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Dal 4 febbraio al Bar Borsa di Vicenza si aprirà il Winter Jazz

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Gennaio 2016 alle 17:09 | 0 commenti

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Bar Borsa
Le logge della storica basilica palladiana sono pronte a diventare ancora una volta cassa di risonanza del ricchissimo programma musicale curato da Bar Borsa House of Groove. Il nuovo anno apre all'insegna dell'ottima selezione musicale: nei giovedì sera di febbraio e marzo, WINTER JAZZ assicura una continua ricerca stilistica che indaga differenti generi, in un costante equilibrio tra i grandi nomi della scena musicale jazz e soul internazionale, e i giovani talenti, proposti in composizioni di grande respiro.

WINTER JAZZ aprirà il sipario il 4 febbraio con l'immancabile omaggio a pietre miliari del jazz, quali John Coltrane e Julian “Cannonball” Adderley, da parte del prestigioso Vincent Herring – Eric Alexander Quintet. Ad accompagnare il “bop” sofisticato dei due sax “In The Spirit Of Coltrane and Cannonball” sarà l'inseparabile duo drum & bass Joris Dudli e Milan Nikolic. La formazione è coronata dalla presenza di Victor Gould, giovane pianista d'eccellenza.
L'11 febbraio sarà la volta dell'Offset Trio feat. Mauro Negri. La giovane formazione mantovana, composta da chitarra (Marcello Abate), basso (Davide Paulis) e batteria (Federico Negri), passa con grande agilità dai brani standard a composizioni originali, attraverso inedite rivisitazioni di pezzi grunge in chiave jazz. Affianca il trio Mauro Negri, sassofonista e clarinettista di fama internazionale, da sempre votato al jazz, impegnato negli ultimi tempi con nomi quali Richard Galliano e Antonio Faraò.
Pietro Tonolo, sassofonista jazz tra i più noti in ambito europeo, sarà il protagonista del terzo appuntamento della rassegna: giovedì 18 febbraio, l'artista incontrerà sul palco della House of Groove vicentina i musicisti Dario Carnovale (piano), Lorenzo Conte (contrabbasso), e Cory Cox (batteria), in un viaggio espressivo che coniuga le composizioni originali di Tonolo a riletture di brani della tradizione jazz.
Il primo mese di rassegna volgerà al termine sulle note di “Postcard”, ultima fatica del Jazset Trio and String Quartet, che presenterà l'album nella serata del 25 febbraio. Jazset Trio, giovane band composta da Gilberto Bonetto (piano), Luca Russo (basso elettrico) e Edoardo Luparello (batteria) ha dato vita ad una formazione atipica, affiancando al Trio un quartetto d'archi. L'insolita e affascinante ensemble promette un'interessante rilettura di brani standard della cultura musicale d'oltreoceano, intrecciando i ritmi sincopati del jazz alle armonie levigate della musica classica.
Bar Borsa – House of Groove è sensibile non solo a promuovere giovani band locali, supportandole riconoscendo loro un potenziale di grandi interpreti, ma dà spazio – in linea con la precedente rassegna – alle anteprime di album dal forte carattere, pronte per mostrarsi al pubblico più attento. Non a caso, ad inaugurare i concerti di marzo, sarà Michele Calgaro, chitarrista di fama internazionale, affiancato da Paolo Birro al pianoforte, Lorenzo Calgaro al contrabbasso, Mauro Beggio alla batteria. La formazione così composta sarà impreziosita dalla presenza del trombettista russo, newyorkese d'adozione, Alex Sipiagin. Sessione, quella del 3 marzo, dedicata alla presentazione del loro nuovo album “Out of the Box”, raccolta di brani per lo più originali, che alternano la scrittura a momenti d'improvvisazione e grande ricerca stilistica.
Il sound di “Indian Summer”, nuovo progetto discografico della Giacomo Uncini Quartet uscito nell'aprile scorso, sarà il protagonista della serata del 10 marzo. La band, nata dal sodalizio tra Giacomo Uncini (tromba e flicorno) e Carlo Petruzzellis (chitarra), forte di una propria impronta sonora, si avvale della fresca musicalità ritmica della batteria di Massimo Manzi e la verve costante del basso di Ludovico Carmenati, dando vita a performance in grado di coniugare con grande savoir-faire le melodie della tradizione jazzistica alla modernità elettrica.
Incentrato principalmente su composizioni originali di Uncini e Petruzzellis, l'album "Indian Summer" si avvale della partecipazione di Giulio Carmassi, ospite d'eccezione, polistrumentista membro del Pat Metheny Unity Group .
Il band leader Roberto Gatto, coniuga la sua prorompente vitalità alla batteria all'estrema capacità di coinvogimento di giovani leve del jazz in un nuovo progetto acustico che lo vede assieme ad Alessandro Lanzoni al piano, Alessandro Presti alla tromba e Matteo Bortone al contrabbasso.
Roberto Gatto Quartet calcherà il palco di Bar Borsa - House of Groove il 17 marzo prossimo, proponendo un viaggio musicale attraverso brani originali a firma di diversi autori, dalle atmosfere e i ritmi densi di suggestioni, senza trascendere dalla migliore tradizione jazzistica, all'insegna dell'improvvisazione.
Conclude la rassegna invernale 2016 un giovanissimo duo di elevata caratura, che annovera da tempo il plauso della critica internazionale, Zanisi – Cingalini, per una serata (quella del 24 marzo) dalle atmosfere rarefatte.
Mattia Cigalini al sax, esponente di primo piano della nuova generazione di jazzisti italiani e già apprezzato da un vastissimo pubblico in tutto il mondo, si è distinto fin dagli esordi grazie ad uno stile personale ed inconfondibile, nel quale la fluidità del fraseggio diventa il fulcro della propria ricerca. Enrico Zanisi, talentuoso pianista, premiato come miglior talento al Top Jazz 2012, vanta notevoli collaborazioni con artisti di prestigio non solo in Europa.
Il loro ultimo lavoro, "Right now", mette in scena il dialogo ininterrotto tra i due: una ricerca di suoni, voci e giustapposizioni tra gli strumenti, che mai si discosta da un'eleganza priva di impeto che ci si aspetterebbe da artisti più maturi, e che lascia piacevolmente colpiti.
GIOVEDÌ 4 FEBBRAIO h. 22.00, BAR BORSA - HOUSE OF GROOVE, VINCENT HERRING - ERIC ALEXANDER QUINTET “In The Spirit of Coltrane and Cannonball” Formazione VINCENT HERRING sax alto/flauto ERIC ALEXANDER sax tenore 
VICTOR GOULD piano 
MILAN NIKOLIC contrabbasso
 JORIS DUDLI batteria.
Bar Borsa è entusiasta di ospitare sotto le magnifiche volte della Basilica Palladiana uno degli eventi che segneranno indelebilmente il calendario di WINTER JAZZ, la prima rassegna musicale per il 2016 della House of Groove vicentina: la VINCENT HERRING - ERIC ALEXANDER QUINTET aprirà infatti la stagione giovedì 4 febbraio (dalle 22), con un concerto che già si annovera come memorabile, degno dei migliori jazz club internazionali.
La Eric Alexander-Vincent Herring Quintet, dopo il primo grande successo, ottenuto nel 2012 nella tournée di 26 concerti in Europa, che ottenne ripetute standing ovation da parte di un pubblico entusiasta e il placet della critica internazionale, si riunisce ancora una volta, promettendo grandi emozioni.
 L'inseparabile coppia di sassofonisti Herring – Alexander ha voluto accanto a sé un trittico di grandissima caratura, affidando il ritmo sincopato all'accoppiata “drum & bass” Joris Dudli e Milan Nikolic, e chiamando a chiudere la formazione un “giovane titano” della musica jazz, Victor Gould, al pianoforte.

L'intera serata, “In The Spirit of Coltrane and Cannonball”, sarà un omaggio a due pietre miliari del jazz, due sassofonisti che hanno fatto la storia della musica, John Coltrane e Julian Cannonball Adderley. Ispirati dai padri del bebop (o più semplicemente bop) la Herring – Alexander Quintet giocherà sapientemente con le melodie nervose e dissonanti tipiche del genere. L'album rispecchia infatti il jazz più autentico, quello non completamente scritto, che veniva improvvisato in totale libertà dai grandi jazzisti americani alla fine dei concerti, quando anche il pubblico più esigente era stato soddisfatto e, nei locali fumosi ormai chiusi, lontani da orecchie indiscrete, le formazioni potevano dedicarsi alla vera ricerca: rincorrendo nuovi sound, lasciando loro stessi stupirsi dai ritmi sempre più accelerati, dedicandosi all'avanguardia. Il bebop diventò lo specchio di una rivoluzione musicale che aveva per protagonista un'élite nera e diede vita a un movimento di nicchia, che modificò il corso della storia della musica internazionale.
Il sassofono contralto di Vincent Herring è tra le voci più importanti nel panorama internazionale. Stimato da grandi artisti, con i quali nel corso della sua imponente carriera di sassofonista e flautista hard bop e post-bop ha collaborato o ha affiancato in formazioni stellari, come il Freddie Hubbard Quintet, Nat Adderley Quintet, Art Blakey & The Jazz Messengers, Horace Silver Quintet, Cedar Walton, Jack De Johnette Special Edition, Nancy Wilson e molti altri. Ha partecipato alla maggior parte dei principali festival jazz del mondo, ed ha al suo attivo ben 19 album come leader e oltre 200 come sideman.
Eric Alexander è conosciuto per il suo sofisticato bop e post stile hard bop. Ha iniziato come musicista classico presso l'Università dell'Indiana, nella quale è presto passato al jazz e il sax tenore è diventata la sua ossessione. Ha studiato con artisti del calibro di Harold Mabern, Rufus Reid, Joe Lovano, Steve Turre alla William Paterson University. 
Ha raggiunto la fama alla Thelonious Monk International Jazz Saxophone Competition del 1991, ottenendo il secondo posto. Gli oltre 70 album nei quali è apparso come leader o sideman hanno ottenuto numerosi elogi da parte della critica specializzata, imponendosi come autore privilegiato del bebop d'oltreoceano.
Victor Gould, giovanissimo ed eccellente pianista e compositore di origini newyorkesi, dedito allo strumento dall'età di 4 anni, ha avuto la fortuna, durante la sua già corposa carriera, di esibirsi a fianco di maestri jazz come Ralph Peterson, Dee Dee Bridgewater, Wallace Roney, Buster Williams, Esperanza Spalding, Steve Turre, Joe Farnsworth, Terence Blanchard, Nicholas Payton, Carl Allen, Lenny White , Donald Harrison, Ralph Peterson e JD Allen, per citarne solo alcuni. 


Milan Nikolic, bassista di origine serba, ha iniziato a suonare "Rhythm & Blues" al basso elettrico a 17 anni. Nel 1993, trasferitosi a Belgrado, entra a far parte della scena jazz cittadina ed europea. Si è esibito a fianco di artisti quali Benny Golson, Sheila Jordan, Fritz Pauer, Ed Neumeister, Don Menza, Renato Chicco, Seamus Blake, Billy Harper, Jonathan Blake, Stjepko Gut e Dusko Gojkovic. 

Joris Dudli, batterista di elevata caratura, di origine svizzera, è stato membro stabile della Vienna Art Orchestra e la Art Farmer Quintet dal 1979 al 1985. Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1986 ha suonato e registrato con molti dei grandi musicisti jazz della scena mondiale: The Zawinul Syndicate, Benny Golson, Curtis Fuller, Johnny Griffin, Mullgrew Miller, Clifford Jordan, Joe Lovano, Joe Henderson, Eddie Henderson, Chico Freeman, George Garzone e molti altri.


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