Quotidiano | Categorie: Politica

Cuperlo e diffamazione a mezzo stampa, doppia stoccata della Moretti

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 2 Dicembre 2013 alle 16:31 | 0 commenti

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On. Alessandra Moretti, PD - “Alle primarie dell’8 dicembre, è Gianni Cuperlo la scelta più credibile per la guida del Pd e quella più efficace per ottenere che il Pd giochi un ruolo non subalterno nella maggioranza che sostiene il Governo Letta”. Ci sono questi due motivi dietro l’appello al voto per Cuperlo che Alessandra Moretti ha lanciato questa mattina a Venezia, intervenendo alla conferenza stampa del coordinamento regionale della mozione, insieme tra gli altri al consigliere regionale del Pd Piero Ruzzante.

“Scelgo Cuperlo perché vogliamo un Pd capace di restituire dignità: al lavoro, alle giovani generazioni, allo stesso impegno politico. Scelgo Cuperlo perché voglio un Pd che si proponga per guidare il paese senza negare i valori da cui è nata la sua storia e senza rinnegare l’identità di sinistra. Infine scelgo Cuperlo perché, per fare tutte queste cose, ritrovando la sintonia con i ceti popolari e con i territori, serve un segretario del partito a tempo pieno”.

Alessandra Moretti ha ricordato che l’impegno della mozione Cuperlo sul fronte del rinnovamento passa anche dalla scelta delle candidature all’assemblea nazionale. “Abbiamo fatto spazio ad una nuova leva di militanti, lasciando ai giovani la prima posizione nelle liste. C’è chi invece su questo fronte, se posso permettermi una battuta, ha predicato bene ma razzolato male”.

“La legge sulla diffamazione a mezzo stampa? Si sono fatti passi avanti, ma può e deve migliorare ancora. Ad esempio inserendo strumenti per dissuadere chi si affida alla ‘lite temeraria’, ossia fa causa a qualcuno muovendo accuse palesemente infondate”. Una modifica all’art. 96 è la proposta di legge, depositata alla Camera, che questa mattina Alessandra Moretti ha rilanciato al convegno sui rischi della nuova normativa in materia di diffamazione promosso dall’Ordine dei giornalisti del Veneto a Venezia.

“Quello della lite temeraria – spiega Alessandra Moretti – è un problema cronico della giustizia civile italiana, che non riguarda solo le cause per diffamazione peraltro. La mia proposta intende dare al giudice uno strumento concreto per calcolare la sanzione a carico di chi muove causa in mala fede o con colpa grave. Senza questa possibilità di precisa quantificazione, prevista nella mia proposta in rapporto alle spese processuali, i giudici sinora hanno utilizzato in modo scarsissimo una leva potenzialmente utile a scoraggiare l’abuso nel ricorso al contenzioso giudiziario che concorre ad aggravare i tempi della giustizia civile in Italia”.


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