Quotidiano | Categorie: Sindacati

Cisl Vicenza: Cud cartaceo presso le sedi Caf

Di Martina Lucchin Mercoledi 13 Marzo 2013 alle 17:08 | 0 commenti

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La scure della spending rewiew si abbatte anche sull'INPS. Con l'entrata in vigore dal primo gennaio 2013 della legge di Stabilità, approvata dal parlamento uscente in data 24/12/12, anche l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si è dovuto adattare al taglio dei costi che caratterizza la vita pubblica nei tempi che corrono. La circolare n. 32 del 26 febbraio 2013 ha, infatti, reso operativa la nuova distribuzione telematica dei CUD (certificazione unica dei redditi di lavoro dipendente, pensione ed assimilati).

 La questione non ha lasciato indifferente la CISL Vicenza e la FNP (Federazione Nazionale Pensionati) che denunciano le difficoltà a cui dovrà andare incontro una fetta non indifferente di cittadini. Ovvero, tutti coloro i quali hanno percepito un reddito dall'INPS o da altri enti provvidenziali, come l'INPDAP. Nello specifico: pensionati, disoccupati, coloro i quali hanno usufruito della cassa integrazione in deroga (che dovranno provvedere al conguaglio del CUD con quanto ricevuto dall'azienda) e alcuni fruitori di cassa integrazione straordinaria.
Il segretario della FNP Vicenza, Vittorino Deganello, stima che il provvedimento toccherà 135.000 pensionati vicentini, 30.000 pensionati INPDAP e 35.000 persone che ricevono assegni sociali. Come ha sottolineato il riconfermato Segretario della CISL Vicenza, Gianfranco Refosco, è fondamentale per queste persone attivarsi e provvedere alla stampa del modello dal portale internet dell'INPS, dopo aver richiesto il proprio PIN personale mediante il sito o presso gli sportelli INPS. In alternativa sarà possibile ottenere il CUD in formato cartaceo tramite gli Uffici postali, al costo di circa 3 euro, presso le sedi INPS o CAF CISL. Matteo Adami, Presidente CAF CISL, infatti, ha dichiarato che, a partire dal 18 marzo, saranno consegnati in tempi brevi e gratuitamente i CUD a tutti coloro i quali ne facessero richiesta, presso le sedi dell'istituto e con la fotocopia del documento d'identità. La volontà di Refosco e Adami, infatti, è quella di farsi carico dei costi e facilitare la vita a tutti quei cittadini già penalizzati per questo provvedimento.
Come sottolinea l'associazione sindacale sono ben accetti i tagli agli sprechi, purché non vengano fatti sulle spalle dei cittadini. Risparmiare tagliando sui costi strutturali e non sui servizi. Viene poi criticata la decisione di dare per scontato che l'accesso alla tecnologia sia possibile per tutti, in un Paese dove il digital divide tocca 2,9 milioni di cittadini.


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