobilità sono cittadini residenti in Veneto, così suddivisi: 24 in provincia di Belluno, 40 a Padova, 4 a Rovigo, 32 a Treviso, 30 a Venezia, 69 a Vicenza e 17 a Verona. I paesi di destinazione dei percorsi di mobilità sono stati principalmente Regno Unito (con il 24% di destinatari), Italia (15%) e Spagna (l’8%). Invece, Grecia, Romania, Slovacchia e Svezia hanno accolto soltanto un destinatario ciascuna. I percorsi di mobilità interregionale sono stati 32. Le regioni italiane coinvolte sono state principalmente Emilia Romagna e Lombardia.

La durata dei percorsi di mobilità, che è stata misurata in settimane, varia a seconda della tipologia dei destinatari coinvolti: nel caso di disoccupati o inoccupati, i percorsi di mobilità durano 12 o 24 settimane; nel caso di destinatari occupati, durano 1, 4 o 12 settimane.

"Abbiamo voluto fare un investimento per i nostri giovani: la funzione pubblica che espletiamo deve essere finalizzata a far crescere la comunità", commenta l'assessore regionale all'istruzione, alla formazione e al lavoro, Elena Donazzan. "I nostri ragazzi – aggiunge - devono andare all'estero per imparare buone pratiche, acquisire competenze, fare rete in una dimensione internazionale o interregionale, per poi tornare indietro, nel nostro Veneto, per dare il loro contributo alla comunità. Vogliamo che divengano sempre più il valore aggiunto delle imprese del territorio".

"L'apprendimento delle lingue straniere, infatti – conclude l’assessore Donazzan - è oggi fondamentale: dobbiamo saper parlare inglese perché è la lingua del business; il tedesco perché molte aziende venete lo devo parlare nei loro mercati. Inoltre, ad esempio, anche gli studi legali hanno a che fare sempre più con il diritto comunitario e internazionale e per approcciarsi ad esso è necessaria una comprovata dimestichezza linguistica".

“Desidero rappresentarle tutta la mia vicinanza e stima: lei è stato protagonista di una storia di coraggio in una Italia che spesso è vittima dell’omertà, dell’ignavia e dell’opportunismo”.

Queste parole le ha scritte l’assessore regionale all’istruzione della Regione del Veneto, Elena Donazzan, in una lettera che ha inviato oggi a Nino Bartuccio di Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria.

Come riportato ieri da un quotidiano nazionale, Bartuccio, eletto sindaco nel 2010, fu costretto a rinunciare alla carica dopo 367 giorni a causa delle cosche mafiose che, non trovando nel primo cittadino una sponda per il loro malaffare, provocarono attraverso le minacce ai consiglieri, lo scioglimento del Consiglio comunale. Bartuccio venne picchiato e furono aggrediti il figlio tredicenne e il padre ultrasettantenne, ma alcune settimane fa, grazie alle sue denunce e alle registrazioni da lui portate alla Procura, sono state arrestate sedici persone tra appartenenti alla ‘ndrangheta e politici collusi.

“Ho letto la sua vicenda – scrive Donazzan – e mi ha colpito molto il dibattito riportato tra due padri: uno che si appellava al futuro dei propri figli con la responsabilità di voler cambiare in meglio, per sperare un futuro migliore; l’altro che pur riferendosi al futuro dei propri figli, chiedeva che nulla cambiasse perché ne immaginava il peggioramento. Lei è il primo padre e a lei va il mio grazie da rappresentante delle istituzioni, da persona impegnata a diffondere nelle scuole della mia terra ‘buoni esempi’, da veneta che crede che l’Italia migliore abbia speranza con uomini come lei”.

“Mi piacerebbe averla ospite – conclude l’assessore veneto – nel prossimo anno scolastico a parlare della sua esperienza drammatica, quanto fiera di speranza. Sappia che ho apprezzato e condiviso particolarmente il passaggio in cui dice: “… io ho fatto solo il mio dovere. Se tutti facessero il loro, la mafia sarebbe finita, mica può ammazzare tutti…”. Le auguro una vita più serena di quella avuta in questo ultimo periodo, ma lei era ed è nel giusto e questo è ciò che resterà”.

Leggi tutti gli articoli su: Elena Donazzan, Regione Veneto

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network