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Domani in Veneto la giornata contro il commercio illegale, amato dai consumatori

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 8 Novembre 2013 alle 16:26 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza - Con lo slogan “Legalità, mi piace!” l’11 novembre, in tutta Italia, sarà mobilitazione contro la contraffazione e l’abusivismo, per dire basta al dilagare di prodotti non originali e di servizi erogati da soggetti non autorizzati. La giornata nazionale per la legalità, indetta da Confcommercio e da FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), intende sensibilizzare i cittadini sulle conseguenze negative dell’illegalità e lanciare l’ennesimo allarme sull’espandersi di un fenomeno che risulta, purtroppo, largamente tollerato dagli stessi consumatori.

Uno su quattro - secondo i dati risultanti da una ricerca Confcommercio -, nel 2013, ha, infatti, acquistato, almeno una volta, un prodotto o un servizio illegale. Il 55,3% dei consumatori ritiene questi acquisti piuttosto normali e utili per chi ha difficoltà economiche, anche se l’80% ritiene comunque un tale comportamento possa comportare rischi per la salute, rischi sulla sicurezza o che il prodotto sia di qualità scadente; meno preoccupante appare il rischio, pure reale, di essere multati.

Nella “speciale” classifica degli acquisti “fuori regola” del 2013 al primo posto troviamo i capi di abbigliamento e accessori (41,2%), i prodotti alimentari (28,1%), gli occhiali (27,6%) la pelletteria (26,9%), ma la lista continua con i prodotti farmaceutici, quelli dell’elettronica, giocattoli ed elettrodomestici, fino ai fenomeni illegali più nuovi come l’acquisto (in rete) di biglietti per manifestazioni di vario genere o titoli di viaggio pirata.

Fipe. la federazione dei pubblici esercizi,  punta il dito sul fenomeno dell’abusivismo nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, per dire che è ora di dare un taglio secco a feste di partito, circoli sportivi e culturali, sagre, falsi agriturismi, alla ristorazione a pagamento in case private, ovvero a tutte quelle attività “mascherate” che, diversamente da quelle regolari, non pagano: l’IVA, l’imposta sugli intrattenimenti, i tributi locali e le imposte dirette sulle entrate dei loro bar, ristoranti e locali da ballo. Un fenomeno, questo, che - denuncia la FIPE – non solo crea concorrenza sleale alle attività regolari della ristorazione, ma sottrae alla collettività miliardi di euro in imposte e tasse non pagate. Fipe dice quindi, basta ai privilegi, spesso determinati dalle leggi in vigore.

Per tutta la giornata di mobilitazione per la legalità i pubblici esercizi della provincia di Vicenza, così come quelli di tutta Italia, sono invitati ad esporre una locandina che riassume le richieste della Fipe per contrastare l’abusivismo nel settore.

In Veneto le iniziative organizzate per fare da cassa di risonanza alla giornata di mobilitazione nazionale dell’11 novembre saranno concentrate nelle tre province di Verona, Padova e Venezia. Nella città lagunare è indetta un’assemblea straordinaria alla quale sono invitati a partecipare i dirigenti di categoria e del territorio delle Confcommercio provinciali. Vi sarà la diretta streaming degli interventi del presidente nazionale della Confederazione Carlo Sangalli, del Vicepresidente del Consiglio Angelino Alfano e del Ministro Flavio Zanonato. Verrà inoltre dedicato un secondo momento alle testimonianze degli imprenditori del territorio, in merito al fenomeno dell’illegalità, a cui seguiranno i contributi dei rappresentanti delle istituzioni locali che interverranno all’assemblea. All’incontro parteciperà anche una delegazione di Confcommercio Vicenza.

“Dobbiamo tutti, istituzioni, associazioni di categoria, imprenditori e consumatori, collaborare e lavorare assieme affinché il mercato torni ad essere sano e legalmente concorrenziale – dice il presidente Rebecca -. Questa giornata di mobilitazione, alla quale parteciperemo con molti imprenditori locali, servirà per ribadire l’emergenza di mettere un freno ad ogni forma di illegalità. Tollerare, chiudere un occhio o addirittura favorire fenomeni come l’abusivismo, la contraffazione, le frodi e le sofisticazioni, la pirateria, significa alimentare la criminalità e accrescere un’economia sommersa che danneggia e sottrae risorse alla collettività. Noi dobbiamo rispettare le nostre imprese e il loro contributo al lavoro e al benessere generale, e in tal senso l’azione primaria è chiedere con forza misure efficaci per contrastare il fenomeno dell’illegalità dilagante, che sta soffocando l’economia sana”.   


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