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Chi se l'aspettava uno Iocolano così?

Di Marco Polo Mercoledi 19 Febbraio 2014 alle 21:47 | 4 commenti

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Simone Iocolano è insieme a Tommy Maistrello la rivelazione del campionato giallorosso. Ci perdoneranno Daniel Semenzato, giocatore comunque dal curriculum importante, e Federico Furlan, il cui talento si vedeva lontano un miglio anche se decisività e continuità erano due qualità sconosciute. Ribadiamo Simone e Tommy sono due top player per la categoria solo che la consacrazione non era preventivabile, non in tutta la sua portata. Di Iocolano è già stato detto molto ma ci sono tre passaggi che è opportuno ripercorrere. 

Prende forma la svolta. Il primo passaggio sono i sei mesi passati fuori rosa assieme a Guariniello e Lorenzini II la scorsa stagione. A pensarci ora sembra una bestemmia come sembra una blasfemia che Claudio Rastelli non abbia tirato fuori un fico secco dall’intera stagione  scorsa con tanta abbondanza. Tirando le somme il Monza avrebbe vinto il campionato senza penalità, il Venezia ha vinto i playoff, Savona e Pro Patria sono salite direttamente e il Renate non era certo una squadra con l’imperativo di vincere. E magari a quest’ora la famiglia Rosso non avrebbe espresso propositi autolesionisti. Chiusa parentesi. I secondi sei mesi Iocolano gli ha passati al Valleé d’Aoste, giocando in un tridente e siglando due gol di cui uno su rigore proprio al Mercante contro il Bassano. Alla sua uscita dal campo rivolse al pubblico bassanese un applauso, applauso prontamente ricambiato con sincero affetto dalla gente giallorossa. Quei sei mesi di costante impiego e, perché no, l’aria di casa (lui è di Rivoli, alle porte di Torino e il Valle d’Aosta giocava a San Giusto Canavese ndr), lo hanno riconsegnato al Bassano rigenerato nella testa e nel fisico.

 

L’uomo che gli cambiò il destino. Il secondo passaggio chiave della resurrezione stile Lazzaro è l’incontro con Mario Petrone. Il tecnico impiega un sistema di gioco che valorizza gli esterni però a destra gioca già un Furlan che pare inavvicinabile. Tranne che per l’eccezione verificatasi a Cuneo, dove l’esterno piemontese viene impiegato in quello che pareva essere il suo ruolo naturale ossia a destra, per giocare il buon Simone deve traslocare a sinistra. Prima in coppia con Stevanin poi con Semenzato i progressi sono stati continui. Oltre a metterlo nelle condizioni ideali per la sue caratteristiche Petrone ha fatto molto altro: gli ha trasmesso fiducia, l’ha caricato. Rivedere per credere l’esultanza dopo il gol partita contro il Forlì. Inserito in un gruppo giovane che ben presto ha saputo legare e fare quadrato di fronte alla prospettiva di un campionato in apnea, Iocolano ha avuto una partenza lenta ma poi ha impattato con giocate di classe assoluta e gol, bellissimo ad esempio quello di Mantova.

 

La lezione. Il settimo giorno Petrone si diresse allo stadio e quello che vide non gli piacque. Il Bassano è impegnato contro la Virtusvecomp e lì, in quel primo tempo, si consuma un piccolo strappo. La squadra, che la domenica precedente aveva messo sotto il blasonato Mantova in uno stadio importante come il Martelli, si trova a giocare nella fanghiglia del Sandrini di Legnago e, inconsciamente, gioca un po’ in punta di piedi. Iocolano in particolare ha un paio di buoni spunti ma è un po’ troppo individualista. La situazione più clamorosa riguarda la scelta di tirare da posizione decentratissima piuttosto che servire Pietribiasi libero dentro l’area piccola. Contemporaneamente Guccione rientra da un infortunio e proprio a Legnago fa il suo buon debutto. Beh delle successive sette partite Iocolano ne giocherà solo una e di queste da subentrante aprirà la strada al Bassano della rimonta al Menti contro il Real Vicenza. Il tecnico avrà avuto i suoi buoni motivi, il primo è schierare un mancino – Guccione –  a sinistra per allargare il fronte offensivo. Dopodiché lo stesso Guccione ha disputato ottime partite, così come Cortesi chiamato in causa contro l’Alessandria, con Iocolano ancora in panchina. Ma per un giocatore in rampa di lancio, anzi lanciatissimo, non è facile mandare giù il boccone, stare a guardare per due mesi – dopo anni di delusioni, infortuni, vita non prettamente monastica e rospi da ingoiare – quando sai di stare benissimo e dentro senti di poter spaccare … le difese avversarie. Confessiamo che dal nostro punto di vista esterno un po’ la cosa stupiva, lasciar fuori un giocatore così in quello stato di forma ci lasciava perplessi. Eppure Iocolano ha tenuto duro, fedele al mantra che «bisogna lavorare ad ogni allenamento per convincere il mister a puntare su di te». Non erano frasi fatte quelle pronunciate durante le varie interviste. Lo si è visto dal match con la Torres in avanti: assist, tanti, qualche legno e altri due gol contro Porto Tolle e Spal che ne fanno uno dei giocatori più prolifici e più importanti del Bassano che, con due attributi così, guarda tutti dall’alto in basso e domenica a Bellaria tenterà di allungare ancora in classifica. 

Simone Iocolano alle prese con un terzino avversario (foto Roberto Bosca) 

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Commenti

Inviato Giovedi 20 Febbraio 2014 alle 14:12

Finalmente dopo 3 lunghissimi anni ,avete riconosciuto il talento di mio nipote. Non so quante volte ho difeso Iocolano quando Marco Polo scriveva su bassanonet. E adesso finalmente posso gridarlo forte mio nipote E UN Fuori classe sia dentro il campo che fuori .e per noi è una felicità immensa che Marco Polo ha fatto un articolo fantastico.tutta la famigli di Ioco è stata sempre vicino a lui addirittura anche mio figlio che ha solo 5anni ha voluto la maglietta del bassano col numero e firma di suo cugino (MARCELO)così lo chiama mio figlio per i capelli che porta Simone. Comunque sono contento e forza bassano
Inviato Venerdi 21 Febbraio 2014 alle 10:58

Iocolano in questo campionato sta veramente dando il meglio di sè.
Inviato Venerdi 21 Febbraio 2014 alle 23:04

Ciao Claudio, mi ricordo eccome di te! Quanto tempo è passato! Altro che tre, sono cinque gli anni trascorsi. Simone è arrivato a Bassano che c'era ancora Roselli, primo anno di Braghin, era l'estate 2009. Se non erro prima era ad Ivrea.

Che dire, stiamo vedendo un super giocatore adesso. Se farai un salto al Mercante passa a salutare
Inviato Sabato 22 Febbraio 2014 alle 07:11

Ciao Marco . Non ti prometto niente ma se dovessi venire al Mercante sei il primo che vengo a salutare ,comunque hai fatto uno stupendo articolo.buona giornata e Forza Bassano
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