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Crisi, Bergamin: grande emergenza del Paese confermata da dati su occupazione

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 12 Aprile 2013 alle 14:07 | 0 commenti

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Cgil Vicenza - Cgil Cisl Uil manifesteranno in piazza a Montecitorio il 16 aprile prossimo per chiedere alla politica un atto di responsabilità. “Gli ultimi dati Inps sulla Cassa Integrazione del primo trimestre 2013 parlano già di milioni: n. 5.450.312 ore autorizzate a Vicenza, a fronte dei 17.980.186 milioni dell'intero 2012. Anche gli ultimi dati della Provincia sui licenziamenti non sono buoni: gennaio: 401; febbraio: 252. Questo secondo dato, che sembra segnalare un calo è fuorviante" dichiara Marina Bergamin, segretaria generale della CGIL di Vicenza.

Semplicemente, da febbraio i licenziati dalla piccola impresa non vengono più registrati nelle liste di mobilità, non essendo più destinatari di incentivi all'assunzione come in precedenza, ma in termini inferiori sia quantitativi che temporali e nei limiti massimi di 20 milioni di euro per tutto il 2013 e per tutta Italia.

Il dato complessivo quindi è monco. Nessuno, ahinoi, si illuda. La crisi è ancora tutta qua.

Il pagamento dei crediti pregressi alle imprese da parte della Pubblica amministrazione è stato un provvedimento utile: dopo tanta austerità qualche risorsa per difendere produzione, occupazione e redditi. Si paghino ora anche gli arretrati dei lavoratori dipendenti di quelle imprese, che, in alcuni casi, sono molto consistenti.

Altrettanto urgente è il problema ‘esodati’: la tragedia di questi giorni di Civitanova Marche ci dice quanto grande sia la sofferenza sociale nel Paese. La mai troppo criticata riforma Fornero ha prodotto guasti non ancora sanati per almeno metà degli interessati e dei 130 mila cosiddetti salvaguardati, vista la farraginosità e la confusione nelle procedure, ancora in pensione non c'è andato nessuno. Bisogna chiudere definitivamente questa ferita!

Ma c'è un'altra cosa urgentissima: il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga per il 2013, poiché le risorse finora assegnate sono di gran lunga insufficienti a coprire il fabbisogno e lo sblocco degli incentivi per le assunzioni di lavoratori licenziati dalle piccole imprese.

Per quanto riguarda la nostra Regione, risulta che al 15 marzo le domande di Cig in deroga pervenute siano circa 7000 e coinvolgono 45 mila lavoratori, per una richiesta di oltre 300 milioni di euro, con un tiraggio del 20-25% in aumento rispetto all’anno precedente. Ciò significa una spesa effettiva tra i 60/70 milioni di euro. A queste si aggiungono le domande di mobilità in deroga che sono già oltre 1500. La spesa effettiva prevista ad oggi di Cig e mobilità in deroga si aggira attorno ai 80/90 milioni di euro a fronte dei 38 milioni di euro finora assegnati al Veneto per il 2013. A tutto questo si aggiungono i ritardi nelle autorizzazioni e pagamenti della Cig per il 2013, causati in gran parte dal blocco precedente (il primo decreto del 2013 è stato fatto oggi per poco più di 300 domande), mentre per la mobilità in deroga 2013 tutto è ancora fermo.

Il Governo in carica, il nuovo Parlamento hanno l'obbligo morale, prima ancora che politico, di scongiurare questa ulteriore catastrofe.

Leggi tutti gli articoli su: crisi, cgil, sindacati, Marina Bergamin

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