Direzione Pd sul futuro del Governo, le dichiarazioni di Moretti e Sbrollini
Giovedi 13 Febbraio 2014 alle 18:35 | 0 commenti
On. Alessandra Moretti, PD - "Basta parlare di responsabilità , la parola d'ordine che esce dalla direzione del Pd è un'altra: coraggio. E' questo il carattere che dovrà avere la legislatura d'ora in poi". Così la deputata Alessandra Moretti durante la direzione del Pd. "Renzi ha parlato di ambizione, la sua e di tutto il Partito Democratico: si tratta di avere la volontà e la forza di imprimere una svolta nel governo del Paese - prosegue la deputata.
Quello che accade oggi non è il passaggio di testimone tra due leader capricciosi dello stesso partito: non di staffetta si parla, ma di vera e nuova possibilità di rialzare la testa. Era ovvio e scontato che una scossa ci fosse, e che il segretario del Pd fosse una figura di rottura lo sapevamo dall'inizio: i nostri elettori lo hanno scelto anche per questo. Ora Renzi metta a frutto le sue capacità di leader, soprattutto cercando e guidando una maggioranza in Parlamento che gli consenta di portare avanti la sua forte iniziativa di governo e dia respiro al Paese".
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On. Daniela Sbrollini, PD - «Condivido le parole di Matteo Renzi – dichiara l’on. Daniela Sbrollini -. Dobbiamo ringraziare Enrico Letta e riconoscergli la serietà e la responsabilità con cui ha affrontato l’impegno affidatogli. Si trattava di gestire una fase d’emergenza con un governo d’emergenza. Ma dobbiamo prendere atto che con l’uscita di Berlusconi dalla maggioranza è cambiato lo scenario politico ed è venuta così ad esaurirsi quella fase emergenziale in cui eravamo nel post elezioni. Abbiamo quindi bisogno di un nuovo esecutivo che aderisca pienamente alla situazione presente, e che sia in grado di avere quello slancio necessario per superare l’impasse e cambiare il Paese attraverso riforme importanti che non devono più farsi attendere. I cittadini tutti, passando per le categorie economiche e i sindacati, ci chiedono uno scatto qui e ora e andare al voto adesso significherebbe rimandare tale scatto. Le aziende che rischiano di chiudere, quelle che pensano alla delocalizzazione, i lavoratori che si vedono decurtato lo stipendio o che devono affrontare la cassa integrazione non possono più aspettare. Motivo per cui sostengo l’idea di una fase nuova che non definirei “staffetta†ma “cambio di passo necessarioâ€, che con responsabilità e consapevolezza assumiamo a fronte di una riflessione seria con lo sguardo rivolto al bene del Paese. Ritengo, infine, vi sia la necessità di uscire da questa Direzione con una scelta chiara, a viso aperto e senza ipocrisia, votando il documento presentato da Matteo Renzi».
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