Quotidiano | Categorie: Politica

Centri diurni riaperti, anzi no. Intanto i disabili ringraziano VicenzaPiù e NV

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 29 Agosto 2013 alle 09:15 | 0 commenti

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Sulla grave questione della chiusura per tagli dei centri diurni per i disabili il network VicenzaPiu.com ha dato ampia informazione fin dal momento in cui è esplosa e molti, tutti quelli ricevuti, sono stati gli interventi di associazioni e parenti di persone sfortunate pubblicati con evidenza sui nostri media. 

La nostra Martina Lucchin tra l'altro ha riferito delle sopraggiunte rassicuranti comunicazioni dell'amministrazione Variati in un articolo con questo titolo: «Sala: lunedì nessun cambiamento per i centri diurni, ma mancano 800 mila euro» meritandosi due commenti diretti sul nostro web, a parte quelli sui social networks, che pubblichiamo in fondo per evidenziarli e sperando che non debbano scrivere altre lettere e sostenere altre lotte dopo quello che leggiamo oggi su Il Giornale di Vicenza per bocca del presidente della conferenza dei sindaci della Ulss 6, Giuseppe Fanieli, che frena sulle esternazioni del sindaco Achille Variati e della sua Giunta, che dava di fatto per risolto un problema che appare solo rinviato: «Il termine sospensione non esiste, perché si tratta di un provvedimento che deve essere preso da tutti i componenti la conferenza dei sindaci dell'Ulss 6 e questo passaggio non è stato eseguito. Quello che Achille Variati mi ha chiesto ... è il posticipo di un mese di un provvedimento che è già stato votato».
Se, come commenta il collega del GdV, «mette i puntini sulle “i” Giuseppe Danieli, primo cittadino di Monteviale e presidente della Conferenza dei sindaci dell'Ulss 6 che di fatto deve rispondere all'alzata di scudi che c'è stata in queste ultime settimane sulla chiusura di alcuni centri diurni utilizzati dai disabili che da settembre avrebbero dovuto dire addio a tutte le attività esterne», alziamo da subito e ancora una volta, noi per loro e con loro, gli scudi a favore di chi, come Cagnes e Poli, ci riconosce il giusto lavoro di informazione fatto mentre dovremmo essere noi tutti a ringraziare loro che si occupano di problemi "scomodi" per conto di una società, assente o miope, che non vede o non vuol vedere chi vive una vita a dir poco scomoda.
 
 
Commento di Riccardo Cagnes di mercoledì  
Gentile Direttore è risaputo che in ogni buona e giusta battaglia, se non trovi i giusti alleati, le chance di vittoria si riducono notevolmente. E nella vicenda che ci ha visti coinvolti, in questo scorcio di fine estate, le associazioni delle famiglie delle persone con disabilità hanno trovato i loro buoni alleati nelle due testate online della città. Senza il sostegno sin qui avuto, oggi forse, nessuno avrebbe potuto redigere l'articolo soprastante e questo la dice lunga sulle grosse responsabilità che pesano su chi, come lei, fa il suo mestiere.
Purtroppo, come anche in un suo articolo è stato scritto, non tutta la stampa è libera e può manifestare la propria sensibilità per certe problematiche. Per noi famigliari di persone con disabilità, abituati come siamo alle piccole conquiste di ogni giorno, quella di oggi in V^ commissione è da annoverare tra i piccoli successi. In una sala Bernarda gremita oggi si è discusso di disabilità e, mi creda, non è una cosa che capita spesso. Ed il problema di fondo sta proprio qua. Molti di coloro che sono chiamati a decidere le sorti e il futuro dei nostri figli non hanno la minima cognizione di cosa possa significare dover adattare ogni scelta quotidiana alle esigenze di una persona con disabilità. Lavoro, vita sociale, cure mediche, vita di coppia, "tempo libero", tutto passa in second'ordine e a causa di ciò le famiglie pagano già un prezzo altissimo. 
Ovviamente, quanto ci ha riservato oggi la cronaca, non basta a farci abbassare il livello di guardia. La nostra azione continuerà finché le istituzioni tutte non dimostreranno di aver raggiunto un livello di maturità tale da non costringerci a spendere le nostre energie per combattere una ulteriore ingiustizia anziché utilizzarle in favore dei nostri famigliari. 
Desidero quindi esprimerle, anche a nome delle associazioni dei familiari aderenti al Comi.Vi.H. (comitato vicentino handicap), la nostra più sincera gratitudine con la certezza che le persone disabili, che di amici ne hanno pochi, per il futuro potranno fare affidamento su una nuova e disinteressata amicizia.
Riccardo Cagnes

Commento di Vanni Poli di mercoledì
Condivido le considerazioni di Riccardo Cagnes e ringrazio le testate vicentine online che hanno dato ampio spazio al problema che oggi le persone con disabilità stanno vivendo. Ritengo anche giusto riconoscere il fatto che Sindaco ed  Assessore del Comune di Vicenza hanno assunto l'importante impegno di andare fino in fondo per trovare una soluzione al problema, riconoscendo il diritto ad una vita degna ai disabili. Ora si tratta di agire sulla Conferenza dei Sindaci e specialmente sulla Regione: a Venezia purtroppo la sensibilità è diversa, ma noi ci crediamo, crediamo che la civiltà possa vincere.
Vanni Poli 


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