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Disoccupazione giovanile, il Veneto contro riparto governo fondi europei

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 16 Gennaio 2014 alle 16:59 | 0 commenti

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Regione Veneto - “Non condividiamo assolutamente la spartizione dei fondi effettuata dal governo sul programma europeo Youth Guarantee (Garanzia Giovani) per affrontare la grande emergenza della disoccupazione giovanile. Un ragazzo su quattro sotto i 30 anni è disoccupato e due sono precari.

Questi sono i dati del Veneto. Vengono invece premiate le solite regioni, dove innegabilmente c’è un problema di occupazione giovanile, ma è altrettanto vero che si tratta di un problema organico non dettato solo da questo momento di crisi. Per cui chiediamo che il Veneto e le altre Regioni penalizzate abbiano uguale trattamento”.

A manifestare la contrarietà del Veneto alla ripartizione dei fondi del programma europeo Youth Guarantee è il presidente della Regione Luca Zaia. Sulla base di un criterio percentuale di disoccupazione dei territori per accedere alle risorse disponibili (per l’Italia 1,5 miliardi di euro), al Veneto vengono assegnati circa 28 milioni, mentre ad esempio alla Sicilia 200 milioni, alla Lombardia 200, alla Campania 215, al Lazio 153, all’Emilia Romagna 83.

L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan conferma di essersi battuta in commissione contro questo riparto e i criteri con cui è stato determinato. “Il Veneto – fa rilevare - viene escluso perché ha una percentuale inferiore a livello regionale al 25% di disoccupazione giovanile, nonostante avessimo dimostrato che tendenzialmente nel 2013 la percentuale è purtroppo aumentata. Nonostante l'intervento a nostro favore del presidente della Conferenza delle Regioni Errani, il governo ci ha escluso, salvo inserire le tre province di Belluno, Venezia e Rovigo con un finanziamento minimo. Il governo però trattiene per sue iniziative nazionali una cifra spaventosa, circa 100 milioni, che non sarà destinata ad interventi diretti ai giovani ma di assistenza tecnica”.

Le risorse assegnate alle Regioni saranno gestite con un programma operativo nazionale (apprendistato, tirocini, bonus assunzione, autoimprenditorialità, formazione specialistica) destinato a giovani tra 15-24 anni che non lavorano e non studiano (NEET). Il dato per le province di Belluno, Venezia e Rovigo, le sole al momento ammesse al programma, è di 22.935 giovani come target da raggiungere (per l’Italia il target è di 1.508.911). Il dato di tutto il Veneto – conclude l’assessore Donazzan - è di 67.655 giovani, quindi ne restano fuori 44.720 nelle altre 4 province venete escluse.


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