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Centrale Enel Porto Tolle, Zaia: la riconversione resta la madre di tutte le battaglie

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 10 Novembre 2013 alle 20:58 | 0 commenti

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Regione Veneto - “E' una doccia fredda, l’ennesima doccia fredda che questa assurda vicenda ci riserva. Quando nel giugno del 2012, grazie anche all’intervento dei nostri giuristi, una sentenza del Consiglio di Stato riavviava l’iter autorizzativo per la conversione della centrale Enel di Porto Tolle da olio a carbone, nutrivamo buone speranze perché in Polesine si potesse finalmente concretizzare quell’opportunità di sviluppo alla quale la Regione ha sempre lavorato con convinzione e impegno.

Invece stiamo ancora qui a discutere se e come procedere, mentre la gente non ha lavoro e la situazione delle famiglie peggiora di giorno in giorno”. E’ amareggiato il governatore veneto Luca Zaia per quanto scaturito dalla recente riunione della Commissione per la Valutazione dell’impatto Ambientale (Via) sulla centrale di Porto Tolle.

“Se anche il Ministero dell’ambiente – sottolinea Zaia – non ha definitivamente espresso un parere negativo ma solamente richiesto ulteriori elementi di valutazione sulla conversione della centrale, atteggiamento che appare comunque tutt’altro che incoraggiante, reputo scandaloso questo modo di operare con continui rinvii e indecisioni: mi stupisco che ancora non si sia capito che l’investimento per questa opera rappresenta un’occasione irrinunciabile dal punto di vista economico e occupazionale per l’intera area polesana”.

“Sia chiaro che la Regione non si arrende – conclude Zaia – e continueremo a essere al fianco dei lavoratori. Così come abbiamo fatto nel giugno del 2012, quando, con una modifica della legislazione regionale, abbiamo posto le condizioni per superare la sentenza che bloccava la conversione della centrale, anche oggi ribadiamo la nostra volontà di realizzare un’opera pubblica che rappresenta per il Veneto un’occasione di sviluppo irrinunciabile. Dimostrato che il progetto garantisce il rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini, se qualcuno vuole impuntarsi per impedire la riconversione, abbia almeno il coraggio di andare a spiegare i motivi alla gente del Polesine”.


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