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Di Riflesso. 2 - 8 settembre 2013

Di Alessandro Pagano Dritto Lunedi 9 Settembre 2013 alle 22:13 | 0 commenti

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Di Riflesso, rubrica sui commenti alla sua seconda "puntata", vorrebbe restituire un riflesso, appunto, delle riflessioni dei nostri lettori, di quanto cioè questi sembrano pensare della loro - nostra - Vicenza e del territorio circostante. Riflessioni ragionate o, come può anche accadere talvolta, sinceramente di pancia, scritte appunto di riflesso, di istintivo riflesso, a quanto si è appena letto, che sia piaciuto oppure no. In entrambi i casi, ragione o sentimento, noi tenteremo qui di cogliere questo riflesso e di restituire come in uno specchio l'immagine, vera o ideale, della città desiderata o vista, le delusioni e le soddisfazioni provate, le aspirazioni e le amarezze sentite.

Buona lettura e buona interazione.

Centri Educativi e Occupazionali Diurni (CEOD). Il ruolo dell'Assessore regionale Remo Sernagiotto e la responsabilità dei centri: all'ULSS o ai comuni?
La discussione sulla questione della disabilità e delle strutture adatte ad affrontarla è continuata anche in questa prima settimana di settembre con due commentatori che si sono fatti anche redattori di propri pezzi inviati a VicenzaPiù.
Il 2 settembre compariva un articolo firmato da Italo Francesco Baldo in cui, oltre a mettere in luce la questione di una gestione non cristallina e trasparente dei fondi da parte della ULSS 6 - vi sarebbe in merito solo una dichiarazione mai smentita che parla di un 33% del totale destinato all'erogazione dei servizi - l'autore proponeva anche il superamento dei CEOD in nome di nuove proposte: «La ragione di ciò risiede - scriveva - nel fatto che i CEOD sono gestiti da Cooperative, le quali con cambiamenti di prospettiva di attività per le persone - cittadini con disabilità rischierebbero pure qualche cosa».
Secondo Baldo l’Assessore regionale Remo Sernagiotto avrebbe proposto un incontro tra Sindaci e Associazioni dei parenti dei disabili proprio per trovare delle alternative al CEOD, ma questioni di natura politica relative al contesto vicentino ne avrebbero fatto cadere nel vuoto il suggerimento.

Il giorno successivo Vanni Poli – nominato nel pezzo di Baldo - rispondeva che sulla questione Sernagiotto non poteva dirsi d’accordo: «Questo è lo scenario attuale – scrive – in cui l’Assessore regionale è sicuramente un protagonista, ma non certo positivo se non per i ragionieri […]. È lo scenario in cui i CEOD, anzi i CD [Centri Diurni] secondo Sernagiotto, sembrano essere diventati luoghi di morte sociali per inetti, anziché il luogo di lavoro di molte persone con disabilità». E aggiunge: «Credo che sia giunto il tempo che i Sindaci, anche singolarmente, prendano il coraggio a due mani e revochino la delega all’ULSS, in modo di essere più vicini alle necessità delle persone con disabilità».

Poli e Baldo, con i rispettivi nicknames di «Vanni» e «Kairos», intervengono come commentatori sotto quest’ultimo articolo. Baldo rifiuta di vedersi ritratto come «difensore d’ufficio» - così si legge nel pezzo – di Sernagiotto e precisa che affidare tutto ai sindaci non risolverà automaticamente la questione: a suo dire, dove questo già avviene, in Lombardia, non tutto va per il meglio. «Visto che la disabilità non è una malattia – replica Poli – ma una condizione individuale, non si capisce perché non se ne debba fare carico il comune».

 

La destra vicentina tra convegni annullati, convegni da annullare e «forti imbarazzi».

 

La questione del convegno sul Novecento ha interessato i lettori di VicenzaPiù anche questa settimana. Il comunicato inviato dal responsabile vicentino del partito La Destra, Silvio Destro, in cui si lamentava l’annullamento del convegno per colpa della Sinistra, ha avuto in risposta l’elenco delle vittime delle forze che persero la Seconda guerra mondiale, in particolare dei nazisti. Sulla correttezza numerica dello stesso ci affidiamo al firmatario del commento, «Valposina».

Sempre nell’ambito del Convegno «Francescoparuta» fa presente che Vicenza è medaglia d’oro al valor militare, non d’argento come era stato detto in altri commenti.

Se Destro si rammarica di un annullamento, il segretario della sezione vicentina della Lega Nord Liga Veneta, Carlo Rigon, ne chiede invece uno: quello del festival del No Dal Molin, perché il comune di Vicenza non deve più limitarsi, sostiene Rigon, a condannare certi atti vandalici, ma deve anche agire di conseguenza. Sembra che il leghista si riferisca al taglio di alcune reti della base militare avvenuto di recente.

Risponde «Zingara», che dice di approvare l’opposizione alla base. Secondo lei Vicenza sarà un punto nevralgico della «Quarta guerra mondiale e contro la Siria»: «Mi sembra che vi fate comandare dagli Usa».

Il «forte imbarazzo» è infine quello del Consigliere comunale vicentino Claudio Cicero, che non ritiene che Matteo Quero sia una persona competente, e quindi indicata, nell’ambito dei lavori pubblici: Quero è stato appena nominato, dice Cicero in un suo comunicato, dal Sindaco Achille Variati alla guida dell’Azienda Municipale per la Conservazione del Patrimonio e Servizi (AMCPS). Ma, lascia intendere il Consigliere, forse più che la competenza sarebbe stata la vicinanza al sindaco a garantirne la nomina.

Il lettore «Elio Stenneca» sottolinea che questa non sarebbe una vittoria della partitocrazia ma al contrario dell’antipolitica obbediente e prona.

Ma di destra si parla anche in Regione, con le ultime accuse mosse dall’Assessore Daniela Donazzan al ministro Kyenge, che a suo dire intervenendo sul concetto di famiglia dimostra di non conoscere né il Codice Civile né la Costituzione. Risponde «Felipe», sembrerebbe in polemica con l’Assessore, che «in ambito di mancate conoscenze la più gettonata sembrerebbe essere la vergogna».

 

I comunicati non sono articoli.

 

Oltre alla gioia di un lettore, «Tommaso_virtus» per la vittoria del Bassano nella scorsa giornata di campionato, registriamo anche la lamentela «Mattiamarzotto», che ci accusa di scarsa trasparenza commentando un vecchio comunicato, risalente a giugno, inviato da un’azienda. Al lettore e a tutti i nostri lettori in generale ricordiamo che un comunicato non è un articolo e che non siamo responsabili di quanto vi viene detto. Va da sé che un comunicato risponda al pensiero e all’opinione di chi lo scrive e non possa essere considerato quindi una fonte imparziale.


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